21🌼 Privé

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Quando i quattro si avvicinano al nostro privé, non mi ci vuole molto a capire che Logan ha invitato anche Trevor e Jacob, il quale mi saluta affettuosamente con un abbraccio che ricambio con molto piacere, mi fa bene avere affetto, ammetto che a quello non dico mai no, se sincero ovviamente. Trevor non è così fisico, ma il suo sorriso e il suo sguardo su di me, sinceramente vale molto più di qualunque tocco.

Ho avuto piacere di invitare Lena perché con lei mi trovo molto bene, e vista la conoscenza che c'è con mio fratello, sono certa che sarà contento di averla qui, poi più ne siamo meglio è.
«Spero non sia un problema che io abbia portato Judie» Lena mi parla all'orecchio come a non volersi farsi sentire dagli altri e io scuoto immediatamente la testa.
«Il privé non sarà molto grande, ma non staremo qui sedute come le vecchie» sorrido e capisce subito le mie intenzioni, infatti neanche il tempo di altre presentazioni, che subito ci ritroviamo tutti in  pista.

Ad aleggiare in quell'immensa sala da ballo è una di quelle canzoni che ti fanno venir voglia di ballare anche se hai un umore pessimo, ed io che ho un umore molto alto in questo momento, mi lascio subito trasportare, anche se mi sono sempre sentita un'imbranata nei balli.

Incomincio a muovere lentamente il mio corpo e Carol mi affianca, così iniziamo a ballare vicine, come nostro solito. Lei sicuramente ha un modo di ballare più eccentrico del mio, perciò attira subito qualche sguardo divertito su di lei e soprattutto sul suo fondo schiena che twerka contro il mio sedere, nonostante la musica non sia proprio quella adatta. La imito per un attimo e sorrido come una scema alla vista di quest'amica tanto buffa, quanto tremendamente sensuale anche in questo momento.

Ripenso ai nostri weekend passati nei locali di Londra, io e lei che ci divertiamo e balliamo con chi capita, bevendo quel cocktail di troppo che non ci permette di guidare, ma solo di chiamare un taxi per tornare a casa di una delle due, di solito la più vicina.
Ripenso alla mattine seguenti, che distrutte cercavamo di darci un contegno truccandoci nascondendo quelle occhiaie dovute al poco sonno e dalla sbronza. Non volevamo passare per quelle ragazzine che non sapevano divertirsi senza esagerare, ma purtroppo fallivamo sempre, perché esageravamo sempre.
I nostri genitori, soprattutto il mio, non perdeva occasione di rimproverarci anche se solo con un'occhiata di troppo.
Ora però loro non ci sono, e noi siamo libere di fare quello che vogliamo.

Con la coda dell'occhio noto Trevor che finge di ballare muovendosi sul posto, appena sto per fare un passo verso di lui per smuoverlo un po', invitandolo a rilassarsi, visto che a lavoro in questi giorni è troppo teso, qualcuno -o meglio qualcuna- mi anticipa andandogli vicino. Una ragazza che avrà almeno due metri di gambe e dei capelli che le arrivano sotto al sedere che quasi si scopre a ogni movimento che fa tanto che è corto il suo vestito, si avvicina al suo orecchio, deve avergli detto qualcosa di divertente visto il sorriso che lui le fa. Poi come se si fosse ripreso comincia a ballare con quella ragazza, così distolgo lo sguardo per non essere presa per guardona.

Voltandomi noto che Carol è impegnata a ballare con qualcuno, che non ci metto molto a riconoscere visto che riconoscerei tra mille la sua corporatura imponente: Jacob.
Devo ammettere che credevo che sarebbe stata Liam la sua preda, ma a quanto pare l'ultimo arrivato ha avuto la meglio. Lena e Judie ballano tra di loro, e le due coppie sono in un altro mondo fatto di baci appassionati, manca solo...
«Sono tutti impegnati tra di loro» la voce della persona a cui stavo pensando si palesa alle mie spalle come se avesse ascoltato i miei pensieri. Mi volto e lo ritrovo mentre si muove il giusto, immagino per non fermarsi completamente, come sto facendo anche io.
Sorrido mentre continuiamo a ballare vicini «Già» 
«Le prossime canzoni che ascolteremo saranno opera di tuo fratello» mi avverte lui mentre i miei occhi si illuminano di gioia al pensiero di ascoltare qualche pezzo di un artista famoso che verrà remixata da Logan. Non è la sua prima serata, ma è la prima in una discoteca.
Fin ora si era limitato a fare il dj in piccoli locali, più che limitato stava aspettando che qualcuno lo chiamasse per serate più grandi, e questa sera, è la sua sera.

È andato via da Londra perché l'ombra di mio padre lo perseguitava e non si sentiva se stesso, non è facile essere il figlio maschio che non ha la stessa passione del padre, che non sa le leggi a memoria come me, che non veste elegante, ma tutto colorato con strappi su magliette e pantaloni. Non è facile sentire il peso di non essere nato perfetto per quel padre che in lui aveva posto le sue speranze, il suo futuro. Logan non se né fa un cruccio, non lo dice almeno, ma io lo so che un po' avrebbe voluto essere il figlio perfetto, quel figlio di cui essere fiero.

Devo ammettere che mio padre non ha mai visto di buon occhio la sua partenza, ma non lo ha nemmeno mai ostacolato. Non gli ha mai detto di essere sbagliato per non essere quello che avrebbe desiderato, non lo ha mai detto esplicitamente almeno, ma conoscendolo so che ferisce il suo animo non avere un suo clone. Chissà, forse ha semplicemente accettato che mio fratello andasse via per non averlo tra i piedi con i suoi modi esuberanti che andavano in contrasto con i suoi eleganti, sono l'opposto quei due, ma stranamente non vanno mai in guerra.

Forse Logan è solo più bravo di me a lasciarsi scivolare le cose senza dover per forza essere puntigliosa e litigiosa. Però alla fine mio fratello fa comunque parte del nostro mondo fatto di leggi e cose noiose, come dice lui. Presenzia infatti a tutti gli eventi importanti a cui mio padre non può esserci, e non se n'è mai lamentato, forse perché anche lui come me, ci è cresciuto tra quella gente, si sente a suo agio.

Quella sera al party in maschera, infatti, sarebbe dovuto esserci mio padre, ma per fortuna ha avuto il buon senso di non presentarsi sapendo che ci sarei stata anche io.

Mentre mi cullo tra le note di una canzone, una voce familiare che riecheggia forte in tutta la sala mi riscuote dai miei pensieri.

"Bella gente è un piacere essere qui stasera, il mio nome è Logan, tenetelo bene a mente perché sarò colui che stasera vi farà divertire così tanto che non vi dimenticherete mai di me, nonostante i litri di alcool che ingerirete".

Tutti intorno a noi alzano le mani e urlano alzando gli occhi verso quella cabina più in alto, dove c'è lui, dietro quell'immensa consolle, il suo viso non si vede bene, alcune luci colorate gli passano davanti veloci, ma io anche senza vederlo so che i suoi occhi sono illuminati dalla gioia di essere esattamente dove vuole essere.

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Spazio Autrice 🌼

Eccoci qui con un altro capitolo, scusatemi tanto per l'assenzaaaa❤️

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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔Where stories live. Discover now