26🌼 Un pazzo ex

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Trevor's Pov

Quando Scarlett mi ha portato il documento da firmare, non l'ho nemmeno letto. Sì insomma, so che non è una cosa assolutamente da fare, soprattutto se tale comportamento viene da un avvocato, ma se non mi fidassi di lei il mondo per me potrebbe anche finire subito.

È questo il bello no? Avere qualcuno nella vita di cui potersi fidare ciecamente. Le persone che hanno la mia stima e fiducia si possono contare sulle dita di una sola mano, e non voglio mai pensar male di loro, soprattutto di inganni, non ci riuscirei mai.

Ero pronto ad andare via, e guardando il volto stanco di Scarlett le ho chiesto se avesse bisogno di un passaggio, ma glielo avrei chiesto anche se avesse avuto un sorriso a trentadue denti, perché sono fatto così. Che poi volevo anche stare un po' con lei, sapere come sta, prima in sala riunioni non sembrava lei con Judie, per arrivare a quel punto deve proprio avere qualcosa che non va. Ed io mi sento così stronzo ad averla ignorata per tutti questi giorni, mi sento così di merda per non essere corso da lei quando è andata via che il solo pensiero mi fa ammattire.

Quando ho visto che c'era qualcuno nel suo studio a consolarla ho pensato bene di non andare. Lo ammetto, sono felice che lei abbia trovato qualcuno con cui rapportarsi in ufficio, ma allo stesso tempo ogni volta che li vedo da soli insieme,
mi irrito. Ed è per questo che quel giorno ho fatto la parte dello stronzo, anzi, il capo stronzo, come le ho detto, e non del "geloso". Credo di essere anche molto sicuro di me mentre lo dico, visto che lei pare crederci, solo che per qualche assurda ragione non termino lì la mia risposta, e quando sta per uscire dall'auto la blocco «spera che io non ti dica mai di sì» vedo nei suoi occhi verdi una punta di curiosità sulle mie parole, quando ad un tratto la vedo balzare leggermente in avanti, e un rumore stridulo accompagna quel momento.

La guardo preoccupato, non risponde e mi guardo allarmato attorno per capire chi cazzo sia stato il folle a fare un gesto del genere, nessuno. Non c'è più nessuno.

Nel giro di pochi istanti vedo Logan e Austin uscire da casa del primo, come se avessero corso tre piani di scale, i loro sguardi preoccupati mi fanno capire che hanno sentito anche loro.

Scarlett è inerme, non parla e nemmeno si muove. Guarda fuori quello sportello maciullato dalla brutalità con cui è stato preso. Le metto una mano sulla spalla e quando si volta a guardarmi i suoi occhi sono pieni di terrore.

«Ragazzi state bene?» Austin si avvicina al mio lato e annuisco, mentre Logan si precipita da sua sorella.
«Cazzo Scarlett, non dirmi che è stato lui!» Le sue ultime parole mi fanno entrare in paranoia, lui chi?
«Non lo so» la voce tremante di Scarlett mi manda la giusta carica di rabbia per fare quello che avrei dovuto fare subito, chiamare la polizia.

Nel giro di poco arrivano e iniziano a farci domande, alcuni passanti che erano di lì dicono che alla guida ci fosse un uomo, e che ha cominciato ad accelerare all'improvviso, l'altro, e unico dettaglio che sono stato capace anche io di dare, è il colore dell'auto.

Io ero troppo preso dalla conversazione con Scarlett per comprenderne anche il modello, e la signora troppo avanti con gli anni per capirne di più. Ma sicuramente era un SUV.

Quando l'agente di polizia ci chiede se pensiamo possa essere stato qualcuno di nostra conoscenza, io nego subito. Credo nessuno, seppur io abbia fatto lo stronzo con molti, nessuno potrebbe arrivare ad un gesto così forte e folle.

I miei occhi però si posano subito su Scarlett, credo che lei un nome da dire c'è l'abbia. La guardo stringersi nel suo cappotto color caramello, con gli occhi spenti dallo spavento, si volta verso suo fratello per un attimo, come per cercare un assenso, e per fortuna lo trova. Logan seppur leggermente distante, ha potuto ascoltare la domanda e sta incoraggiando sua sorella a parlare.

Austin invece si guarda attorno, ha le braccia incrociate e pare ci stia facendo da guardia. Non capisco ancora cosa ci faceva qui, ma non è il momento di pensare a questo.

«Io credo di sapere chi possa essere stato» Scarlett parla con sicurezza, mettendo da parte per un attimo la paura, lasciando entrare la rabbia.
«Ci dica il nome Signorina Moore» l'agente curioso prende la sua agendina ed io attendo con lui
«Cole Torres, il mio ex ragazzo» mi volto verso di lei incredulo, com'è possibile una cosa del genere?
«Signorina ne è sicura? Non sta dicendo così per qualche delusione d'amore vero?» Lo sguardo di Scarlett si indurisce e le sue piccole mani, che vorrei tanto intrecciare con le mie, si stringono in un pugno facendo diventare le nocche bianche.
«Certo, qualcuno avrebbe potuto uccidermi se fossi scesa nell'esatto momento in cui ho aperto quel dannato sportello, ed io avrei tempo di scherzare e far pagare a un povero innocente una delusione d'amore secondo lei?» Scarlett non urla, ma io lo so che dentro di lei lo sta facendo.
«Non volevo dire questo, ma sono accuse gravi le sue» fosse stato per altri motivi gli avrei riso in faccia, prima chiedono informazioni e poi mettono in guardia, non sanno nemmeno loro cosa fare.

L'agente scrive comunque il nome di quel figlio di puttana sul foglio e lo passa al suo collega che chiama qualcuno, immagino per saperne di più su quest'ultimo. «detto ciò, dovete seguirmi al distretto se volete sporgere una denuncia»
«Certo che vogliamo» mi intrometto io, chi pazzo non la farebbe?

Austin si offre di darci un passaggio visto in che condizioni è la mia macchina, di cui in questo momento, è l'ultimo dei miei pensieri.

Voglio solo capire perché un pazzo ex avrebbe voluto fare del male a Scarlett.

Un lampo mi fa ricordare la chiamata origliata alla cena di lavoro, chissà, forse parlava con lui anche quella sera.

Logan viene con noi, si siede dietro con sua sorella e per tutto il viaggio la tiene stretta a se sussurrandole un "andrà tutto bene". Come se anche lui captasse la sofferenza di sua sorella anche senza essere messa in mostra con parole.

Che sia stato quel pazzo di Torres, o meno, spero non si presenti mai davanti a me, perché sapere che ha fatto soffrire Scarlett mi annebbia la mente, ed io quando mi arrabbio non riesco a contenermi.

Spazio Autrice 🌼

Ed ecco anche il punto di vista di Trevor sulla vicenda.

Finalmente Scarlett ha esposto i suoi dubbi dando un nome e un cognome!

Come pensate andrà a finire?

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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔Where stories live. Discover now