Speciale 3: Primo Amore

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Altri dieci anni erano trascorsi e i due gemelli Bakugou frequentavano lo stesso liceo che aveva formato i loro genitori e che aveva visto il loro rapporto nascere ed evolvere. Frequentavano proprio il liceo Yuei, prestigioso in tutto il paese nipponico e assai selettivo. Se c'era qualcosa che andava detto, però, era che nessuno dei due era entrato su raccomandazione. Avevano studiato e faticato per entrare su ordine del padre. Lui si era dovuto fare il culo, in gergo bakughiano, per arrivare dove in quel momento si trovava e non voleva di certo servire la via spianata ai due figli.

Tra i due, però, solo Mei si era iscritta al corso per eroi e la sua sezione era proprio la A. La gioia dei genitori quando ricevettero la lettera d'ammissione della figlia fu immensa e il primo a essere orgoglioso di lei fu proprio il gemello. A fin fine le era stato lui accanto più di tutti, era lui che l'aveva rassicurata più volte e la aiutava negli allenamenti. Naturalmente c'era qualche differenza fisica tra i due: anche il piccolo Akio era cresciuto e aveva ereditato tutta la struttura del genitore, con spalle muscolose e larghe, alto e fisico asciutto. La forza non gli mancava e, sebbene il suo Quirk non fosse proprio adatto al combattimento, la sua fisicità lo permetteva.

E, sempre parlando del figlio maschio, lui si era iscritto alla sezione ordinaria. All'inizio era molto insicuro della sua scelta perché sapeva che i famigliari avevano grandi aspettative anche su di lui. Quindi il desiderio di non iscriversi al corso per eroi avrebbe potuto causare seri problemi in quell'equilibrio. Fortunatamente, sia Katsuki che (T/n) avevano compreso il desiderio del figlio e gli avevano promesso di impegnarsi il più possibile per garantire anche a lui una strada in salita. Ma quindi, quale era il sogno? Ciò che Akio più desiderava al mondo era quello di diventare un eroe in corsia, un dottore. Il suo Quirk gli permetteva di controllare i fluidi e, durante operazioni, poteva essere di vitale importanza in caso di emorragie o di interventi gravi. Quando lo comunicò ai suoi genitori, la madre lo strinse a sé, sebbene tra i due fosse la più bassa, mentre il padre sorrise soddisfatto.

"Non sarai un eroe che combatte contro dei criminali, ma sarai lo stesso un eroe che salverà le vite delle persone in pericolo". Questo fu ciò che Bakugou gli disse come incoraggiamento.

Anche Bakugou era cambiato. Il suo linguaggio, soprattutto, si era fatto più moderato e la ragione principale era il loro terzo figlio, Hiro. Quando nacque, (T/n) patì un travaglio davvero pesante ed ebbe dolori postumi per più tempo di quanti ne ebbe con un parto gemellare. Già da quel momento compresero entrambi che sarebbe stato tosto, molto tosto. E così poi si rivelò. A dieci anni, Hiro, possessore del Quirk del vento della madre e fisicamente uguale a lei, era un bambino più basso della media e anche più minuto, ma il suo carattere era talmente focoso che si scontrava addirittura con i bimbi più grandi di lui e non si faceva intimorire da alcun bullo. Proprio come il padre. E sempre da lui aveva ereditato quella passione di rispondere male alla figura più autorevole e di liberare parolacce ai quattro venti. I rimproveri erano qualcosa di spassoso per i due gemelli, vista la botta e risposta che avveniva tra i due, ma non era lo stesso per la madre.

<<Non ero pronto no a diventare il padre di un fottuto mostro! Io volevo un bambino, no un piccolo criminale!>>
<<Ma, papà, nonna Mitsuki ci ha sempre raccontato che eri anche te così>> rise Akio
<<Quella vecchia strega dice solo cazzate! Staccati dalla mia gamba dann-AHIA! Per quale cazzo di motivo mi mordi, dannata pulce!>>
<<È divertente>> commentò Mei
<<Invece no>> scosse la testa (T/n), disperata e stanca dopo una giornata di intenso lavoro in agenzia <<Hiro, vieni con me. Lascia stare il papà>> si avvicinò ai due e, al sentire la sua voce, il piccolo abbedì e affiancò la figura materna

L'espressione che dipingeva il volto di Bakugou era qualcosa di unico in paura e in divertimento.

I due figli più grandi si alzarono dal divano dove, comodamente, ammiravano lo spettacolo, e andarono vicini al fratello più piccolo, il quale stava facendo una linguaccia al genitore.

Da nessuno al mio Tutto || Bakugou x Reader Nơi câu chuyện tồn tại. Hãy khám phá bây giờ