Capitolo 16

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L'aria si faceva finalmente meno fredda e Newt, dopo mille lotte con Caleb, aveva ceduto e gli aveva concesso di uscire senza cappello, a patto che la sciarpa fosse più calda del solito. Lo aveva portato in posto nuovo, dove erano passati milioni di volte ma che non si erano mai soffermati a guardare. Il tramonto colorava il cielo, e le strade diventavano minuto dopo minuto gremite di persone che uscivano da lavoro, pronte per tornare a casa.

Erano seduti nella piazza davanti il Central Criminal Court, meglio conosciuto come Old Bailey, ossia il tribunale penale centrale di Londra. Erano lì, seduti sulla panchina rettangolare in marmo, davanti la fontana rotonda, da almeno due ore, e il cielo si faceva sempre più scuro. Caleb gli faceva mille domande da quando erano arrivati e Newt,dopo avergli risposto, gli aveva preso lo zucchero filato, scattandogli qualche foto che avrebbe poi condiviso con i suoi genitori. Avevano passato quelle due ore a far scappare i piccioni, a cercare di toccare l'acqua fredda della fontana, provando a passare in mezzo agli schizzi che si alternavano.

«Dov'è Thomas?» Chiese poi Caleb, salendo in piedi sulla panchina, per poi saltare giù, risalendo e saltando nuovamente giù.

«Ha quasi finito amore, sta facendo il suo lavoro»

«Quello di supereroe?» Chiese Caleb, continuando a salire e saltare dalla panchina.

«Si amore, quando uscirà dobbiamo abbracciarlo okay?» Disse Newt, prendendolo prima che salisse di nuovo, portandoselo sulle gambe.

«Ma io lo abbraccio sempre»

«Si lo so, perché gli vuoi bene, ma oggi ancora di più perché è un giorno importante. Siamo qui per fargli una sorpresa e se le cose dovessero andare male noi dobbiamo consolarlo» gli disse, con la voce più dolce del mondo, sistemandogli i capelli dietro le orecchie.

«Ma se è un supereroe non può andare male, no?»

«No amore, purtroppo anche i supereroi sbagliano e non riescono nelle loro imprese. Ma quando succede, hanno bisogno dei supereroi dell'amore, che siamo io e te per Thomas. Se lo vedremo uscire con il sorriso, lo abbracceremo perché siamo fieri di lui, ma se uscirà con la faccia triste, dobbiamo abbracciarlo ancora di più, magari fai quella smorfia che lo fa ridere tanto. Capito amore mio? Oggi siamo anche noi supereroi»

«Va bene, però non ho il mantello»

«Vieni qui» disse Newt, prendendogli la sciarpa e aprendola, legandola intorno al collo in modo tale che gli ricadesse dietro la schiena come un mantello.

«Ora sei il supereroe perfetto» gli disse, lasciandogli un bacio sul naso, leggermente arrossato a causa della temperatura che si era notevolmente abbassata, quando il sole aveva iniziato a calare.

Aspettarono altri pochi minuti e, quando sentirono il portone del tribunale aprirsi, si alzarono, camminando verso le strisce pedonali, rimanendo fermi sul marciapiede. Videro Thomas uscire poco dopo, mentre parlava con una famiglia. Quella che era la mamma della ragazzina, piangeva e un sorriso le adornava il viso. Il padre era serio, ma lasciava qualche pacca di gratitudine sulla spalla di Thomas, che sorrideva alla famiglia. Lo videro avvicinarsi alla ragazzina, che era evidentemente felice. Le disse qualcosa all'orecchio, e lei lo abbracciò forte, scoppiando a piangere. Thomas ricambiò l'abbraccio, massaggiandole la schiena con una mano. Si staccarono poco dopo, e tutti e tre lo ringraziarono, uscendo dal portone e dirigendosi, felici e commossi, verso la loro macchina. Thomas sospirò, guardandoli andare via, e deglutì tutta l'ansia che aveva avuto durante quella giornata. Si girò poco dopo, scontrando il proprio sguardo con quello di Newt e, successivamente, con quello di Caleb. Sentì il cuore riempirsi di gioia, e il sorriso allargarsi sul volto. Si guardò intorno, per vedere se potesse attraversare e, appurato che non ci fosse nessuna macchina in arrivo, corse verso di loro. Caleb saltellò, avendo capito che aveva vinto perché sorrideva, e lasciò la mano di Newt, per correre incontro a Thomas, che lo prese in braccio, facendo svolazzare il finto mantello.

Lightning || Newtmas AUWhere stories live. Discover now