La Casa Nel Bosco

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Doveva correre più velocemente di così, altrimenti lo avrebbero preso. Harry stava fuggendo da casa sua, dai suoi genitori, dalla sua famiglia.

Non aveva mai pensato di fare una cosa del genere ma spesso la vita ti mette in queste scomode situazioni.

È buio pesto e sta correndo a tentoni verso il bosco. Sta facendo affidamento ai suoi sensi da lupo per non cadere su una radice e ammazzarsi, ma a quanto pare non è buono nemmeno in quello perché esattamente trenta secondi dopo Harry inciampa.

<<Oh no>>  mormora stringendo le labbra per il dolore alla caviglia.
Si appoggia con la schiena contro un albero e respira profondamente.

I suoi genitori gli avevano organizzato una cena a lume di candela con un alpha. Dire che era stata disastrosa era un eufemismo. Lo sguardo deluso dei suoi genitori però non lo dimenticherà facilmente, di questo ne è sicuro...

Respira. Ispira. Respira. Ispira.

Tutto ciò non sembra funzionare perché le lacrime cominciano ad offuscargli la vista e la testa prende a girare furiosamente.
Sente dei rami spezzarsi e altri rumori nascono attorno a lui. Ma è troppo buio ed Harry non riesce a vedere niente.

<<Ssshh stai buono>> una calda mano ha preso ad accarezzargli i capelli. Il petto dell'omega si alza e si abbassa troppo velocemente e sente le pulsazioni ovunque a causa della paura che sta provando.

<<Cazzo Harry stai tranquillo perfavore>> la voce che sente in lontananza è facile da riconoscere: accogliente e calda. Non sa di preciso cosa ci faccia Louis lì, sa solo che non è mai stato così felice di vederlo.

Harry prova a parlargli ma il panico lo assale nuovamente e dalla sua bocca non esce alcun suono.

Louis si abbassa alla sua altezza e prendendolo per le spalle dice con fermezza <<Devi calmarti Harry. Mi hai capito? >> sta usando la sua voce da alpha << Non so come gestirti okay? Cerca di aiutarmi e respira con calma. >>

Harry si sente protetto, in qualche modo si sente galleggiare in una bolla di tranquillità. La mano dell'alpha si era depositata grande e aperta sullo sterno, proprio dove si trovava il suo cuore.

Improvvisamente la testa smette di girare e il riccio nel buio riesce a distinguere il volto spigoloso di Louis.

<<L->> prova anche soltanto a parlare prima di essere interrotto dall'altro <<Non dire niente. Cosa ci facevi qui da solo a quest'ora della notte? >>

Harry si morse il labbro rimanendo in silenzio. <<Allora? >> insistette spazientito il maggiore. Odiava quanto Louis aveva i suoi momenti di iper bipolarità,diventava ingestibile.

<<Smettila di trattarmi così>> rispose Harry cercando di mettersi in piedi aggrappandosi alla corteccia <<Non ne hai nessun diritto, non sei né mio padre né il mio alpha >>

A quell'affermazione Louis venne scosso da un brivido. Se quel ragazzino fosse il suo omega evidentemente in quel momento sarebbe già con le gambe aperte.
Scosse la testa e tornó a concentrarsi  <<Hai ragione ma sono la persona che ti ha aiutato ben due volte nelle ultime 24 ore. Non credi che anche io meriti il tuo rispetto? >>

Questa frase fece ammutolire Harry che si sentì improvvisamente a disagio. Cercó di nascondere le sue emozioni perché non voleva che il ragazzo dagli occhi blu le percepisse.

Harry aveva dimenticato quanto era bello venire nel bosco di notte. L'aria frizzante, l'odore di pino, gli spiragli di luna che donano al bosco un'atmosfera magica.

L'alpha che non voglioWhere stories live. Discover now