Capitolo 6.

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Da quel giorno passò un mese, durante il quale Newt prese sempre più coscienza di quello che c'era tra loro. Più volte in quel mese si era ritrovato a domandarsi quanto normale fosse quel tipo di rapporto, quanto normali e lecite fossero le loro azioni, ma nulla riusciva a farlo pentire della scelta che aveva fatto.

Le loro azioni erano state graduali perché, nonostante fosse stato Thomas a volerle, anche per lui erano le prime volte e non sapeva fino a dove poteva spingersi. Dopo due o tre volte in cui Newt aveva chiesto di fermarsi per il dolore, erano riusciti a comprendere quali fossero i limiti, soprattutto per Newt, ed erano riusciti a tracciare una linea di confine tra tutto ciò che era concesso e tutto ciò che andava evitato, in modo tale da non superare mai quei limiti.

Essendo il tutto graduale, erano partiti con il ritrovarsi in orari programmati, dopo pranzo solitamente, quando il lavoro diminuiva, oppure dopo l'orario di chiusura quando non c'era più nessuno nell'ufficio, se non gli addetti alle pulizie. Thomas non aveva mai espresso pareri sul fatto di fare tutto in segreto, probabilmente non gli interessava, ma per il momento cercavano di fare tutto nel modo più discreto possibile. A farlo in realtà era più che altro Newt, che temeva di poter essere visto in modo sbagliato dai suoi colleghi.

Non sembrava che qualcuno si fosse reso conto di loro, ma quello che sicuramente tutti stavano notando, era l'insolita presenza di Thomas nei punti di ritrovo dell'ufficio, dove non era mai andato. Più volte era sceso durante il pranzo, andando in mensa e ritirando il pranzo da solo, per osservare a che punto fosse Newt e quanto tempo gli mancasse.

La prima volta che andò in mensa, tutta la sala calò in un silenzio tombale a causa dello stupore di tutti i presenti, compresi gli inservienti. Era entrato spavaldo, salutando tutti senza mai farsi mancare un sorriso, per poi recarsi verso la cassa, prendendo il pranzo che gli era stato riservato. Dopo avere afferrato la scatola piena di cibo, si girò verso Newt, che era ancora in fila pronto a pagare, guardandolo insistentemente. Successivamente uscì dalla porta, lasciando dietro di se un fortissimo brusio dato dalle voci basse delle persone che parlavano dell'accaduto.

Inoltre, più volte era andato a controllare i progetti di persona, fermandosi più tempo al reparto cinque e osservando Newt lavorare nel suo ufficio con la porta aperta.
Tutti iniziavano a notare quella grande stranezza, ma nessuno osava chiedere nulla, troppo impauriti dalla sua presenza.

L'unica a sapere era Brenda, alla quale Newt raccontava tutto. Brenda era al corrente di ogni cosa e, ogni tanto, gli dava anche qualche consiglio su come comportarsi per non sembrare totalmente imbarazzato. Dopo aver saputo dei loro incontri stabili, si era raccomandata con Newt, dicendogli di stare sempre attento, di ragionare bene su ogni azione e su ogni scelta. Nonostante il lieve scetticismo, era comunque contenta per il migliore amico e assecondava tutta la situazione. Era capitato più volte che lo aspettasse dietro l'angolo, dopo lavoro, per poi farsi raccontare tutto nel tragitto di ritorno verso casa. Ormai aveva fatto anche l'abitudine a fumare da sola sul balcone, sapendo che Newt era impegnato in altro. La sua euforia durò per le prime settimane, ma andò a scemare con il tempo, diventando quasi una cosa normale per lei.

Passato il mese, era passata anche la pubblicazione della rivista, che era andata alla grande. Serena nel sapere di essere stata scelta aveva quasi pianto e Newt si dimostrò felice per lei, nonostante dentro di se sperava di essere il prossimo. Avevano ricominciato a lavorare su un nuovo progetto, quello di Aprile, che sarebbe stato ancora più importante perché avrebbe preceduto la grande sfilata primaverile. Lo stile della rivista era completamente diverso da quella precedente, come i colori e le ispirazioni e Newt era sempre più determinato a vedere il proprio nome su quella copertina.

La sua mole di lavoro era cresciuta a dismisura dopo quel mese da capo reparto. Tutti sembravano trovarsi bene con lui, e sembravano sempre più invogliati a lavorare. Probabilmente la sua voglia di fare aveva risvegliato in loro la determinazione persa, perciò aveva iniziato a ricevere il doppio dei progetti, che Thomas gli aveva ordinato di selezionare, addossandogli un nuovo compito. Era difficile per lui scegliere e scartare, impaurito di poter ferire i sentimenti di qualcuno ma, nonostante questa grande difficoltà, quel compito gli riusciva molto bene e gli toglieva la maggior parte del tempo. Molto spesso gli era capitato di rimanere a lavoro dopo l'orario di chiusura, venendo raggiunto da Thomas qualche ora dopo, che lo faceva alzare e lo baciava con forza e ripetutamente, per poi spogliarlo senza delicatezza e senza lasciargli scelta.

Couture. || Newtmas Where stories live. Discover now