Partenza e...proposte.

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25 marzo, 1942

Il giorno che speravo non arrivasse mai, beh, è arrivato. Ho il cuore che batte all'impazzata per la paura e la preoccupazione che provo per Bucky, temo davvero di non rivederlo più.
Questa mattina sono riuscita a svegliarmi appena in tempo per accompagnarlo in stazione. Da qui poi prenderà il treno che lo porterà all'aeroporto.

Intorno a me ci sono tutti gli altri soldati che, come Bucky, stanno partendo per andare via. Riesco a percepire le emozioni terribili che stanno provando le loro fidanzate, o le loro mogli, in questo momento. D'altronde, anche io mi sento come loro.
"Hai preso tutto?" gli chiedo preoccupata.

"Ti ci vedo bene come madre, lo sai?" sorride leggermente appoggiando le mani sui miei fianchi. Mi lascio sfuggire un sorriso anche io riuscendo a dimenticare per un attimo che non lo rivedrò più per chissà quanto tempo.

"Ah sì?" chiedo sorridendo imbarazzata.

"Magari, quando tornerò, potremmo provare ad avere un bambino" propone alzando le spalle mentre con le mani mi stringe ancora di più a sè.

"Davvero?" sussurro incredula. A quelle parole i miei occhi si riempiono di lacrime. È la cosa più bella che avesse mai potuto dirmi.
Durante questi anni di fidanzamento non ci siamo mai soffermati a parlare di questo argommento, ma io sono più che pronta ad avere un figlio.

"Sì, già ti ci vedo col pancione" sorride intenerito al pensiero.

"E io riesco già a vederti nel panico più totale quando avrò i dolori preparto" lo prendo in giro ridacchiando leggermente, lui invece scoppia a ridere.

"Non voglio nemmeno pensarci" ammette scherzando.
Mi mancherà da morire ridere in questo modo con lui.
"Sai" comincia a dire accarezzandomi i fianchi. "C'è un'altra cosa che potremmo fare non appena tornerò" aggiunge.

Io sorrido curiosa. "Cosa?" chiedo.

"Stiamo insieme da tanto tempo" sorride ghignando per poi estrarre un cofanetto dalla tasca dei suoi pantaloni. "So che a te i gioielli piacciono tanto" ridacchia leggermente per sciogliere la tensione.
Dopodiché lo vedo inginocchiarsi davanti a me.
"Cora, mi vuoi sposare?" chiede tirando un sospiro per l'agitazione.

"Sì, Bucky" sussurro scoppiando a piangere.
Dopo le mie parole vedo un sorriso enorme formarsi sul suo volto, poi si alza in piedi per appoggiare le labbra sulle mie.

"Ti amo da morire" sussurra.

"Ti amo da morire" sussurro anche io per poi abbracciarlo.

Una voce metallica interrompe il nostro momento per avvertirci che il treno sta per partire.
"Adesso però devi andare" dico staccandomi da lui.

"Ci vediamo presto, signora Barnes" sorride facendomi un occhiolino malizioso per poi allontanarsi da me.
Non appena lo vedo raggiungere il treno, mi giro di spalle cercando di andare via il prima possibile, ma la sua voce mi ferma.
"Coraline!" urla correndomi incontro, lo stesso faccio anche io.
Senza dire niente, uniamo le nostre labbra lasciandoci andare a quello che diventa un bacio sempre più passionale.

"Ora vai, Bucky" sussurro tristemente.

Lui annuisce restando a guardarmi per qualche secondo.
"Sei bellissima" sorride leggermente per poi allontanarsi, salendo sul treno pochi secondi dopo.

Restiamo a guardarci da lontano, senza dire niente, fin quando il treno non comincia partire.
Lo saluto per l'ultima volta con la mano, lui invece mi manda un bacio da lontano.

                                ○●○●

Ritorno a casa completamente distrutta. Domani dovrò andare a lavorare, ma non ne ho alcuna voglia.
Decido di non pensarci troppo e tolgo velocemente sia il cappotto che le scarpe.
Casa nostra, senza di lui, è così silenziosa e triste.
Volevo restare da mio fratello per qualche giorno ma, dato che anche lui è in missione, sono completamente sola.

A distrarmi dai miei tristi pensieri è qualcuno che bussa alla porta. Senza far passare neanche un secondo vado immediatamente ad aprire.
"Hey, Steve" sorrido salutandolo per poi farlo entrare. Dall'espressione che ha sul suo viso riesco palesemente a capire che anche lui è felice.

"Devo dirti una cosa" sorride emozionato.

"Ti ascolto" mi siedo sul divano, lui fa lo stesso.

"Ieri sera ho conosciuto quest'uomo, si chiama Er...ers...non ricordo" afferma ridacchiando.

"Erskin?" chiedo sorpresa.

"Sì, guarda che cosa ha fatto" mi dice per poi mostrarmi un fascicolo.
Lo apro facendo cadere il mio sguardo su un foglio. Non posso fare a meno di sorridere non appena vedo scritto che Steve è stato preso nell'esercito.

"Oh mio dio, Steve! Sarai assegnato a me e Peggy!" esclamo felice.

"Davvero?" sorride contento.

"Sì!"

"Cerca di non farmi fare cose troppo faticose, ti prego" dice tra le risate.

"Ci proverò" mi lascio contagiare dalla sua risata.

"Bucky è già andato via?" mi chiede dopo qualche secondo, guardandomi intorno.
Annuisco accennando un "sì" con la testa.
"Cavolo, volevo salutarlo" sospira tristemente.

"Da una parte è meglio che tu non lo abbia visto, non saresti più riuscito a lasciarlo" rido leggermente.

"Te lo ha dato lui l'anello?" mi chiede spostando lo sguardo, per un attimo, sul mio dito.

"Mi ha chiesto di sposarlo"

"Vuoi saperla una cosa?" mi chiede con un sorrisetto malizioso.

"Dimmi tutto" dico curiosa.

"Ieri è stato fuori tutto il giorno solo per comprarti l'anello"

"Davvero?" chiedo arrossendo leggermente a quel pensiero.

"Mi ha costretto ad andare con lui. Abbiamo girato quasi tutte le gioiellerie della città perché voleva comprarti a tutti i costi l'anello perfetto" sbuffa.
"Non mi sentivo più i piedi" aggiunge.

"Non mi sarei mai aspettata una cosa del genere" sorrido spostando lo sguardo sulla mia mano, guardando il gioiello con un sorriso timido.

"Neanche io" afferma sorpreso.

"Mi manca" sospiro.

"Anche a me, Cora, anche a me"

❄❄❄

Heilà ragazze, questo capitolo mi piace un casino aiutooo.
Ma poi vogliamo parlare di quanto è dolce Bucky cioè iO NON CE LA FACCIO AKENRJGUENALFUGJEMAICN.
Sclero finito, fatemi sapere se il capitolo vi è piaciuto.
Ciao ciao! ♡






𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now