Il Futuro.

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24 marzo, 1942

Oggi finalmente è domenica, e questo significa una sola cosa: niente lavoro.
Resterò qui a casa a leggere un buon libro o magari andrò a fare una passeggiata. Bucky è uscito questa mattina presto e non ho la più pallida idea di dove sia andato.

Questa sera ci sarà una festa in città in cui Howard Stark, uno dei miei colleghi di lavoro, mostrerà al pubblico "Il Futuro". Solo i suoi colleghi di lavoro, compreso lui, sono a conoscenza di questo suo "show".
Inoltre, sta lavorando a questo progetto da molti anni e questa sera avrà finalmente la possibilità di farlo vedere a tutti.

Ad interrompere i miei pensieri è qualcuno che bussa alla porta.
Scuoto la testa ritornando alla realtà e vado subito ad aprire.
"Freddie!" esclamo abbracciandolo. Da quando sono andata a vivere con Bucky non riesco a vederlo molto spesso. È già tanto se riusciamo a vederci una volta alla settimana.
"Che ci fai qui?" chiedo con un sorriso per poi farlo entrare. Dopodiché chiudo la porta.

"Visto che oggi è il tuo giorno libero ho pensato di venire a trovarti" ammette ricambiando il mio sorriso.

"Vuoi qualcosa da bere?"

"No, grazie" sospira stanco per poi sedersi sul divano. Io invece vado a sedermi sulla poltrona di fronte a lui.
"E quell'altro imbecille dov'è?" chiede guardandosi intorno in cerca di Bucky, io invece scoppio a ridere per il nome che gli ha dato.
Non so il motivo di questa loro strana "usanza", ma si insultano continuamente.

"L'imbecille è uscito" rispondo ridendo.

"Allora, questa sera andrai alla festa in città? Ci sarà il tuo amico Stark ad intrattenere il pubblico" dice sorridendo divertito.
Io e Howard siamo andati subito d'accordo non appena ci siamo conosciuti, infatti lo considero uno dei miei migliori amici.

"Non prenderlo in giro, è molto più intelligente di te" incrocio le braccia al petto sbuffando infastidita.
Ha sempre pensato che Stark fosse un pagliaccio, ma la verità è che secondo me Freddie è soltanto geloso.

"Così mi offendo" dice portandosi una mano sul petto, quasi come se lo avessi appena insultato.
Alzo gli occhi al cielo.

"Ma dai" sbuffo.

"Allora, ci andrai o no?" mi chiede ritornando al discorso di poco fa. Che domanda ovvia.

"Ci andrò con Bucky, e con noi verranno anche Steve e Peggy" dico.

"Tra loro due come va?" mi chiede curioso.

"Steve è ancora innamorato perso di Peggy, lei invece no" sospiro.
Lui è un ragazzo d'oro, dolce e buono ma non lo vedo per niente bene con la mia migliore amica.

"Peggy è single?" chiede speranzoso.
Io lo fulmino immediatamente con lo sguardo non appena sento quelle parole uscire dalla sua bocca.

"Capisco che ti sei lasciato da poco con Meghan, ma sappi che non ti farò avvicinare a Peggy perché non potrei mai fare una cosa del genere a Steve" dico diventando immediatamente seria. Non tradirei mai i miei amici in questo modo.

"Sta calma, ho solo chiesto" si giustifica alzando le mani in segno di resa.
Freddie è sempre stato un ragazzo particolare. Nonostante fosse fidanzato, continuava a provarci con tutte le ragazze che vedeva. Meghan si era confidata con me e mi aveva raccontato tutto. Lo ha perdonato parecchie volte, ma alla fine si era stancata di rimanerci sempre male.
Io, nonostante tutto, sono rimasta in buoni rapporti con lei, infatti vado a trovarla a casa quando ho un po' di tempo libero.

"Quando partirai per la tua prossima missione?" chiedo cambiando argomento. Mio fratello è riuscito ad arruolarsi nell'esercito circa due anni fa e, fortunatamente, fino ad ora è andato tutto bene. A volte è ritornato a casa con delle ferite un po' più gravi, ma è sempre riuscito a guarire.

𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now