Capitolo 26

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Ho stranamente tutti i fratelli dalla mia parte.
Rebekah: "ma perché dovremmo avere in mezzo si piedi questa specie di neonata?"
Jess: "Forse perché ho scoperto io che quella non è Elena"
Rebekah: "ho visto tanti amici morire e sparire nei miei mille anni di vita ma non chiamavo una famiglia intera"
Jess: "Nessuno ti ha obbligata, sei venuta da sola"
Rebekah: "be..."
Elijah: "Basta voi due...Elena potrebbe essere in pericolo e sappiamo com'è fatta Katerina, quindi prima facciamo, prima siamo fuori da tutto ciò"
Jess: "Meno male signore"
Elijah: "Allora io e Rebekah controlliamo la sala grande, Kol controlla gli spostamenti e voi due la aspetterete di sopra, in modo che nessuno veda nulla, se ha soggiogato gli altri deve essere sola, noi la attiriamo"
Esce dalla stanza con la sua solita aria elegante che mi stende ogni volta, manterrebbe l'eleganza anche se stesse in pigiama e con un aspetto orribile.
Klaus lo guarda male.
Klaus: "Ma chi l'ha messo al comando?"
Jess: *colpo di tosse* "maniaco del controllo"
Si gira e fa il finto offeso.
Klaus: "Vieni qui!"
Mi prende in spalla, per fortuna ho avuto l'idea di mettere una gonna pantalone.
Jess: "Cazzo lasciami ahaha"
Rebekah: "Ehm...la smettete? Ci siamo anche noi"
Dice uscendo dalla stanza seguita da Kol.
Jess: "L'esempio di pazienza tua sorella eh..."
Ride, mentre io mi sciolgo la cipolla ormai rovinata da Klaus. Mi guarda.
Klaus: "Wow"
Jess: "Ma smettila! Andiamo sennò tuo fratello ci uccide"
Klaus: "TI!" Specifica.
Alzo gli occhi al cielo. Mi mette una mano sulla spalla e andiamo su assicurandoci che nessuno ci veda.
Io conosco una piccola scalinata che non è visibile e passa da fuori quindi la mostro a Klaus.
Arriviamo nella stanza da letto di Zach, lo zio ormai defunto di Stefan e Damon, o forse il pro nipote, non saprei.
Ci mettiamo seduti su un piccolo divanetto.
Jess: "Grazie di avermi creduto su Elena"
Klaus: "Perché non avrei dovuto?"
Jess: "Gli altri non lo hanno fatto e poi è una cosa improbabile"
Klaus: "Senti, so che che sei da poco un vampiro ma in 1000 anni ne ho viste tante, e soprattutto so chi è Katerina, quindi non mi sorprende"
Jess: "Sono solo molto preoccupata per Elena, chissà dov'è"
Klaus: "La troveremo, promesso"
Jess: "Nah tu non sei così"
Klaus: "Così come?"
Jess: "Con gli altri sembri il diavolo, lasceresti morire tutti mentre con me...cambi, rischieresti tutto e non capisco perché.."
Mi prende e mi bacia...wow le farfalle. Lo amo, nulla da aggiungere.
Klaus: "Perché sei speciale tu hai quel qualcosa che mi attacca a te"
Gli tocco il petto.
Jess: "Penso si chiami amore"
Lo abbraccio forte e lui ricambia, come quando la figlia abbraccia il papà.
Klaus: "SHH, ascolta"
Si sentono dei passi e questa Katerina che cerca di illudere Elijah.
Jess: "Vieni qui"
Lo porto in un piccolo buco dietro l'armadio, nessuno conosce meglio la casa dei Salvatore se non i Salvatore stessi.
Entrano elijah e Katherine. Sento anche la presenza di Rebekah e Kol, sicuramente ancora sulle scale. Abbiamo chiuso il cerchio con la verbena, si può entrare ma non uscire finché non viene spezzato, solo gli originali possono.
Klaus: "Buonasera Katerina, quanto tempo"
Esco da dietro con lui.
Katherine: "Klaus? Ma che ci fai qui con quella ragazzina?"
Jess: "quella ragazzina ha scoperto che tu non sei Elena" le faccio un sorriso malizioso.
Nel frattempo entrano anche Kol e Rebekah.
Elijah: "La situazione è abbastanza chiara Katerina, o ci ridai Elena, o sai di cosa siamo capaci"
Katherine: "Pf, tutta la famiglia per una debole sacca di sangue, potevo aspettarmelo da elijah ma voi altri mi siete caduti"
Rebekah: "Non sono affari tuoi di cosa facciamo noi e lascia in pace Jess, lei non è una tua priorità"
Ci sorridiamo, forse questa Rebekah inizia a piacermi.
Katherine cerca di scappare ma viene fermata da Kol che le da un pugno stendendola ma si rialza subito. Non so come ma riescono ad intervenire anche Stefan, Damon e Caroline, palesemente dalla parte di Katherine.
Iniziamo a combattere, io mi ritrovo contro Stefan ad un certo punto che con la velocità di un ghepardo stacca una gamba dalla sedia e me la conficca nello stomaco, io cado sanguinante e debole. Stefan è in piedi sopra di me con un altro paletto, me lo sta per conficcare nel cuore ma qualcuno lo ferma. Io svengo come in letargo.

Stuck with you// klaus mikealson Where stories live. Discover now