Convivenza.

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22 febbraio, 1942

Ritorno a casa dopo una lunga giornata di lavoro.
In questi anni, grazie a Peggy, sono riuscita a lavorare per lo S.H.I.E.L.D., un  base in cui addestriamo i soldati per prepararli alla guerra. È stata lei a farmi ottenere il posto di lavoro.
Dato le mie doti di combattimento, che in questi anni sono molto migliorate, e dato che lei è la mia migliore amica, è riuscita a mettere una buona parola sul colonnello Chester Phillips che ha deciso subito di assumermi.

Chiudo la porta alle mie spalle lasciandomi sfuggire un sorriso non appena l'odore di casa mia invade le mie narici. Mi sento bene ogni volta che sono qui.

Tolgo il cappotto, appoggiandolo sull'appendiabiti, e le scarpe, che però butto sul pavimento. Prima o poi le sistemerò. 

Senza perdere altro tempo mi dirigo in cucina per preparare la cena di questa sera. Ho voglia di mangiare un piatto di spaghetti, il mio cibo preferito.
Mia nonna era italiana, e quindi mi ha fatto assaggiare tutti i piatti tipici della sua terra facendomene innamorare. Infatti io mangio cibo prevalentemente italiano perché credo che sia il più buono in assoluto.

Comincio a prendere tutto l'occorrente per cucinare, ma sono talmente tanto concentrata da non aver sentito Bucky rientrare in casa.
Infatti, non appena mi abbraccia da dietro per salutarmi, prendo un leggero spavento.
"Non ti avevo sentito" sorrido divertita.
Io e Bucky abbiamo comprato questa piccola casetta soltanto per noi due, conviviamo da circa cinque anni.

"Non fa niente" ride leggermente per poi darmi un bacio sul collo.
"Che cosa cucini?" mi chiede dopo qualche secondo di silenzio.

"Spaghetti" rispondo con un sorriso.

"Ma è già la terza volta questa settimana! Se continuerai così mi farai diventare uno spaghetto per davvero!" ammette facendomi scoppiare a ridere non appena pronuncia quelle parole.
Vivere con Bucky è la cosa più bella che ci sia. Con lui ogni giorno è sempre un divertimento e cerca di farmi ridere in tutti i modi possibili. Inoltre, non litighiamo quasi mai.

"Tu sei proprio uno scemo" sorrido divertita.

"Uno scemo che sta aspettando ancora un tuo bacio e che non se ne andrà finché non glielo darai" mi lascia un altro bacio sul collo.

"Hai ragione, scusa" continuo a sorridere per poi girarmi verso di lui unendo, finalmente, le nostre labbra.
Sento le sue mani, come al solito, ben salde sui miei fianchi mentre le mie sono appoggiate sulle sue guance.
"Sei stato preso nell'esercito?" gli chiedo poco dopo.

"Ancora no" sospira sconsolato.
Da una parte mi sento sollevata. Non voglio che rischi la sua vita per combattere, ma mi dispiace anche per lui perché so quanto ci tenga a farne parte.

"Vedrai che ce la farai, io me lo sento" sorrido rassicurandolo, ma a quelle mie parole lo vedo preoccuparsi leggermente.
"Che succede?" gli chiedo.

"Ho comprato un giornale venendo qui, leggi" dice.
La prima cosa che salta ai miei occhi è la scritta "HYDRA" in prima pagina.
L'Hydra è una divisione scientifica finanziata da Adolf Hitler. Il capo di questa associazione, Johann Schmidt, si è impossessato di un Tesseract. Esso è un manufatto potentissimo che nelle mani sbagliate potrebbe provocare dei gravi danni.

"Bucky, dovrai combattere anche contro di loro?" chiedo in un sussurro. I miei occhi si riempiono di lacrime.

"Non piangere" mi prega per poi tirarmi a sè in un abbraccio. Lo stringo forte a me e la stessa cosa fa anche lui. 
"Andrà tutto bene" mi rassicura accarezzandomi i capelli.

"Resta qui, ti prego"

"Ho già fatto domanda, non posso annullarla" sospira tristemente.

"Bucky, ti scongiuro" continuo a pregarlo. Non permetterò che un'altra persona che amo muoia.
È già successo con i miei genitori, non riuscirò a sopportare anche la morte del mio fidanzato.

"Io ritornerò da te, è una promessa" accenna un leggero sorriso mentre appoggia le mani sulle mie guance.

"Va bene" sospiro.

                                ○●○●

Sto cercando di provare ad addormentarmi in tutti i modi, ma il pensiero che possa succedere qualcosa di brutto a Bucky continua a tormentarmi.
Durante la cena abbiamo parlato poco e niente, inoltre, non ho mangiato molto.
"Amore" sussurra Bucky abbracciandomi da dietro.

"Dimmi"

"Sei ancora preoccupata, vero?" chiede.
Mi giro verso di lui sentendo subito il suo braccio che mi stringe di più a sè.

Io sospiro.
"Posso essere sincera?" chiedo titubante.

"Certo" risponde accennando un sorriso consolatorio.

"Ho paura che tu muoia"

❄❄❄

Ehilà, come state?
Ho deciso di concludere il capitolo in questo modo per lasciare un po' di suspense e di angoscia HAHAHAHAHAH.
Devo ammettere che non mi è piaciuta molto questa parte, infatti avrei potuto fare di meglio.
Vi assicuro che i prossimi capitoli saranno molto più belli e interessanti, fidatevi di me. 🤪
Ciauu. ♡







𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now