Capitolo 35: Incontro

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Presente una SCENA LEMON, che vi indicherò come volta scorsa coi puntini rossi.

(T/n)'s Pov

I giorni passavano e succedevano un sacco di cose nuove: Kirishima, Uraraka e Tsuyu erano finite su un articolo di giornale; loro tre e Midoriya parevano sempre più strani che io e Bakugou non riuscivamo a inquadrare il rosso né Todoroki riusciva a capire che stesse succedendo al suo ragazzo. Anche perché non ne parlavano nemmeno loro, quasi ci fosse stato un voto di segretezza.

Il mio tirocinio procedeva bene. Avevo fatto anche qualche esperienza diretta sul campo, catturando dei criminali armati entrati in una banca e nei grandi magazzini.

Dei miei genitori, invece, non ci fu più l'ombra. Non avendo più rivisto quegli occhi viola, pensai addirittura di essermeli immaginati a causa dello stress provocato da quei messaggi, ma sono sicura di averli visti veramente.
Non mi sono nemmeno più arrivati dei loro messaggi.

Una mattinata, che appariva normale e uguale alle solite, fu, contrariamente, la più diversa di tutte.

Il rosso, il verdino, le due ragazze e pure papà erano assenti. E il fatto che mancasse del tutto e non mi avesse nemmeno avvisato, mi pareva molto strano.
Ero davvero preoccupata.

La loro assenza aveva creato molti quesiti tra tutti e, a parere comune, qualcosa non andava e stavano succedendo delle cose nelle loro agenzie e nei loro tirocini.

E se gli fosse successo qualcosa? E se fosse successo qualcosa a tutti loro?

Le ore di lezione di Shota furono svolte da Present Mic, il quale decise di fare un grosso passo avanti con il programma, mandando in confusione tutti i presenti con le sue innumerevoli e nuove regole grammaticali.

Il giorno seguente avrei avuto il tirocinio con Edgeshot e decisi, così, di portarmi il più avanti possibile con lo studio e i compiti. Peccato solo che ci fu un contrattempo, il cui nome era Bakugou Katsuki.

Il mio ragazzo, quel giorno, pareva stranamente rilassato che non potei non gioire della situazione. Ma, ahimè, anche intenzionato a darmi fastidio.

Ero stesa a letto, con in una mano il libro di testo e nell'altra un evidenziatore, mentre i miei denti torturavano una povera e innocente matita.

Il biondo aveva posato la sua testa sulle mie gambe e stava guardando con fare annoiato il telefono.

Se non sai che fare non infastidire me. Io sono molto impegnata di te e non ho tempo da perdere a differenza tua.

<<Metti via quei libri>>
<<No. Ho troppe cose da fare>>
<<Non fingerti super impegnata solo perché sei stata assente un paio di giorni>>
<<Se proprio vuoi che ti dia retta, fammi i compiti così finisco prima>>
<<Te lo scordi>>
<<Allora attaccati>> dissi, concentrando di nuovo la mia attenzione sul libro

Cazzo, è la terza volta che leggo questo diamine di paragrafo di storia. Possibile non mi entri in testa?!

🔴🔴🔴

Presi un bel respiro e mi riconcentrai con tutta la buona intenzione possibile.

<<Katsuki! Che stai facendo?!>> urlai, qualche minuto dopo, non appena sentii le sue labbra posarsi sul tessuto dei pantaloni che fasciava le mie gambe e lasciare una serie di baci che, pian piano, andavano verso l'interno coscia

Lui mi ignorò e continuò il suo viaggio sul mio corpo.

Ero divisa in due: una parte di me avrebbe voluto tirargli in testa il libro, mentre l'altra avrebbe solo voluto mollare il libro sul comodino e assecondarlo.
Però non volevo dargliela vinta e così ripresi il libro in mano e mi misi a leggere sempre la stessa pagina, sta volta ad alta voce, per fargli capire che non avrei ceduto al suo sporco giochetto.

Da nessuno al mio Tutto || Bakugou x Reader Where stories live. Discover now