Capitolo 11

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POVS KLAUS
Faccio come dice Jessica e torno dentro. Intanto incontro elijah che mi ha sicuramente seguito.
Klaus: "Non mi vuole. In più era una cena organizzata per chiarire con me. Quindi per favore seguila, non resisterebbe un secondo con delle persone davanti. Per favore"
Elijah mi sorrise e annui.
Elijah: "è quello che avrei fatto in qualsiasi caso"
Torno dentro e voglia di sentire Kol e Rebekah quindi entro nella sala gioco e mi riempio un bicchiere di bourbon mettendomi seduto su una poltrona. Guardò il vuoto e non penso a nulla fino a che non è proprio Kol a svegliarmi.
Kol: "Stavo scherzando fratello. Non è colpa mia se la tua ragazza non capisce"
Klaus: "Non era divertente Kol, soprattutto con lei"
Kol: "Ma non capisco, tu mi hai sempre appoggiato con le altre" Si ferma guardandomi sbalordito "Un secondo. Tu non stai scherzando...sei davvero innamorato"
Prima lo guardò con il mio solito sguardo assassino e poi i miei occhi cadono a terra perché mi accorgo che è così. Io la amo davvero.
Rebekah: "Comunque interrompi i tuoi sogni. Devi aiutarci. Devi andare a New Orleans da una strega. Sei l'unico su cui i suoi incantesimi non contano. In più dobbiamo farci aiutare per uccidere Finn e Ester, nostra madre"
Klaus: "E perché dovrei aiutarvi?"
Kol: "Beh, forse perché ucciderli è anche nei tuoi interessi...E percheeee..." si ferma
Klaus: "Cosa?"
Kol: "La tua amica non farà una bellissima fine"
Klaus: "D'accordo. Lasciatemi un giorno per spiegarle tutto"
Già mi interrompe rebekah.
Rebekah: "Fratello non abbiamo un giorno. Chiamala ma non devi dirle perché sei andato via. È una cosa tra noi tre. Nemmeno elijah sa nulla"
Kol: "In più abbiamo pochi punti di riferimento. Quindi ci vorrà un po' prima di trovare questa strega. Sappiamo solo che il suo vero nome è Oyana. E che nessuno l'ha più vista dal 1876"
Non vorrei accettare ma lo faccio. So che Jessica dopo questo mi odierà. Ma preferisco essere odiato da lei più che vederla morta.
A casa a New Orleans ho già tutto. Quindi prendo la macchina e parto a malincuore.
POVS JESS
Mi risveglio stranamente nel mio letto. Guardo l'orologio e sono già le 12. Accendo il telefono e mi ritrovo decine di messaggi di Klaus dove mi diceva di rispondere appena posso e tre chiamate perse. Capisco che è una cosa importante quindi nel giro di due minuti lo chiamo. Risponde dopo pochi squilli.
Klaus: "Jessica..."
Jess: "Klaus mi stai facendo preoccupare. Che sta succedendo?"
Klaus: "Nulla, solo che...non ci vedremo per un po"
I miei occhi si spalancano è il mio cuore si ferma.
Jess: "Che..che cosa? Che significa?"
Klaus: "Mi sono allontanato da Mystic Falls per un po"
Jess: "Ma perché? Klaus dove diavolo sei?"
Klaus: "Non sai quanto vorrei dirtelo, Jessica"
Jess: "Allora fallo!"
Klaus: "Non posso"
Jess: "Tra quanto tornerai?"
Klaus: "Non lo so. Comunque non cercarmi, non potrò rispondere. Voglio solo che tu sappia che ti amo"
Jess: "Si certo! E mi stai abbandonando di nuovo! Non riesci a affrontare i tuoi problemi. Ti odio! E comunque non ti avrei cercato"
Attacco e mi viene naturale da lanciare il telefono contro il muro. Mi metto le mani davanti agli occhi e iniziò a pingere e farmi domande: "perché se ne andato?" "Dov'è?" "Sono io la causa?"
Non riesco a capire perché proprio io mi sono andata a innamorare di un vampiro, che ha circa 1000 anni e che scappa ogni qual volta che succede qualcosa.
Dopo un'ora mi calmo, mi alzo dal letto e prendo in mano il mio telefono. Ho rotto tutto lo schermo e noto che neanche si accende. *CAZZO LHO ROTTO*
Per fortuna avevo già invitato Damon, Stefan e Elena a cena la sera prima. Dovrò vivere qualche giorno senza telefono.
