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"Lou, non sono andato a lavoro tutta la scorsa settimana, ora devo andare" cercò di ragionare Harry, provando a staccare la mano di Louis dalla sua maglia.

"Ma non voglio che tu vada", sbuffò Louis, avvolgendo completamente le braccia attorno ad Harry, rifiutandosi di lasciarlo andare.

"Fai il bravo" Harry gli toccò il braccio gentilmente, "muoviti, vestiti, puoi venire anche tu".

Louis fece il broncio, voleva Harry tutto per sé, se fosse andato con Harry avrebbe voluto dire che lo avrebbe dovuto condividere. Visto che la scuola era finita e lui era malato, Harry aveva finito per stare lì un'intera settimana, così da preoccuparsi che Louis guarisse bene, andando via solo una volta per prendere dei vestiti. 

"Veloce" Harry fece uscire Louis dai suoi pensieri, così andò a mettersi dei vestiti adeguati. Harry non sapeva perché ma non fu sorpreso di sapere che tutto ciò che Louis indossava in casa fossero delle felpe enormi e i boxer.

Louis si trascinò su per le scale per cambiarsi in una giacca enorme gialla e pantaloncini neri, aggiungendo delle calze a rete per renderlo più 'piccante'.

"Va bene, andiamo" disse Harry che era davanti al sofà, mentre si metteva il telefono in tasca, iniziando poi a dirigersi fuori verso la sua macchina, con Louis al seguito.

Louis si sistemò nel sedile e aspettò che Harry gli allacciasse la cintura per abitudine, prima di piegare le gambe sotto di lui, mettendosi le scarpe in grembo.

"Perché Harry ha un negozio di tatuaggi?" chiese Louis, visto che la domanda gli attraversò la mente.

"È una storia per un'altra volta" mormorò Harry guardando dietro mentre usciva dal parcheggio, nella strada.

"Perché?" Harry gli stava negando praticamente tutto da quando si era svegliato e Louis non ne era proprio felice.

"Perché non me la sento ora, te la dirò un'altra volta", con ciò Louis incrociò le braccia, girandosi verso la strada.

Harry era così scorretto nei suoi confronti e non riusciva a capire perché. Forse era perché aveva fatto i capricci il giorno prima quando Harry gli aveva detto di lavare il proprio piatto.

O magari era perché aveva praticamente ignorato Harry quando gli aveva dato un limite di orario per andare a letto alle sei e mezza, ma non era colpa sua. Quale razza di psicopatico va a dormire alle sei e mezza?

Louis diede un'occhiata ad Harry che si stava solo concentrando sulla strada. L'uomo sembrava sotto stress. Magari Louis si era comportato male, ma Harry non avrebbe dovuto punirlo oggi per ciò che aveva fatto ieri.

Sbuffò di nuovo, più forte, così che Harry potesse sentirlo, poi Louis strinse le sue braccia al petto, si raddrizzò e allontanò un po' da Harry.

Harry però non gli diede attenzione, perché se lo avesse fatto, era sicuro, avrebbe reagito in un modo decisamente meno che appropriato. Persino illegale. Solo un'altro paio di settimane.

Poteva aspettare un paio di settimane.

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Where stories live. Discover now