Capitolo 25

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La primavera stava arrivando, a Nicole piaceva tanto quella stagione. Approfittando dell'assenza di impegni, decise di scendere a fare quattro passi per respirare l'aria fresca. Sapeva che sarebbe stato pericoloso, ma per una volta si sarebbe comportata da responsabile e avrebbe agito da persona adulta. Proprio come avrebbe voluto Megan. La vedeva diversa in quei giorni (come se non fosse così da quando il mondo aveva deciso di morire improvvisamente) ma ora cercava di capirla perchè secondo lei l'amicizia era anche uno sforzo. Il loro rapporto in particolare, era fatto così, per questo si stava impegnando a portare pazienza. Un giorno di questi tutto sarebbe finito forse, e anche loro sarebbero tornate a parlare come prima. Decise di rimanere a piedi scalzi per vivere appieno il momento. Camminando tra l'erba, iniziò a sentire gli aghi d'erba morbida e fresca farle il solletico ai piedi come le spazzole per capelli e come la giacchetta rispondeva innocente al vento fresco. Finalmente, dopo tanto tempo si sentì libera e priva di preoccupazioni senza delle pareti attorno che potessero ingabbiarla come una lucciola. Nicole respirò a fondo come se concedesse un saporito banchetto ai propri polmoni. Si sedette a terra piano piano per prendere conferenza con il terreno poi si sdraiò lentamente mentre l'erba le pungeva la schiena nuda. Il solletico le fece piacere, così rise. Il suono della sua risata raggiunse tutto il paesaggio fino all'inizio del bosco.

Il momento di pace non durò molto, perché avvertì delle vibrazioni al terreno e si sedette di nuovo. Si guardò in giro e all'improvviso scorse una figura tra gli alberi che la osservava. Era troppo buio per riuscire a distinguerla correttamente, quindi dopo averla fissata a lungo senza riuscire a capire cosa o chi fosse iniziò a gridare

"Hey! Tu!" gridò cercando di far circolare la propria voce per tutto il campo fino a quell'albero. Ma la figura non si mosse. Sperando fosse una persona viva, Nicole si alzò incuriosita e si avvicinò di qualche decina di metri.

"Hey! Dico proprio a te!Chi sei?Hai bisogno di aiuto? Sei ferito?". Qualche metro più avanti, essendo più vicina alla figura riuscì a sentire dei versi e quando si accorse che a separarli erano solo una ventina di metri la senti ringhiare pesantemente come un cane affamato. Le sue gambe si mossero di nuovo e dopo averlo osservato meglio notò i vestiti distrutti e sporchi di sangue. Rimase immobile per qualche secondo e poi l'adrenalina riuscì a sbloccarla. Corse più veloce che potè, gridando aiuto e quando si accorse di essere nuovamente vicino alla villa il suo istinto le ordinò di fermarsi. Nessuno la stava inseguendo, era sola tra l'erba e si sentì una stupida solo al pensiero di aver creduto di poter essere in pericolo e di avere urlato. Appena entrata dalla porta infatti, si accorse di aver svegliato tutti. La prima persona che incontrò fu naturalmente Megan corsa apposta perché aveva riconosciuto la sua voce.

"Che è successo?Perché hai urlato?" domandò affannata e con l'arma in mano "Stavo per uscire a cercarti"

Nicole si lasciò andare tra le sue braccia piangendo, dietro di lei Dave e Deanna cercavano di capirci qualcosa osservandole.

"Cosa hai visto? Ti è successo qualcosa?" si scostò improvvisamente dalla sua stretta, e le prese un braccio per esaminare ogni suo centimetro come una madre preoccupata "sei ferita? Qualcuno ti ha fatto del male? Ti hanno morsa? Chi è stato?"

"Non mi è successo nulla" rispose tra le lacrime "ero giù nel campo, sta iniziando a fare caldo volevo fare due passi tra la natura"

"Ma è pericoloso" ringhiò Deanna dietro le spalle di Megan.

"Sono chiusa qui dentro da mesi, non è facile"

"Anche noi siamo chiusi qui da mesi" questa volta parlò Dave irritato.

"Continua a raccontare" si intromise Megan.

"Beh ero sdraiata (Dave lasciò intravedere il proprio disappunto) era tutto tranquillo e poi ho sentito delle vibrazioni nel terreno e credevo che ci fosse qualcuno anzi mi sembravano di più e mi sono spaventata. Ero curiosa e mi sono avvicinata ai boschi (questa volta Dave corrugò la fronte, lui conosceva bene quei boschi e non erano così sicuri per un esperto come lui specialmente ora, quindi come pensava di cavarsela quella ragazza di città?) e ho visto che c'era qualcuno! Mi guardava e non si muoveva, ho pensato che fosse qualcuno che aveva bisogno di aiuto e mi sono avvicinata per riuscire a capire... Comunque appena ero lì, circa una ventina di metri di distanza ho scoperto che era uno di loro. Mi sono messa a correre aspettandomi di venire rincorsa ma non è stato così"

Dave e Deanna afferrarono in fretta le armi e uscirono di corsa dalla villa. Megan decise di rimanere dentro con Nicole per tranquillizzarla.

"Dove sono andati?" chiese Nicole guardandosi in giro e lasciandosi andare sul divano guidata da Megan.

"Controllano la zona, vogliono vedere se è davvero pericolosa" Nicole annuì sconsolata. Dave e Deanna non erano suoi amici, come avrebbero fatto a crederle?

Appena tornarono, confermarono le paure di Nicole

"Non c'è nessuno sotto" disse Deanna sarcastica e posò il fucile sul tavolo. Lo stesso fece Dave.

"Io...credevo che..." Nicole cercò di ribattere, di difendersi da quegli sguardi che la umiliavano. Osservò tristemente la sua unica sostenitrice, la sua migliore amica che si allontanava con Deanna.

Apocalisse zombie- L'ombra dietro di teWhere stories live. Discover now