Capitolo 20

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La strada era gremita di persone che, uscite dal lavoro, si dirigevano verso i locali, per gustarsi una buona cena o una semplice bevuta in compagnia. Newt, fissò dal finestrino della macchina una famiglia che camminava sul marciapiede alla sua sinistra. Lui, alto e slanciato, teneva sulle spalle una bambina riccia e bionda. Accanto a loro, una donna con gli stessi capelli della bambina li guardava sorridendo, mentre lui si abbassava per non far sbattere la testa di sua figlia contro i cartelloni pubblicitari. Li guardò con un sorriso amaro sulla bocca e cercò di scacciare i pensieri che inevitabilmente gli opprimevano la mente. Pensava a Caleb, a quanto la loro vita avrebbe potuto essere meravigliosa, se Candace non avesse deciso di separarli. Pensò a quante feste avrebbero potuto passare insieme, alla gioia che un giorno avrebbe provato nel vedere Caleb uscire di casa per andare al college, ai momenti che lui e Thomas si sarebbero persi nell'eventualità in cui avessero perso la causa. Pensò alla possibilità di non poter più tenere tra le braccia suo figlio, che era stata la sua luce per tutti quegli anni; pensò alla possibilità di non sapere più quali fossero i suoi problemi, di non sentirlo più ridere alle battute. Pensò alla cocente e lancinante possibilità che Caleb sparisse dalla sua vita, dalla loro vita, lasciando un vuoto incolmabile. Come avrebbe fatto senza di lui? Si domandava ripetutamente perché tutto quello stesse accadendo proprio a loro, cosa avessero fatto di male per non meritare la spensieratezza che aveva visto nella famiglia su quel marciapiede. Perché non si meritava la loro stessa vita? La loro stessa sicurezza di poter essere uniti per sempre? Odiava sé stesso per essersi innamorato di Candace, e odiava Candace per avergli dato tanto, per poi decidere di strapparglielo con la forza.

Erano passate due settimane dall'incontro con Eric, e da quel giorno avevano avuto poche notizie e poche sicurezze. Eric li chiamava quasi tutti i giorni, aggiornandoli dei risvolti che stava avendo, che non erano mai totalmente positivi. Quelle chiamate erano terminate due giorni prima, e Newt controllava il telefono ogni secondo, terrorizzato dall'idea che potesse essere tutto spacciato.

Erano diretti da Caleb, che non vedevano da tre giorni. Newt, se solo avesse potuto, sarebbe rimasto a casa dei suoi genitori per poter stare con Caleb ogni secondo della giornata, ma sia lui che Thomas odiavano dover andare a trovarlo, perché lasciarlo era sempre difficile. Avrebbero voluto portarlo con loro, sedersi sul divano di casa e vedere un film della Marvel con lui, per poi vederlo imitare i suoi supereroi preferiti saltando sul divano. Invece, dovevano convivere con l'impazienza di non sapere quando, e se, si sarebbero rivisti.

«Newtie» disse Thomas, posandogli una mano sul ginocchio.

«Siamo arrivati amore, andiamo» continuò, per poi togliersi la cintura, pronto a scendere. Newt fece lo stesso, guardando verso il balcone della casa dei suoi genitori come se fosse la pentola piena d'oro alla fine dell'arcobaleno. Scese dalla macchina e Thomas gli si accostò vicino, prendendogli la mano e stringendola alla sua.

Thomas, in quei giorni, era la sua roccia. Il pomeriggio, dopo aver finito di lavorare, invece di godersi il suo meritato riposo, passava allo studio di Newt, e lo aiutava nelle mansioni più semplici, come sistemare dei fascicoli o riordinare l'ufficio. Tornavano a casa insieme e gli preparava da mangiare, cercando di rendergli la vita meno pesante. Newt era consapevole di essere un peso; di essere crollato in uno stato triste e malinconico dal quale raramente usciva, ma il terrore di perdere Caleb lo travolgeva ogni secondo, e anche le cose più semplici gli sembravano difficili. Nonostante l'amore per Thomas fosse immenso, la paura l'aveva portato a pentirsi di essersi innamorato di lui; una sera arrivò a pensare di aver sbagliato ad essersi innamorato di un uomo, perché molto probabilmente se avesse avuto una donna al suo fianco, Candace non sarebbe mai tornata, e Caleb sarebbe stato con lui. Poi, nell'esatto momento in cui quel pensiero gli attraversò la mente, Thomas lo avvolse da dietro, stringendoselo al petto. Gli baciò la fronte e gli sussurrò un ti amo, e Newt si innamorò per l'ennesima volta; il pentimento abbandonò il suo corpo e tornò a credere di non aver mai sbagliato, di meritare quell'amore e di meritare Caleb nello stesso momento.

Lightning || Newtmas AUDove le storie prendono vita. Scoprilo ora