Capitolo 3

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La musica di sottofondo che Newt teneva ogni volta che lavorava, creava un'atmosfera rilassante, d'ispirazione per una mente creativa come la sua. Non riusciva a rimanere in silenzio, perché era convinto che la musica riuscisse a creare un flusso di emozioni e d'idee nella sua testa, che lo portavano a risultati migliori. Probabilmente, era solo una sua convinzione, ma non riusciva comunque a farne a meno.

Quella mattina era particolarmente contento, poiché era finalmente iniziato dicembre, e mancavano pochi giorni e avrebbe fatto l'albero di Natale, ossia la sua festa preferita. Era contento perché Caleb avrebbe avuto la recita scolastica, qualche giorno prima delle vacanze, e non vedeva l'ora di vederlo cantare, per la prima volta, su un palco, nonostante la sua goffaggine. Parlava dell'evento con tutti, come se Caleb fosse un bambino prodigio, ma non gli interessava, era fiero dei traguardi di suo figlio e ne avrebbe parlato per sempre.

Era contento, inoltre, perché era riuscito a comprare molti regali per Caleb, e non vedeva l'ora di poterglieli dare il giorno della vigilia, insieme alla sua famiglia. Quello era senza dubbio il suo mese preferito, ed era sicuro che nulla avrebbe potuto rovinare quella serenità che si portava dietro da quando il primo dicembre era arrivato.

Quando poi quella mattina, tornato dalla pausa pranzo con Minho, Lucas lo fermò mentre teneva attaccato all'orecchio il telefono della reception, tutto il mondo cadde.

«Newt, Edison vuole incontrarti oggi per vedere come procede il progetto. A che ora può venire?» Chiese Lucas, interrompendosi subito perche Thomas, dall'altro capo del telefono, aveva ripreso a parlare.

«Ah no, mi ha detto che arriverà tra dieci minuti» disse Lucas, con lo sguardo mortificato, posando il telefono segno che la chiamata era terminata.

Newt aveva la mandibola serrata, sconvolto dalla strafottenza che quel ragazzo possedeva. Si girò verso Minho, cercando di capire cosa avrebbe dovuto fare, e l'amico semplicemente gli mimò di respirare. Newt alzò gli occhi al cielo e sbuffò, per poi annuire e dirigersi verso il proprio ufficio per sistemarlo in quel poco tempo che gli rimaneva.

In quei dieci minuti, sperò più volte che qualsiasi disgrazia possibile colpisse la macchina di Thomas, come un chiodo nella gomma, una nevicata improvvisa o un caldo terribile, che avrebbe sciolto le gomme e gli avrebbe reso impossibile raggiungerlo ma, quando dopo dieci minuti esatti sentì il campanello suonare, si maledì per non aver desiderato più intensamente un qualsiasi rallentamento stradale. Alzò gli occhi al cielo, sedendosi davanti la scrivania e sistemando il computer con il progetto già aperto, in modo tale da limitare il tempo che avrebbe passato con lui.

Dopo aver salutato Lucas, lo sentì camminare verso la reception, fermandosi davanti il bancone.

«Quello è il suo ufficio, la sta aspettando. Posso portale qualcosa?» Chiese Lucas, con gentilezza e cordialità nella voce.

«Non preoccuparti, grazie lo stesso» sentì dire da Thomas e, subito dopo dei lunghi passi si diressero verso la propria porta d'ingresso. Sentì le sue nocche sbattere sul vetro opaco che lasciava intravedere la figura posta davanti, sfocandola e rendendola una forma indecifrabile di colori scuri.

«Prego» disse Newt, senza alzarsi, aspettando che entrasse e pregando con tutto se stesso che avesse placato il suo atteggiamento o che qualsiasi divinità potesse farlo rimanere calmo.

«Buonasera Newt» disse Thomas, entrando all'interno dell'ufficio, togliendo la giacca invernale dalle spalle. Fece qualche passo verso di lui, sistemò il giacchetto sullo schienale della sedia e subito dopo si sedette e Newt si soffermò a guardarlo, senza mai abbandonare l'ascia di guerra. Aveva gli occhi scuri, forse i più scuri che avesse mai visto. I capelli colore cioccolato adornavano il viso che, senza quello sguardo strafottente, sarebbe sembrato il viso angelico di un ragazzo per bene. Il naso era totalmente all'insù, e le labbra sottili ma rosee. A decorare il suo viso, sulla stessa linea della bocca, sulla guancia sinistra, aveva un neo non troppo grande ma abbastanza evidente, che lo rendeva ancora più particolare. Il corpo era ben piazzato, ma non eccessivamente.

Lightning || Newtmas AUWhere stories live. Discover now