Capitolo 2

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Dopo circa un'ora di viaggio, arriviamo a casa mia, li ci sono ad aspettarci Bonnie, Jeremy, Matt ed una faccia a me conosciuta...È MIO FRATELLO ALEX! Appena tornato da Londra dove studia. Corro ad abbracciarlo.
A: "HEI sorella! Me ne vado per 6 mesi e già sei diventata una signorina...Buon compleanno!"
J: "Grazie ti voglio bene"
Entriamo e prepariamo il tutto per la festa. I Salvatore non sono ancora arrivati.
J: "Stefan e Damon devono essersi persi"
Tutti mi guardano male.
E: "No arriveranno presto" Mi sorride Elena.
Alle 22 iniziano ad arrivare i primi ospiti e allora Caroline mette la musica e tutti ballano e si divertono ma di Damon e Stefan ancora non c'è traccia ed inizio seriamente ad arrabbiarmi.
È mezzanotte quando finalmente arrivano e invece di salutarmi e farmi gli auguri, Damon mi strattona seguito da Stefan ed Elena e mi portano in una stanza vuota chiudendo la porta per non farsi sentire.
Damon mi guarda preoccupato e mi dice: "Abbiamo una seria emergenza, quindi se sta sera un uomo ti chiede esplicitamente di farlo entrare, tu devi assolutamente dirgli di no e allontanarti il più possibile da lui, soprattutto se sei da sola."
Io incrocio le braccia e lo guardo male, cerco di aprire bocca ma Stef mi precede: "Per favore Jess, so che è il tuo compleanno ed è egoista, ma è importante che per questa volta ci ascolti"
Io spingo Damon liberando il braccio dalla sua presa e intanto entrano Caroline e Tyler.
Jess: "Sul serio?! Mi fate davvero ridere, è il mio compleanno e da sta mattina non vi siete nemmeno degnati di chiamarmi per farmi gli auguri. Poi arrivate qui di botto senza neanche salutarmi dicendomi che devo stare lontana da un uomo come se fosse un mostro? Davvero per sta sera fate bene a starmi lontano tutti quanti" Finisco andandomene e sbattendo la porta, sento Caroline e Damon che cercano di dirmi qualcosa ma sono troppo presa dalla rabbia.
Intanto vedo matt venirmi incontro e neanche il tempo di farlo parlare che lo sposto non degnandolo neanche di uno sguardo.
Vedo che sul tavolo sono posati dei bicchieri con del whisky e, senza nemmeno pensarci, ne prendo uno ed esco nel giardino sedendomi su una panca dietro ad un cespuglio isolata da tutti, ho bisogno di starmene un po' da sola con il mio whisky.
Dopo pochi minuti davanti a me compare un ragazzo, è bellissimo; è alto, i suoi capelli sono ricci e biondi e i suoi occhi marroni, porta un cappotto e dei pantaloni neri.
Io sobbalzo, non me lo aspettavo e lui mi dice "Tutto bene tesoro" Non mi piace quando mi chiamano tesoro quindi sono ancora più irritata di prima.
J: "Prima cosa estraneo, il mio nome è Jess e secondo...nulla va bene"
"Posso sedermi accanto a te?" Mi chiede e io annuisco guardando a terra.
Klaus: "Piacere, JESS" dice sottolineando il mio nome "mi chiamo Klaus"
J: "Piacere, Klaus" gli dico sorridendo.
K: "Mi hai detto che non sta andando tutto bene, eppure è il tuo compleanno.."
J: "E tu come fai a saperlo scusami?" Chiedo sorpresa.
K: "Sono un amico dei fratelli Salvatore, li ho visti questa mattina, sono appena a tornato in città e abbiamo deciso di vederci, così parlando mi hanno detto che era il compleanno di una certa Jess"
J: "Quindi non erano impegnati in problemi per la casa..." Dico arrabbiata e parecchio dispiaciuta.
K: "Oh quindi questo è il problema, i tuoi amici ti rimpiazzano e ti mentono" Dice divertito.
Io inizio a irritarmi, odio quando le persone si prendono gioco di me soprattutto quando non mi conoscono.
J: "Sai Klaus, non so perché io stia parlando dei miei problemi con te, non ti conosco nemmeno e odio se qualcuno si prende gioco di me" Mi alzo e mi dirigo verso la porta per entrare.
K: "Non sei una persona molto paziente" dice continuando a seguirmi.
J: "No, e smettila di seguirmi, non voglio avere nulla a che fare con te" io entro dentro ma con la coda dell'occhio noto lui che si ferma poco davanti la porta.
Vedo Damon e Stef che preoccupati mi corrono incontro e vedono Klaus.
K: "Damon, Stefan, che piacere rivedervi. Sapete ho fatto conoscenza con Jess in questi minuti."
Nessuno gli risponde e poi si rivolge a me: "Allora Jess, posso entrare?"
DAMON: "No Jessica! Non invitarlo, per favore"
Io ribollo ancora di rabbia e per quanto Klaus mi possa dare sui nervi, preferisco far arrabbiare Damon &CO.
J: "Assolutamente, la mia festa è aperta a tutti, li ce il tavolo degli alcolici, accomodati pure" Lui entra con un ghigno malefico sul volto e da una spallata a Stef entrando in casa. Io gli sorrido e me ne vado in cucina. Sento Damon che mi segue e poi mi strattona per l'ennesima volta sta sera.
D: "Si può sapere che ti prende! Meno di 30 minuti fa ti abbiamo detto esplicitamente di non invitarlo e tu cosa fai? Tutto il contrario"
J: "Si perché forse sono stanca di prendere ordini da voi senza neanche sapere le cause, penso che mi stiate tutti nascondendo qualcosa e sono stufa, Klaus è stato gentile con me, diciamo, e dato che non ho motivi per cacciarlo, l'ho fatto entrare."
Lui mi guarda male e passano circa 10 secondi di silenzi imbarazzante, così lo rompo io: "Ora se non ti dispiace, avrei la mia festa da godermi"
Ballo e mi ubriaco fino a notte fonda e per fortuna mi hanno ascoltata, non si stanno facendo vedere. Poi inizio a sentire caldo e a un certo punto svengo e vedo tutto nero.

Stuck with you// klaus mikealson Where stories live. Discover now