Deciso di non stare male ancora per Klaus, io e lui non stavamo insieme e in più devo farmi una vita che può rendermi felice. Così sino andata a farmi la doccia e mi sono vestita comoda come sempre.
Stranamente la mia intenzione di non pensare a Klaus stava funzionando. Non avevo fame quindi non pranzai e mi misi a leggere e fare i compiti fino alle 19, quando mi alzai dal letto e decisi di iniziare a preparare. Misi in padella delle verdure, e in forno il pollo, io ed Elena lo abbiamo sempre amato.
E intanto accesi la tv mettendo la radio per sentire un po' di musica e notizie.
Alle 19.30 circa, sentii suonare il campanello ed aprii. Per fortuna erano loro e non i fratelli originali.
Elena: "Heyyy! Coma stai?"
Entro abbracciandomi.
Jess: "Tutto apposto"
Li invitai a entrare e mi diressi subito in cucina facendoli accomodare al tavolo.
Iniziai a fare i piatti ed entro Damon.
Damon: "Da a me, ti aiuto"
Gli diedi due piatti e io portai gli altri due. Iniziammo a mangiare.
Stafan: "Ti vedo piuttosto felice, che succede"
Jess: "Ho deciso cosa voglio fare della mia esistenza eterna"
Stafan: "Come mai non ce Klaus? Hai detto che lo avresti invitato"
Jess: "A dire il vero..klaus mi ha chiamato questa mattina. Se ne andato"
Elena: "Cosa? Dove?"
Jess: "Non lo so, mi ha solo detto che non poteva dirmi nulla e di non cercarlo"
Damon: "E tu stai bene?"
Jess: "Si! Non vale la pena stare male per una persona che non ti merita. Da oggi cambio vita"
Damon: "Bene, comunque lo odiavo"
Elena: "Vedo che hai ricominciato a mangiare"
Jess: "Sono sempre stata una golosa! E credo di odiare il cibo solo quando sono a digiuno di sangue"
Continuiamo a mangiare.
Jess: "Ragazzi andate si sta facendo tardi, qui pulisco io"
Elena: "Nah, è da tanto che non facciamo un pigiama party. Resto con te. Voi maschi toglietevi dai piedi" dice con un filo di sarcasmo. E io rido. Mentre Damon e Stef sembravano quasi offesi. Sbuffarono e uscirono senza nemmeno salutare e Damon sbatte la porta. Io ed Elena prima ci guardammo e poi scoppiammo in una risata isterica.
Lei sparecchiò e spazzò a terra mentre io lavai i piatti. In un quarto d'ora finimmo e salimmo in camera mia. Portai anche patatine, caramelle, bourbon e due sacche di sangue che rubai la sera prima a Damon.
Spazzammo via tutto vedendo Grease, il nostro film preferito da quando siamo piccole e poi parlammo, cosa che non facevamo da tempo e un po' mi mancava. Anzi mi mancava parecchio.
Elena: "Con me puoi parlare. Che reazione hai avuto quando Klaus ti ha detto che sarebbe andato via"
Jess: "Ti dirò la verità, ho spaccato il telefono e mi sono messa a piangere. Ma poi ho asciugato le lacrime e ho capito che non ne valeva la pena. Da domani la vita cambia"
Elena: "Ben detto!" Ci abbracciammo e continuammo a parlare fino a notte fonda.
Non ricordo nemmeno come ci siamo addormentate.
Mi svegliai la mattina con una forte fame. Ma non di sangue. Scesi giù e per fortuna c'erano Elena e Stefan che stavano preparando la colazione.
Elena: "Buingiorno! Ti sto preparando il cappuccino. In più Stefan ci ha comprato le ciambelle" Gli sorrisi, avevo ancora troppo sonno per parlare.
Elena: "Allora domani è il tuo compleanno ma visto che il giorno dopo comincia la scuola, Caroline, Bonnie ed io ti abbiamo organizzato qualcosa sta sera!"
La guardai incredula per qualche secondo.
Jess: "No Elena, no!"
Elena: "Oh andiamo! Non puoi semplicemente rassegnarti almeno al tuo 18 esimo?"
Jess: "Ma se sono morta! Non avrò più compleanni"
Elena: "Faremo un'eccezione"
Jess: "Oh d'accordo! Ma solo perché è mattina e non voglio sentirti. Però tu oggi mi accompagni a ricomprare il telefono"
Alzò le mani come da vittima.
Finii di mangiare e andai a cambiarmi per uscire con Elena, caroline e bonnie.

Stuck with you// klaus mikealson Where stories live. Discover now