Capitolo 15

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Nicole era rimasta tutto il pomeriggio a piangere da sola. Si chiedeva se qualcuno avrebbe notato l'intenso rossore che le colorava gli occhi. Ora che la sua migliore amica era concentrata su altro voleva avere qualcun'altro con cui parlare. Come per magia, comparve Markus dalle scale che portavano alla camera di sua sorella. Quel giorno aveva deciso di non accompagnare gli altri a caccia per occuparsi di lei. I tempi non erano dei migliori per prendersi la febbre. I rumori dei piedi sui gradini fecero spaventare Nicole, che cercò di asciugarsi in tutta fretta le lacrime.

Lui non se ne accorse, poiché girato di schiena. Aprì lo sportello della cucina e si versò del Whisky nel bicchiere.

"Non dovresti bere" disse Nicole. Lui si girò e la guardò prima di far ricadere lo sguardo sul bicchiere. Sapeva di non dover parlare, ma lei era fatta così e delle volte non riusciva a stare zitta. Il rossore non stava diminuendo e per Nicole fu una sfortuna perché in quel modo non avrebbe potuto inventarsi di avere una qualsiasi allergia.

"E tu non dovresti piangere" disse.

"Tu perché stai bevendo?"

"Alcune volte serve".

"Come sta tua sorella?" gli chiese. Le era sembrato di essere stata troppo cafona con lui quando gli aveva detto che non doveva bere.

"Sembra stia migliorando" rispose sorridendo

"Bene, sono felice"

"Già" annuì lui. Si scambiarono qualche sguardo d'intesa, poi lei chiese "gli altri quando tornano dalla caccia?"

"Tra qualche minuto saranno qui" continuò a parlare guardandola, "ora mi dici perché piangi?"

"No" rispose lei con un sorriso diabolico.

Successivamente, quella sera e forse anche per il resto della sua vita Nicole ricordò quello come uno dei momenti più belli del resto della sua vita.

Quando giunse l'ora di cena la tavola era già pronta. Il nuovo passatempo di Nicole, ormai era scoprire quale fosse il modo di preparare la tavola più bizzarro e travolgente. Era un modo per non ricascare sul divano a piangere come aveva fatto quella mattina, o semplicemente per non pensare. La cena consisteva nel mangiare tutti assieme, seppellire i tormenti e parlare delle loro vecchie vite e dei futuri progetti di sopravvivenza. Lei adorava più la prima e meno la seconda. Si sentiva invisibile in quel gruppo al contrario di Megan che sembrava aver fatto la scelta giusta giocandosi la carta dell'amicizia con Deanna.

La discussione fu interrotta da Dave che chiese la parola, gli altri si zittirono all'improvviso "Dunque, ci sono solo due donne in casa e mi sembra opportuno assicurarsi che ci sia qualcuno pronte a proteggerle"

"Certo" rispose Deanna e gli altri annuirono. Nicole guardò Megan sperando che lei si offrisse, non sarebbe stato male passare del tempo insieme come avrebbero sempre fatto, ma la sua amica non parlò.

"Credo che la persona giusta sia Markus, è lui che ha scelto di ospitarci nella proprietà della sua famiglia e se dovesse esserci un'emergenza conosce tutti i segreti della villa" concluse Dave, dopodiché Markus gli rivolse un cenno di ringraziamento.

Conclusa la cena, il gruppo poté abbadonare la tavola. Nicole raggiunse Megan che stava tornando alla stanza. Le toccò la spalla, Megan si girò

"Nicole..."

"Possiamo sederci a parlare?" le domandò con ansia

"Si, dimmi..." rispose Megan spaesata.

"Perché non ti sei offerta per stare qui a proteggere la casa?" il suo tono si indurì.

"Io faccio parte del gruppo di caccia, è quello il mio posto" ttentò di sorriderle.

"Se fossi rimasta saremmo rimaste insieme, tu e io e avremmo parlato cosa che non facciamo più come prima" 

"Ora sono brava in qualcosa. Non sei felice? Se non fosse per me o per gli altri tu non avresti nulla da cucinare, e noi tutti moriremmo di fame" ribadì Megan arrabbiata.

"Certo, e ringrazio tutti voi" disse guardandosi in giro poi riporto o sguardo sulla sua amica "Perchè mi guardi così? Cosa ci sta succedendo? Siamo abituate a parlare, a confrontarci..."

"Lo so" Megan scosse la testa "è che mi sto allenando con Dea in questi giorni e sono così stanca..."

"Non è questo, vero?" le domandò Nicole sul punto di piangere. Megan non parlò più. Nicole annuì triste, per lei non c'era alcuna possibilità.

"Senti, io me ne vado a dormire. Domani sarà una giornata pesante e devo essere carica".

Megan voltò le spalle all'amica e capì che ormai era tutto finito. Il loro rapporto era diventato un vecchio ricordo che volava oltre il cielo come una piuma e che infine spariva.

Apocalisse zombie- L'ombra dietro di teWaar verhalen tot leven komen. Ontdek het nu