Non Può Essere Perfetto!

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Harry aveva scoperto che gli piaceva molto il bouling e che non era nemmeno così impedito come pensava.

In questo momento i sei amici si stavano dirigendo verso un locale per andare a bere qualcosa, proprio sull'uscio della sala giochi però una voce lo fa fermare all'istante <<Harry ciao! Anche tu qui? >>

Il maggiore quella sera è bello da star male. Indossa una camicia nera sbottonta, in modo da far sì che il tatuaggio sul petto venga messo in risalto, i capelli sono tirati all'indietro e le sue fottuttissime gambe sono strette in un paio di jeans.

L'omega deve mordersi le labbra a sangue per reprimere un gemito a quella vista.

<<C-ciao Louis>> non sa di preciso il motivo ma riesce ad annusare nell'aria un profumo aspro, tensione ecco cosa percepisce.
<<Chi è lui Har? >>domanda Jack curioso che da poco gli aveva dato quel soprannome.
<<Lui->>
<<Sono un suo carissimoamico. Vi ho visti qui e mi sono detto "Perché non andare a salutarli" >>Nial e Liam che hanno capito cosa sta succedendo ridacchiano

<<Inoltre vi volevo presentare Ed>> Solo ora il riccio si accorge del rosso che sta al fianco di Louis e timidamente alza una mano in segno di saluto.

<<Carino da parte tua venire a salutare Harry>> la mano del corvino si posa possessiva sulla spalla del l'omega <<Ma adesso noi dobbiamo proprio andare. >>

<<Che ne dite di andare tutti a bere qualcosa? >> Ed che aveva intercettato lo sguardo degli altri omega e aveva capito la situazione <<Un mio caro amico lavora in un bar qui vicino e può farci entrare gratuitamente. >> tutti, ragazze comprese, concordarono e si diressero all'uscita.

<< Louis>>bisbiglió il minore <<Sì può sapere cosa ci fai qui? >> Harry sentiva nuovamente quella strana sensazione al petto che emergeva quando intorno a lui c'era l'alpha dagli occhi blu, quella sera non la aveva sentita e ne era sollevato... Adesso però era tornata.

<<Te lo ho detto dolcezza, passavo di qui>>
<<Aha sì certo>>

Uscirono definitivamente dal centro commerciale e in dieci minuti si trovarono davanti al locale di cui Ed gli aveva parlato.

Entrando l'odore di alcool e fumo gli investì, la musica era alta e sopra ci ballavano almeno una decina di ballerini su un palco.

Luci basse e non troppe persone. Perfetto, era una sorta di streap club, Louis fulminò il rosso con lo sguardo per averli portati lì.

Harry intanto si strinse nel suo maglioncino e incrociò le braccia al petto sentendosi incredibilmente a disagio conciato così in un posto del genere.

L'alpha sorrise intenerito e fece per avvicinarsi, ma qualcuno fu più veloce di lui <<Hei tutto bene? Se ti senti a disagio possiamo andarcene si? >> il braccio di Jack aveva circondato le spalle del riccio e se lo era portato più vicino per poter sovrastare la musica.

Troppo vicino per i gusti di Louis. Insomma, non gli staccava le mani di dosso e si conoscevano da quanto? Due ore.

"Sì beh, tu lo hai fatto venire attraverso un muro dopo quanto? Sei giorni?" la sua stupida coscienza aveva deciso di emergere. Scosse la testa e andò verso i due <<Credo che se Harry si sentisse a disagio se ne sarebbe già andato.Tu non lo conosci bene ma sai, è una persona abbastanza diretta>> sorrise falsamente verso l'altro alpha che sorridendo di rimando disse <<Bene, mi piacciono le persone che dicono e fanno quello che pensano. Un motivo in più per conoscerci>> ammiccò verso Harry facendolo arrossire e abbassare lo sguardo.

L'alpha che non voglioWhere stories live. Discover now