Un alpha Di Nome Jack

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Louis deve aver bevuto almeno sei camomille in due ore. Doveva mantenere la calma quella era l'idea iniziale, ma adesso aveva semplicemente voglia di buttarsi a letto e dormire per cent'anni.

La situazione di quella mattina lo aveva completamente destabilizzato.
Respiró buttando fuori l'aria dal naso: in casa c'era un fortissimo odore di feromoni e aveva notato che bevendo camomilla le sue erezioni si placavano.

Certo, avrebbe potuto tranquillamente andare a farsi una corsetta nel bosco per tranquillizzarsi, ma il suo lupo non ne voleva sapere di lasciare Harry da solo.

Ma aveva decretato che bere tutte quelle tisane non era stata un'idea geniale siccome stava per crollare dal sonno e non ci sarebbe stato nulla di male nel prendersi una pausa giusto?

Non proveniva nessun verso dal piano di sopra da un bel po'ormai, quindi l'omega stava bene e lui poteva concedersi un attimo di riposo.

Si alza dallo sgabello e si stiracchia pigramente,ha proprio bisogno di una bella dormita. Mentre esce dalla cucina però storce il naso al ricordo del suo sperma rimasto sulla porta e pensa che forse sarebbe il caso di dare una pulita.

D'un tratto un buonissimo odore raggiunge le sue narici: è incredibilmente dolce, profuma di bucato, di pulito e di qualcosa simile alla lavanda.

Alza la testa di scatto facendo illuminare gli occhi di rosso nel trovarsi davanti il riccio.

Harry ha fatto una fatica enorme a scendere, per prima cosa era ricoperto di sperma e di liquidi lubrificante e dire che era appiccicoso era dire poco, inoltre non sapeva con che coraggio sarebbe riuscito a guardare il maggiore negli occhi.

Poche volte aveva affrontato il calore con qualcuno e le poche volte erano state con dei suoi amici che lo avevano aiutato.

Evidentemente però Louis aveva uno strano concetto di aiutare: Niall o Liam gli avrebbero portato dei soppressori, Louis lo aveva praticamente scopato da dietro la porta. Rabbrividì al ricordo di ció che era successo solo poche ore prima.

Si stropiccia stanco gli occhietti e sente che il suo omega sta per pregare l'altro di essere coccolato ma pensa di aver già fatto abbastanza danni per oggi quindi si morde forte la lingua pur di non parlare. <<Sei vestito abbastanza vero? >> chiede preoccupandosi Louis.

In qualche modo doveva iniziare la conversazione, era stupido, ma qualcosa doveva pur dire.
<<Uhm.. S-sì io>>l'omega prese a giocare con le maniche del maglione che aveva indossato << Sì. >>
<<B-bene uhm>> Louis si grattó il collo nervoso non sapendo bene come continuare << Allora... >>
<<Sì okay io>>
<<I-io>>
<<Ahah vai dimmi>>
<<No prima-prima tu>>
<<Nono prima tu>>
<<Ecco... >>
<<Aha>>
<<Pensavo di andare a riposare un po' ecco... >> gesticoló il castano nervosamente <<Per te è okay? >>

Harry annuì lievemente prima che Louis lo sorpasse  per dirigersi in camera.

Era tutto così umiliante e l'omega detestava sentirti a disagio, soprattutto con Lou.

<<A-aspetta>>lo bloccó la sua vocina.
L'alpha che era in cima alle scale si voltó letteralmente e con un espressione ormai rassegnata si preparó ad affrontare quel discorso.

Insomma, erano entrambi adulti praticamente, ed era ancora più imbarazzante fare finta di niente.
<<Mi chiedevo se potessimo riprendere con le lezioni... >>
Louis spalancó gli occhi sorpreso da quella richiesta <<Io tu... Adesso? >>

Harry si mordicchió il labbro <<Sì vedi, oggi devo incontrarmi con Jack e vorrei essere preparato. >>
Louis sorrise con un angolo della bocca per poi sputacchiare <<Jack certo>> fece le scale al contrario tornando dal più piccolo <<l'alpha di cui mi hai parlato ieri giusto? >>

L'alpha che non voglioWhere stories live. Discover now