Capitolo 24

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Non si ricordava di aver dormito così bene da quando aveva ucciso il suo primo zombie. Sorprendentemente, il risveglio fu più dolce e piacevole del solito. Quella notte non aveva avuto incubi ed era stato meraviglioso. Non era più abituata a sentirsi così carica. La stanza era vuota, e quando si accorse che Nicole non era nel suo letto iniziarono a riaffiorare tutte le emozioni e i pensieri che stava provando in quel periodo. Da almeno cinque mesi erano rinchiusi in quella casa, e ormai neanche il pensiero di uscire per andare a caccia riusciva a rallegrarla. Forse, anche solo il fatto di poter camminare per le strade le aveva dato una speranza vana. Un'emozione viva. Era però a conoscenza del fatto che niente sarebbe cambiato, non sarebbero tornati liberi. Era troppo difficile da mandare giù.  Fuori il sole era già alto e molto forte. Doveva essersi svegliata molto tardi. Si alzò, spostò le coperte e scese in cucina per fare colazione. Trovò Nicole al bancone.

"Che ore sono?" le domandò sbadigliando Megan. Nicole si girò per guardare l'orologio "Sono le 11.30 del mattino" rispose sorridendo, "buongiorno" riprese.

"Perché mi sono svegliata così tardi? Dove sono gli altri?" chiese smarrita

"Sono andati a caccia. Gli ho suggerito di lasciarti riposare tranquilla" sorrise Nicole convinta di aver fatto la cosa giusta

"Perché?" Megan si rivolse a Nicole ferocemente. La caccia ormai faceva parte della sua routine. Si accorse di aver esagerato e fece finta di niente per un po'. 

"Ho sentito che sei tornata molto tardi ieri, dovevano essere circa le 2 del mattino. Cosa hai fatto fino a quell'ora?".

"Non riuscivo a dormire" mentì. Megan ricordò di essere stata da sola fuori per un po' e di aver incontrato verso le 5 del mattino Dave che si recava nel bosco. Il suo viso pieno di lacrime, la frase strana che aveva pronunciato e che lei non era riuscita a capire fino in fondo...

"Ma certo"

"Volevo solo che dormissi un po', capisci? Stamattina quando mi sono svegliata non ho voluto disturbarti. Ne avevi bisogno".

Megan annuì spazientita e per non ferirla tornò in camera. Non aveva voglia di discutere sulla questione, e forse, se non si fosse lamentata ma avesse seguito il suo consiglio, Nicole avrebbe smesso di insistere.

Mentre gli altri erano a caccia, Megan non era l'unica ad avere dormito bene. In casa vi erano anche Markus e Dolly. Quest'ultima scese tranquillamente le scale e si diresse verso Nicole mentre Megan percorreva il corridoio. Nicole si spaventò subito alla vista della ragazza ma cercò di controllare la propria paura.

"Buongiorno" disse sedendosi davanti a Nicole.

"Giorno" rispose Nicole senza neanche guardarla in faccia. Si girò e fece finta di cercare qualcosa nei cassetti della cucina.

"Che brava casalinga" commentò sghignazzando.

"Potresti anche venire qui vicino a me. Guardarmi negli occhi e parlare come fanno due sorelle che si vogliono bene"

"Siamo sorelle adesso?"

"Io non ho fatto niente di male"

"Certo, ma ho da fare scusami"

"Quindi è così che fai. Eviti i problemi. Sai, ho studiato psicologia all'università e ho letto tanti di quei libri...I problemi vanno risolti e noi dobbiamo parlare" affermò Dolly con un sorriso furbo sul viso. Nicole non capiva dove volesse arrivare ma non le piaceva comunque "Mitico".

Stavolta Dolly si alzò con uno scatto improvviso dalla sedia ( per un attimo pensò che le volesse saltare addosso) e la raggiunse al bancone della cucina. La guardò dritta negli occhi con cattiveria e poggiò di scatto le mani vicino a quelle di Nicole, come se volesse staccargliele o semplicemente irrompere nel suo corpo per disfare la sua essenza, fu lì che si spaventò davvero.

Apocalisse zombie- L'ombra dietro di teWhere stories live. Discover now