Siero. (pt.2)

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Questa mattina sono tutt'altro che di buon umore.
Quando mi sono svegliata speravo di trovare una lettera da parte di Bucky, ma non è stato così purtroppo. È da un bel po' di giorni che non lo sento, una settimana credo, e non posso negare di essere preoccupata per lui.
Come se non bastasse, ora mi trovo nel laboratorio segreto di Abraham. Si trova all'interno di un semplice negozio, ma per accedervi bisogna dire una "Parola d'ordine".

Lui si trova al centro della stanza insieme a Howard Stark, che lo aiuterà ad iniettare il siero a Steve.
"Sei ancora contraria a quest'idea?" mi chiede il dr. Ersikne distraendomi dai miei pensieri.

"Sì" rispondo spostando lo sguardo su di lui.

"Ho perfezionato il siero, vedrai che non succederà niente al tuo amico, sta tranquilla" mi ripete per l'ennesima volta.

"Lo spero per te" borbotto incrociando le braccia al petto. Il mio sesto senso femminile mi dice che qualcosa andrà storto, forse non col siero, ma succederà qualcosa di brutto. Ho questa terribile sensazione perchè, mentre stavo venendo qui, ho visto alcuni uomini fuori il negozio. Erano appoggiati ad una macchina parcheggiata e lo sguardo che mi hanno rivolto non appena sono passata lì davanti mi ha fatto rabbrividire.

Ad interrompere i miei pensieri sono Peggy e Steve che entrano nel laboratorio. Mi alzo subito in piedi per poi correre vicino al mio migliore amico.
"Va tutto bene? Sei pronto? Ne sei sicuro?" gli chiedo velocemente.

"Non preoccuparti, sono pronto" mi tranquillizza appoggiando la mano sulla mia spalla per poi abbozzare un sorriso.
Annuisco per poi sospirare.

"Andiamo a sederci" dice Peggy.
Senza dire niente ritorno a sedermi al mio posto.

"Bene, Steve, togli la maglia" comincia a dire Abraham.
Steve obbedisce.

Subito dopo il dr. Erskine lo fa entrare all'interno di una "cabina", poi lo chiude lì dentro.
"Stark, aumenta la potenza!" esclama.

Vedo Howard girare una manovella e, subito dopo, sento le urla di Steve provenire da dentro la cabina.
"Fermi!" gridiamo all'unisono sia io che Peggy.

"No! Posso farcela!" grida il mio amico da lì dentro.

"Va tutto bene, figliolo?" gli chiede Abraham.

"Sì! Aumentate la potenza!"
Lo scienziato lancia un veloce sguardo a Howard che, immediatamente, continua a girare la manovella fino a raggiungere il massimo della potenza.
Le urla di Steve continuano ad aumentare, ma durano altri pochi secondi, poi il silenzio.

La cabina si apre facendo fuoriuscire quintali di fumo, ma poi riesco a vedere il mio amico che, contrariamente a come mi aspettavo, è sano e salvo.
Il siero ha fatto un ottimo lavoro su di lui. E' diventato più alto, muscoloso e...bello.
Io e Peggy ci avviciniamo a lui.
La mia migliore amica allunga mano verso il suo petto per toccargli i muscoli, ma poi la ritrae subito.

"Stai bene?" gli chiedo cercando di trattenere una risata per la reazione della mia amica. Dall'espressione incantata sul suo viso credo che si sia appena innamorata di Steve.

"Sì" risponde sorridendo.

"Come ti senti?" chiede Peggy, il sorriso di Steve aumenta.

"Più alto"

Stavo per fargli l'ennesima domanda, ma un'esplosione improvvisa me lo impedisce. La prima cosa che faccio è abbassarmi a terra cercando di nascondermi per non essere colpita, poi estraggo la pistola dalla mia fondina.

Un uomo corre verso l'uscita ma io, non curante dei feriti, mi affretto a rincorrerlo insieme a Peggy.
Lo seguiamo fino all'esterno mentre cerchiamo di colpirlo con i proiettili per fermarlo, ma è tutto inutile.

Entra in una macchina partendo a tutta velocità e, proprio in quel momento, ecco che vediamo Steve sorpassarci.
"Lo prendo io!" esclama correndo velocemente verso quella macchina senza far caso alle altre persone che si trovavano per strada.

"Torniamo dentro" dice Peggy distraendomi dal guardare la scena che avevo davanti.
Annuisco alle sue parole e insieme ci dirigiamo di nuovo verso il laboratorio.

Mi si riempiono gli occhi di lacrime non appena vedo tutti i corpi distesi a terra, senza vita.
"Cora" sento sussurrare debolmente da Howard.
Mi precipito immediatamente da lui.

"Hey, Howard, stai bene?" chiedo preoccupata mentre lo aiuto ad alzare il busto per farlo sedere.
Lui accenna un sorriso.

"Sì" sussurra.

"Vieni qui" sospiro dal sollievo per poi abbracciarlo. Riesco a sentire un gemito di dolore uscire dalle sue labbra, forse perché l'ho stretto troppo forte a me, ma non mi importa.

"Sto bene, tranquilla" sussurra ridacchiando leggermente mentre mi accarezza la schiena con la mano.
Voglio un bene immenso ad Howard, lo considero come un fratello, proprio come Steve.

"Il dr. Erskine è morto" sentiamo dire da Peggy. Un velo di tristezza attraversa il suo volto, ma poi si alza in piedi.
Rimango a guardare per un attimo il corpo senza vita di Abraham. Mi sento terribilmente in colpa per non avergli dato fiducia, lui in realtà sapeva quello che Stava fecendo.
"Cora, portiamo Howard in ospedale" Peggy mi risveglia dai miei pensieri.

"Sì" rispondo lanciandole un veloce sguardo per poi spostare gli occhi su Abraham.
"Mi dispiace" sussurro accarezzandogli la guancia.
Sospiro cercando di cacciare indietro le lacrime e poi raggiungo Howard e Peggy.

❄❄❄

Ciao gente!
Domandina: secondo voi perché Bucky non risponde alle lettere di Cora? 😏
Seconda domandina: vi è piaciuto il capitolo?
Fatemelo sapere. ❤
Ciaooo. ♡




𝙿 𝚁 𝙾 𝙼 𝙸 𝚂 𝙴|| 𝙱𝚞𝚌𝚔𝚢 𝙱𝚊𝚛𝚗𝚎𝚜 Where stories live. Discover now