Brutte notizie.

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15 gennaio, 1944

Mi trovo seduta sul divano. A farmi compagnia è solo una bottiglia di vino appoggiata sul tavolino di vetro del salotto.
In mano ho l'ultima lettera che mi ha spedito Bucky, è di un mese fa.
L'ho imparata a memoria per tutte le volte che l'ho letta, ma continuo sempre a farlo e rifarlo. È l'unico modo che ho per averlo vicino.

Cara signora Barnes,
come stai?
Io sto bene, tranne per il fatto che continui a mancarmi sempre di più. Da quanto tempo è che non ti vedo? Un anno? Due? Non lo so, ho perso il conto.
Per un attimo ho pensato di scappare via per ritornare da te, ma gli altri se ne sarebbero accorti e mi avrebbero cercato ovunque.
Mi manchi da morire, non so quante volte te l'abbia detto, ma non smetterò mai di farlo.
Mi manca svegliarmi accanto a te al mattino, toccarti, baciarti, vederti arrossire sotto ogni mio sguardo, fare l'amore con te.

In questo momento mi trovo in Italia, domani attaccheremo le basi dell'Hydra e, se tutto andrà bene, tornerò da te. Spero solo che Johann Schmidt non userà il potere del tesseract per annientarci tutti.

Amore, se non riceverai più nessuna mia risposta alle tue lettere significa che sarò morto, ma ti prego, non venire a cercarmi perché non voglio che tu finisca in pericolo.
Ti amo da morire, ricordalo sempre.
Ci vediamo presto, vita mia.

Come ogni volta che finisco di leggere una sua lettera, mi ritrovo in lacrime.
Da un mese a questa parte continuo a vivere con il costante terrore che lui possa essere effettivamente morto, e ho paura che sia così. Non abbiamo più ricevuto nessuna notizia dagli altri soldati che sono partiti con lui.

Ma, se tutto è andato davvero bene come ha sperato Bucky, e come sto facendo io da tutto il tempo, domani i soldati dovrebbero ritornare a casa.

Quante cose che dovrò raccontargli non appena sarà qui. La prima cosa che gli dirò è la questione del siero, sicuramente rimarrà sorpreso non appena vedrà Steve completamente diverso. Immagino già la sua espressione sorpresa.

Poi gli racconterò dei diversi momenti in cui ho preso a calci tutti gli uomini che ci provavano con me, voglio vederlo fare il geloso.
Mi lascio sfuggire un leggero sorriso pensando a tutte queste cose.

Anche mio fratello è ancora in missione ma, rispetto ai soldati che sono con Bucky, lui è suoi compagni dovrebbero fare ritorno oggi stesso.

Ad interrompere i miei pensieri è la solita persona che bussa alla porta. Mi chiedo cosa voglia la gente da me alle sette di sera, non hanno una casa e una famiglia a cui badare?

Mi alzo barcollando leggermente per colpa del troppo vino che ho bevuto, infatti ho quasi finito la prima bottiglia, e poi vado ad aprire la porta.
"Steve! Che ci fai qui?" chiedo con un sorriso.

"Posso entrare?" mi chiede.
Dal tono della sua voce sembra che sia successo qualcosa di brutto, non l'ho mai visto così tanto serio.

"Certo" annuisco spostandomi dall'entrata per farlo accomodare.

"Devo dirti una cosa" sospira mentre incrocia i miei occhi.
Spero solo che non sia qualcosa di brutto su Bucky.

"Parla" dico io sedendomi davanti a lui.
Dentro di me prego Dio in tutti i modi possibili per far sì che il mio fidanzato non c'entri nulla con questa serietà di Steve.

"Oggi sono tornati alcuni soldati" comincia a dire, poi si ferma per qualche secondo, sospirando. "Tuo fratello.."

"No" sussurro interrompendolo. Ho già capito dove sta andando a parare.
"Lui non è morto" continuo a dire, più che altro cerco di convincermi da sola che non sia così.

"Cora, mi dispiace tanto" dice tristemente per poi stringermi in uno dei suoi caldi abbracci, che io ovviamente ricambio.
I miei occhi si riempiono di lacrime, ma cerco di fare qualsiasi cosa pur di non piangere.

"Ci sono delle prove?" chiedo titubante mentre mi stacco dall'abbraccio dopo qualche minuto.
Senza rispondere, mi mostra una foto che aveva in tasca.

La prendo in mano riuscendo a capire subito che il corpo disteso a terra e privo di vita è quello di mio fratello. A vedere quell'immagine mi crolla il mondo addosso.
Le mani cominciano a tremare leggermente e il mio respiro si fa più pesante.
"Avete notizie di Bucky?" chiedo alzando lo sguardo su di lui cercando di distrarmi in qualche modo. 

"Non lo sentiamo da settimane. Abbiamo provato a contattare anche gli altri soldati ma non abbiamo ricevuto nessuna risposta" ammette sospirando.

"Cazzo" sussurro portando le mani tra i capelli mentre cerco di fare dei respiri profondi per calmarmi.

La testa comincia a girarmi e la vista si fa più offuscata.
Istintivamente mi appoggio al muro con le mani per cercare di non cadere.
So riconoscere bene questi sintomi, sono quelli di un attacco di panico.

"Cora, stai bene?" mi chiede Steve preoccupato mentre appoggia una mano sulla mia spalla.

"Promettimi che se Bucky non tornerà io e te andremo a cercarlo" gli dico guardandolo negli occhi.
"Anche se diranno che è morto"

"Non posso permetterti di raggiungere i laboratori dell'Hydra, Cora" sospira.
"Prima di partire lui mi ha pregato di proteggerti, e io non infrangerò la promessa che gli ho fatto" aggiunge.

"Steve" comincio a dire cercando di restare il più calma possibile.
"Si tratta del mio fidanzato. Ho perso tutta la mia famiglia e non ho potuto fare niente. Non commetterò lo stesso errore anche con Bucky!" sbotto.

"È una missione troppo pericolosa"

"Sono una brava combattente, e ti ricordo che ho fatto fuori tre uomini armati a mani nude!"
Un anno fa, mentre le nuove reclute che erano state appena selezionate per l'esercito si stavano allenando, tre uomini invasero il campo cominciando a sparare all'impazzata.
In quel momento io ero di guardia dato che Peggy e Phillips erano chiusi in ufficio, e intervenni subito.
Fortunatamente nessuno è rimasto ferito, li avevo fermati appena in tempo.

"Questa volta non ci saranno solo tre uomini armati"

"Neanche tu potrai farcela da solo, Steve! Capisco che da quando hai preso il siero sei molto più forte e riesci sempre a salvare tutti, ma ragiona per una volta! Ci saranno migliaia di uomini in quei laboratori e non riuscirai a batterli con un semplice scudo in vibranio!" urlo arrabbiata.

"Ho detto che tu non verrai con me!" alza la voce.

"Smettila di trattarmi come se fossi una ragazzina!"

"Se tu morissi per salvare Bucky, lui si sentirà in colpa per tutta la vita!" esclama.
Rimango in silenzio per qualche istante.
Ha ragione, Bucky potrebbe sentirsi in colpa, ma questo non mi fermerà. 

"Non importa, io voglio salvarlo" rispondo con tono più calmo mentre distolgo lo sguardo da lui.

"Pensi solo a te stessa" sussurra con disprezzo.

"Vattene via"

❄❄❄

Ciao a tutti! Come state?
Anche questo capitolo mi è uscito troppo lungo hahaha, mi sono lasciata trasportare dalla situazione.
Fatemi sapere che cosa ne pensate.
Bye! ❤


𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now