34🌼 Uno Spavento

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Trevor's pov

Il vecchio sarto prendeva le misure sul mio corpo come se fosse la mia prima volta qui, ma in realtà erano almeno quattro anni che ero suo cliente abituale. È preciso, uno di quelli che non vogliono vedere nemmeno un millimetro di stoffa in più se non necessaria. Dice che ogni volta mi vede cambiato, e non perde tempo per dare la colpa al mio lavoro, per lui troppo faticoso ed estenuante.

Anche se non gli do mai ragione, so che un pizzico di verità tra le sue parole c'è. Mi piace il mio lavoro, mi appaga molto, non lo cambierei per nessun'altro al mondo, ma sicuramente la tensione e il nervosismo che ti crea la controparte il più delle volte rende le cose un po' più complicate. A me nonostante tutto, forse, è proprio questo che mi piace, come se fosse una sfida ogni volta, un'adrenalina che mi carica spingendomi a farmi valere ogni volta un po' di più, ed è così che do il meglio di me stesso.

«Giovanotto la camicia è meglio se la vieni a riprovare il giorno prima dell'evento, non si sa mai che perdi peso» mi passa la mano sulla spalla, segno che finalmente ha finito e posso andare, così annuisco, non avrei proprio voglia di ritornare, ma se non voglio scatenare la sua furia mi toccherà farlo senza nemmeno fiatare.

L'evento a cui dovrò partecipare tra qualche giorno è ovviamente di beneficenza. Farei volentieri la mia donazione senza stare tra quegli avvoltoi, ma anche questo mi è impossibile. Risulterebbe strana la mia assenza e non voglio creare mormorii inutili intorno alla mia persona. Solitamente la mia accompagnatrice a questo tipo di eventi è sempre stata Isabel, l'ultima volta al party in maschera non ha potuto perché aveva l'influenza, questa volta non le chiederò proprio niente, meglio solo che in sua compagnia.

Dopo stamattina mi è proprio scesa di brutto. Quando Scarlett ha lasciato la stanza ho detto a Isabel, senza giri di parole, che se le parlava ancora così avrebbe avuto dei seri problemi con me e di conseguenza con il lavoro. Sono stato duro, e il suo nervosismo era evidente sul suo volto che era troppo tirato dall'ira. Non si aspettava quella mia reazione, soprattutto dopo il sabato passato insieme, era ovvio che lei pensasse di avermi attirato ancora a lei, ma quella è stata solo la nostra ultima volta.

L'ho ferita anche questa volta, l'ho visto nei suoi occhie mi sento in colpa, anche se sono stato chiaro sempre. So quanto può essere pericolosa una donna in quello stato, ma per fortuna io so badare a me stesso, e lo stesso anche Scarlett, anche se spero davvero che non accadano più scenate simili, soprattutto sul luogo di lavoro.

L'avevo lasciata nella stanza da sola, a maledjrmi sicuramente, per rincorrere la brunetta che mi stava chiamando "coglione" con il mio amico che se la rideva di gusto senza dire niente.

Mentre mi allaccio la scarpa sportiva il mio cellulare mi segna l'arrivo di un messaggio, così l'afferro e quando vedo che il mittente è Scarlett apro la chat.

"Ero così impaziente di trasferirmi che sono già davanti casa tua, ti aspetto qui."

Sulle labbra mi si forma un sorriso ebete che non riesco a scacciare neppure quando le dico che sarei arrivato presto. Sono felice che venga da me, Logan mi ha chiamato, lo era un po' meno. Era preoccupato, per questo l'ho rassicurato, con me è in buone mani e lui lo sa. Sa quanto per me è importante Scarlett, la proteggerei da qualsiasi cosa, per questo la proteggo anche da me nonostante vorrei sentire le sue morbidi labbra posarsi sulle mie. So che è controproducente averla così vicina a me, ma cavolo, sono un uomo, e so tenere a bada i miei istinti!

