capitolo random 28

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Assassino

1880

Pov. Uk

Sapete, quando gestisci una fabbrica guadagni nettamente di più dei tuoi dipendenti, ma hai anche molte più responsabilità

Soprattutto quando si tratta di una fabbrica di carta, al minimo errore il posto potrebbe prendere fuoco

È necessario stare attento a tutto, e avrei dovuta seriamente assumere un segretario

"Paaaa" mi disse Ame svegliandomi dai miei pensieri
"Mmh?"
"Ti ho portato un regalo"
"Se è un'altra pistola non la voglio"

"No tranquillo, è qualcos'altro" disse per poi prendere un sacchetto e passarmelo al che lo presi un po' dubbioso
"È al quanto pesante" appena lo aprì vidi che dietro c'era un tirapugni di ferro

"Oh beh, molto meglio di una pistola"
"Lo so" mi disse ridacchiando
"Cosa dovrei farci?"
"Per sicurezza, tienilo"
"Va bene" risposi sospirando, ormai se non lo assecondo mi ritroverò casa piena di armi

È strano parlare così tranquillamente con lui

Dopo la guerra contro di lui e Francia mi ero staccato molto dalla famiglia

E soprattutto da Francia...

Lei era la donna che amavo
E io l'ho ferita...

Con il tempo il nostro rapporto è peggiorato, abbiamo pensato entrambi che avremmo potuto ristabilirlo, ma non ci siamo riusciti

Alla fine ho chiesto il divorzio, mi sono trasferito e ora vivo solo in un appartamento fuori Londra

Per quanto ci fossimo lasciati, sembrava che le cose andassero bene

O almeno la pensavo così

Purtroppo qualche giorno dopo ho visto la mia fabbrica bruciare con tutti dentro, e fra questi c'erano dei bambini, si pensava che fosse stato solo un incidente, qualcosa che avrei potuto evitare se solo fossi stato più attento...

Si sa, Londra vittoriana, grande epoca per me, ma di certo non per i miei cittadini, tra lavoratori sfruttati e i bambini costretti al lavoro forzato, la corruzione che c'era non aiutava

Io corsi dentro la fabbrica in fiamme, stava letteralmente cadendo a pezzi, vedevo i corpi bruciati stesi a terra e privi di vita, alcuni invece erano stati schiacciati dalle impalcature

Del mio ufficio era rimasta solo cenere, continuava correre in cerca di almeno una singola persona, ma non trovavo nessuno, finché non senti un pianto, veniva dal corridoio opposto che però era separato da alcune macerie

Feci il giro e vidi un ragazzino con la gamba schiacciata da un palo di ferro, era incastrato ed io dovevo aiutarlo, così feci leva per togliere il palo dalla sua gamba, presi il ragazzino in braccio e corsi verso l'uscita

Una volta arrivato fuori c'erano i pompieri che cercavano di domare le fiamme al che caddi a terra in ginocchio mentre il bambino continuava a piangere impaurito

"M-mi dis-pia-ce si-gnore" mi disse lui con una voce flebile mentre singhiozzava
"Ssh, tranquillo, va tutto bene"

Non è vero... non va affatto bene... i suoi amici sono morti lì dentro
E il mio lavoro di una vita intera, distrutto in così poco tempo

Mi sono incolpato di tutto questo per giorni

Non riuscivo nemmeno a guardare i miei figli negli occhi

Alcuni poliziotti hanno continuato a farmi domande per giorni, non ne capivo il motivo dato che all'inizio mi hanno detto che si trattava di un incidente

"Puttana" Countryhumans ItaliaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora