Capitolo 2

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Pov. Italia

Spagna ed io siamo arrivati nel parcheggio accanto al locale e lasciamo la moto accanto all'auto di Giap.

Scendiamo in tutta fretta ed arriviamo alla porta del bar, dei carabinieri stanno parlando con Giappone e in quell'istante mi sale il panico.

"Hey Giap!" le urlo mentre ci avviciniamo
"Ciao Ita ciao Spagna" ci risponde con il suo solito sorriso
"Perché è arrivata la polizia?"
"Quando sei andato via una ragazza è stata violentata nel bagno
"Cosa?! Cazzo" non sapevo cosa provare in quel momento: rabbia, tristezza, frustrazione? Poco dopo senti un voce che mi svegliò dai miei pensieri.

"Voi tre siete i proprietari del locale?" Era una donna, alta e in uniforme, un colonnello dal distintivo
"Si agente"
La vittima si chiama Veronica, la conoscevate, era una cliente abituale?"
"Non veniva spesso, ma la conoscevamo abbastanza bene" inizio a sentirmi in pena per lei veniva piu spesso prima, ma aveva un ex violento e da quel momento ci siamo avvicinati a lei.

"Potrei parlare con lei agente?" Chiedo disperatamente, voglio sapere se sta bene
"È ancora scossa per l'accaduto, ma può tentare"
"Grazie agente"

Cazzo, dove sei Veronica? inzio a cercarla  disperatamente con lo sguardo finché non la vedo seduta sul retro di un'ambulanza e avvolta da una coperta

"Hey Ita!" La ragazza viene correndo verso di me e mi abbraccia.
"Hey Ver, sembri abbastanza tranquilla per essere una che è stata appena violentata"
"Mi conosci, niente può abbattermi e non bisogna mai, abbattersi al timore." Io la guardo incredulo, lei, è una ragazza fantastica
"Senti, so che non è il momento migliore, ma voglio sapere..."
"Tranquillo non è stato Ivan" Altro sguardo incredulo
"Come fai ad esserne certa?"
"Ivan è all'ospedale con un braccio rotto e qualche costola fuori posto. La vendetta è dolce" mi dice facendo anche l'occhiolino
"Si, ma tu no" con quella frase Veronica mi guarda dritto negli occhi e scoppiamo entrambi a ridere.

"Hai una sigaretta?"
"Si certo" le dico passandole un sigaro ed un accendino
"È quello che ti ho regalato?"
"Si,te lo dimenticavi sempre e allora me ne hai dato uno" lei mi guarda con un sorriso stampato sul volto
"Grazie. Piuttosto com'è andata ieri con Grecia?"
"Ci sto lavorando."

"Non fumi?"
"No grazie, non voglio problemi ai miei polmoni"
"Ma scusa, ti scoli una birra al giorno da quando hai 18 anni e ti lamenti per una sigaretta?"
"Non capisco, come cazzo fai a prendere uno stupro così alla leggera?
"Ho passato di peggio... Orfana, famiglia odiosa, ex violento, ho visto boku no pico."
"Porterò il messaggio a Giappone" dico mentre continuo a ridere
"Digli anche di smetterla con certi aborti"
"Lo faro"
"...Grazie per la chiaccherata Ita, non so come fai, ma quando ci sei tu, c'è un'aura felice."
"È un'effetto che faccio ad alcune persone, altre invece vorrebbero legarmi ad un masso e buttarmi sul fondo del mare" la ragazza fece un sorriso
"Ci vediamo Ita"
"Vedi di venire più spesso d'accordo?"
"D'accordo" detto questo inizio ad avviarmi verso Spagna e Giappone, i due parlavano ancora con la donna.

"Ti ha detto qualcosa?" Chuede la signora in uniforme
"Solo che non può essere stato il suo ex, al momento è ricoverato in ospedale" dopo aver detto ciò vidi la signora sbuffare
"I miei superiori avrebbero preferito che fosse stato Ivan, uno stupro sarebbe stato un ottimo motivo per metterlo dientro le sbarre"
"Sono stato due anni alla NATO, ho imparato la differenza tra ciò che ti ordinano di fare, e ciò che sarebbe giusto fare."
"...Mi chiamo Barbara" dice la donna con un sorriso e allungando la mano
"Italia" dico stringendole la mano
"La sua amica ci ha dato i file delle telecamere e purtroppo dovrete lasciare chiuso il locale per un paio di giorni"
"Me l'aspettavo, comunque grazie di tutto. Io e miei colleghi andiamo a mangiare sono le 2:30 e non abbiamo mangiato"
"D'accordo, arrivederci Italia"
"Arrivederci Barbara"

Finito di parlare con la carabiniera mi dirigo verso Spagna e Giappo
"Hey"
"Hey, come sta Ver?" Mi chiede Giappone
"Abbastanza bene, la conosci"
"Dovremmo chiudere per qualche giorno" dice rattristata la ragazza neko
"Ho sentito"
"Hey non pensiamoci adesso, piuttosto andiamo a mangiare qualcosa che è tardi" dice Spagna mettendo un braccio attorno a me e l'altro a Giappone
"Scusate ma non sono in vena di cucinare adesso. Ma se volte conosco un posto dove potremmo mangiare qualcosa"
"Perfecto, ci fai strada Ita?"
"Ok" dico mentre spagna e Giappone vanno verso l'auto, ed io vado verso la mia moto, una Ducati scrambler. Mi metto il casco e accendo il motore, ah adoro sentirla rombare

"Scusa se ti ho lasciato qua ieri" si lo so è strano parlare con i veicoli, ma questa è la  mia moto
"Facci strada amigo" mi dice Spagna dal posto del copilota
"Con piacere amigo" dico mentre accelero, cazzo se amo sta moto

"Puttana" Countryhumans ItaliaWhere stories live. Discover now