Deviinsegnarmianatomia

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Si dirige verso la macchina con il riccio che è ancora notevolmente scosso <<Cristo Harry ma perché piangi?! >> gli passó una mano tra i capelli facendolo scendere e aprendo la portiera.

Manovrandolo come un bambolotto lo fece sedere in auto e gli allacció la cinturà.

Montó anche lui e mise in moto sospirando vedendo l'omega stringersi nel suo maglione cercando di farsi piccolo piccolo.

Percorsero le strade deserte in silenzio, a Louis non sembrava il caso di accendere la radio, voleva sentire il respiro di Harry e i battiti del suo cuore, in quel modo era certo che stesse bene.

<<P-perché stra cazzo mi hai portato via?! Insomma>> urla Harry mentre le lacrime scendono violente <<P-potevi p-potevi lasciarmi lì con lui >> singhiozza.

Louis era sbigottito, non poteva credere all sue orecchie.
Ringhia prepotentemente e ferma l'auto in mezzo alla strada <<Omega>> stringe le mani sul volante talmente forte da far sbiancare le nocche <<Ho perso il conto di tutte le volte che ti ho aiutato ma non delle volte in cui mi hai ringraziato:zero. Zero volte. >> guarda la strada davanti a loro e appoggiando la testa sul volante fa un bel respiro profondo cercando di calmarsi.

<<Senti Harry>>dice con tono più calmo dopo un po' <<Mi sembrava la cosa più giusta okay? I-insomma io, che poi scusa perché devo darti io spiegazioni?! Tu dovresti darle a me! >> esclama alzando la testa di scatto e voltandosi verso di lui <<Coraggio ragazzino parla. >>

L'omega singhiozza e scuote la testa <<M-mi sento un disastro. Ho lasciato Jack lì>>

Il maggiore si passa una mano tra i capelli. <<È per questo che sei arrabbiato? Perché ti ho portato via dal tuo appuntamento galante? >>

Il minore annui mordendosi il labbro e guardandolo con occhi acquosi <<Inoltre mi sono messo a- messo a piangere come un bambino e-e... Oddio chissà cosa penserà adesso di me>>si coprì la faccia con le mani riprendendo a piangere più forte.

Louis non sapendo bene cosa fare si slacció la cintura e protese lentamente le braccia verso Harry accarezzandogli le spalle in segno di conforto <<Sshh no no ehi >> quel ragazzino era davvero incredibile se gli dispiace per aver lasciato Jack lì

<<Vedrai che domani mattina lui ti richiamerà e sistemerete tutto... O se così non fosse pazienza, insomma di alpha nel mondo ce ne sono tanti. >>

Il riccio scosse insistentemente la testa facendo uscire un singhiozzo <<N-no. Questo qui sembrava proprio fantastico Louis davvero>> si stroppicció gli occhi <<Insomma lo hai visto, sembra una bellissima persona e... E adesso n-non mi vorrà più v-vedere. >>

Louis non ce la faceva davvero più, vederlo in quello stato era un agonia.
Senza indugiare oltre gli slacció la cintura e afferrandolo per i fianchi se lo mise in grembo.

Lo abbracció stretto stretto mentre gli sussurrava frasi del genere all'orecchio "Quell'alpha non ti odia" "Devi stare tranquillo" "Domani mattina si risolve tutto"

Tra loro due era sempre così:Louis gli urlava contro e dopo nemmeno cinque secondi se ne era già pentito.

Lo culla tra le sue braccia per un po' finché non sente che il suo pianto è cessato e la sua voce è tornata normale.
<<Perché hai avuto un'attacco di panico? >> gli fa scostare la testa del suo petto in modo da poterlo guardare negli occhi.

<<Io uhm... Avevo paura di non piacergli ecco. Sono andato in palla quando ho cominciato a pensare di non essere il suo omega ideale. >>
Il maggiore annuì titubante per poi mettergli una mano sulla guancia e costringerlo ad ascoltarlo.

L'alpha che non voglioDonde viven las historias. Descúbrelo ahora