Capitolo 14.

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Le dita di Newt si muovevano veloci sui tasti del computer, mentre fuori dalla finestra sentiva tutti i rumori del venerdì sera. I taxi che suonavano per attirare l'attenzione, la metro poco lontana da casa che faceva le sue fermate con grande velocità e gli autobus che portavano i lavoratori a casa e i ragazzi verso i bar o i pub nei quali avrebbero trascorso la serata.

Passò un mese, durate il quale si chiuse in casa, uscendo raramente. Decise, il giorno dopo della litigata, di prendersi una pausa dall'ufficio. Decise di non lavorare in sede, di prendere i progetti e tutti i suoi impegni e spostarli a casa sua, in modo tale da non dover più tornare in ufficio e rischiare di vederlo. Non era ancora pronto a tornare in quel mondo perché rivivere ogni giorno i ricordi lo avrebbe devastato, perciò prese una pausa da tutto.

Si dedicò totalmente al lavoro, iniziando la mattina e finendo la sera tardi, quando poi Brenda ogni tanto lo andava a trovare e uscivano insieme.

Casa sua era diventata un vero e proprio magazzino, pieno di fogli, progetti e disegni. La sua giornata iniziava in cucina, dove faceva la sua solita colazione guardando le nuove mail. Successivamente tornava in camera, per poi togliere il pigiama e infilare i vestiti da casa. Si metteva davanti alla scrivania, accendendo il computer e cercando di mettere in ordine i fogli che aveva lasciato sparsi la sera prima. Svuotava poi il posacenere, che si riempiva ogni due o tre giorni, per poi posarlo nuovamente vicino al computer.

Dopo essersi sistemato, iniziava a lavorare senza sosta fino all'ora di pranzo, che faceva da solo. Raramente mangiava e quando lo faceva, andava in qualche bar vicino casa o con dell'asporto. Raramente cucinava, non avendo tempo poi di lavare i piatti che avrebbe sporcato. Le poche volte in cui la cucina veniva usata era quando Brenda si auto invitava, portando un po' di spesa per poi mettersi a cucinare e lavare per lui.

Newt le era molto grato. Nonostante la sua nuova relazione, passava molto tempo insieme a lui per aiutarlo, per non lasciarlo solo e per farlo stare meglio. Non c'era giorno in cui non lo chiamava quando era in pausa, e non c'era giorno in cui non cercasse di convincerlo a tornare. Newt desisteva, ancora troppo segnato dall'accaduto. Non sapeva quando ce l'avrebbe fatta a tornare, ma sperava presto.

Quando poi arrivava la sera, Newt diventava incredibilmente triste. Passava la maggior parte del tempo seduto sulla scrivania a piangere e fumare, oppure a guardare fuori dalla finestra. Osservava le persone camminare per le strade, le guardava ridere e si domandava se un giorno avrebbe riso di nuovo anche lui, se sarebbe riuscito a superare quell'enorme delusione. Non sapeva darsi una risposta concreta, ma sperava con tutto il suo cuore di farcela, di tornare il Newt di prima e di dimenticare ogni cosa.

Una cosa positiva era nata, in mezzo a quel casino. Era riuscito a creare le bozze del proprio marchio, ma soprattutto dei capi che avrebbe voluto creare. Quel lavoro gli portava via molto tempo e molta concentrazione, salvandolo dai pensieri negativi. Disegnare, progettare e creare lo rendeva tremendamente felice. Non aveva ancora dato un nome al proprio marchio, ma era sulla strada giusta per trovarlo. Nonostante tutto il male causato ringraziava Thomas per averlo portato a quella sfilata, per avergli fatto capire quale fosse il suo obbiettivo, il reale motivo per cui si fosse trasferito a New York.

Inoltre, la sua concentrazione era spostata anche sulla ricerca di un nuovo appartamento dove trasferirsi. Magari più spazioso e più bello di quello nel quale viveva. Con lo stipendio che aveva poteva permettersi un bellissimo posto, ma era ancora tremendamente indeciso. Nonostante l'indecisione, gli attimi che non passava a lavorare o a progettare, li passava a cercare o vedere case, rendendosi conto di quanto fosse in realtà fortunato. Aveva un lavoro meraviglioso, il lavoro dei suoi sogni, aveva una migliore amica fantastica e viveva nella città dei propri sogni. Cosa avrebbe potuto chiedere di più?

Couture. || Newtmas Wo Geschichten leben. Entdecke jetzt