Capitolo 7

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Ancora, dopo un'ora di viaggio Megan guidava veloce, scappava da quello che le stava dietro, che correva più veloce di lei. Nicole le toccò un braccio

"Ti prego, fermati. Vai troppo veloce" mormorò tenendo la mano dell'altro braccio sullo stomaco, lei non la sentiva, avanzava in silenzio e non l'ascoltava. Nicole prese un respiro e urlò "Megan, fermati! Devo vomitare!" quella parola sbloccò l'amica, all'improvviso cioè che la inseguiva si fermò.

Megan si voltò verso Nicole "devi vomitare?!", il viso pallido di Nicole annuì. Megan fermò la macchina sotto un albero. Nicole spalancò la portiera, scese dalla macchina e vomitò energicamente nell'erbaccia, Megan distolse lo sguardo schifata e cercò di pensare ad altro ma non funzionò. Quando qualcosa le faceva schifo pensava sempre ad altro: al suo ragazzo, al suo lavoro, alla sua migliore amica. Ora non era più così, qualcosa le era stato portato via e sapeva che anche se fosse tornata al suo appartamento e avesse ucciso tutti i mostri del mondo quella cosa che le mancava non l'avrebbe più trovata.

"Hai finito?" urlò dal finestrino abbassato

"Dammi un fazzoletto" le rispose Nicole, Megan rovistò nello zaino e le lanciò un fazzoletto, dopo che l'amica si fù sistemata scese dall'auto. La trovò sul ciglio della strada a guardare per terra senza parlare. Non sentì nemmeno i suoi respiri. Si sedette accanto a lei.

"Cosa è successo? Chi era quell'uomo? Perché ha fatto così?" si domandò Nicole, Megan iniziò a guardarla come i bambini guardano gli animali allo zoo, incuriositi, ma Megan non si scoprì affascinata dall'esemplare seduto accanto a lei. Si sentiva rattristita, perché non era quella la sua amica. Deglutì guardando davanti a sé.

"Cosa stiamo facendo? Perché siamo qui?" le domandò di nuovo Nicole, questa volta la sua voce era alta e le parole intagliate per evidenziare i concetti. Questa volta non seguiva nessuna espressione di tristezza, solo un viso vuoto e pallido

"Perché hai vomitato?" le chiese Megan

"Se rispondo alla tua domanda, tu risponderai alle mie?" le domandò di nuovo Nicole, Megan rimase muta

"Andavi troppo veloce, era da 10 minuti che avevo la nausea. Non abbiamo fatto nemmeno una pausa" disse Nicole, Megan fece una risata isterica e rispose a voce alta "Non abbiamo fatto una pausa, perché nel negozio che abbiamo visitato circa un'ora fa un cadavere si è alzato" si fermò e continuò con la sua risata "ci puoi credere? Un cazzo di cadavere!" e continuò a ridere

"Perché? Perché è successo?" le domandò Nicole

"Io non lo so! Cazzo, se non lo so" emanò un grido, che come un interruttore le fece riprendere il controllo di sé stessa. Guardo Nicole e le sorrise dolcemente "Non lo so, non so davvero cosa sia successo, ma so che aveva la stessa espressione di tua madre" fece una pausa, lo sguardo interessato di Nicole la spinse a continuare "era fottutamente incazzato".

Apocalisse zombie- L'ombra dietro di teDove le storie prendono vita. Scoprilo ora