Non succederà niente tra di noi.

Saluto il vecchio sarto che ricambia con un cenno del capo e mi dirigo verso casa mia, non mi piace l'idea che stia aspettando in mezzo alla strada, così premo un po' di più l'acceleratore e prendo le scorciatoie, non è molto lontano.

Casa mia si trova in una parte del quartiere molto tranquillo, ci sono tutte persone con il portafoglio pieno, ma a me piace proprio la tranquillità che riserva, staccare la spina almeno quando si è a casa fa bene, mi libera di tutto lo stress.

Quando arrivo davanti casa vedo il cancello aperto e nessuna traccia di Scarlett, lascio la macchina ancora accesa e scendo di corsa con il cuore in gola ricordandomi del malfunzionamento del cancello, e del fatto che appunto per questo ho lasciato Morris libero.

Percorro quei pochi metri con i peggiori scenari che mi si proiettano davanti, ma nessuno era uguale a quello che i miei occhi stavano realmente vedendo, e mai avrei creduto di poterla vedere. Scarlett seduta tranquilla sull'altalena bianca sotto al porticato, e Morris sdraiato a pancia in su intento a farsi coccolare.

Appena si accorgono della mia presenza il mio cane si alza per venirmi incontro con la coda scodinzolante, la ragazza in tuta nera alza una mano e con un sorriso mi saluta. Metto le mie mani nei capelli e faccio uscire un respiro che avevo trattenuto per troppo tempo. Vedo Scarlett con un cipiglio avvicinarsi a me con passo svelto, senza tacchi mi arriva alle spalle, devo inclinare la testa in giù per guardarla negli occhi.

«Cos'è successo?» Con le sue mani afferra le mie che stavano torturando il mio volto «sei pallido» continua lei, così libero le mie mani dalle sue e le poggio sul suo volto avvicinando la mia fronte alla sua. La sento irrigidirsi al momento, ma poi lentamente allenta la tensione del suo corpo.

«Pensavo che Morris ti avesse aggredita» lei aggrotta ancora le sopracciglia non capendo subito, Morris come se si fosse sentito in causa abbaia e Scarlett sorride capendo che mi stessi riferendo al mio cane.

«Lo pensavo anche io, ma è così dolce» si libera dalla mia presa e si accovaccia per accarezzare il mio cane "aggressivo" che pare molto felice delle sue attenzioni. In realtà è normale che se uno sconosciuto entra in una proprietà privata il cane tende a proteggere casa sua. Sono molto sorpreso della reazione di Morris, anche se non ha mai fatto male a nessuno è sempre sembrato molto protettivo.
«Lo è, il cancello è rotto, se fai pressione dopo un po' si apre, per questo l'ho lasciato libero» la brunetta si volta e dal modo in cui mi guarda capisco che è esattamente quello che è successo a lei. Come un lampo ricordo l'auto lasciata accesa e così vado a riprenderla per parcheggiarla dentro.

«Beh sei pronta per vedere la tua nuova dimora?» La guardo con un sorriso ritrovato per il sollievo e lei mi pare più che pronta.
«Non vedo l'ora» le do il mazzo di chiavi che ho fatto fare per lei e lo afferra euforica. Il suo volto disteso è felice mi fa sentire bene. Oltre a questo, non posso che ammettere a me stesso che lei senza trucco è ancora più bella.

Spero davvero di resistere, perché il solo guardarla mi smuove cose che non dovrebbero essere smosse.

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Spazio Autrice 🌼

Ma ciaooo 🌷 come qualcuna di voi aveva già intuito Morris con Scarlett è stato buonissimo. Questo ovviamente ha stranito Trevor che lo ha sempre visto non troppo felice quando portava le sue conquiste a casa... 😏

Ce la farà a resistere il povero Trevor al fascino della sua amica Scarlett?

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𝑪𝒉𝒊𝒍𝒍𝒔Where stories live. Discover now