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Il cervello di Louis era diventato una poltiglia assoluta da quando Harry aveva sganciato la prima bomba. Non poteva far altro che aprire e chiudere la bocca con gli occhi sgranati anche ore dopo, il ragazzo più grande era a solo poche stanze di distanza, sistemando e aiutando la sua famiglia a mettersi a proprio agio per la notte.

Nel frattempo Louis era seduto a gambe incrociate sul letto di Harry in nient'altro che la maglietta oversize di Harry, che stava stringendo tra le dita mentre si mordeva il labbro pensieroso.

Ovviamente amava Harry. Harry era come il marito dei suoi sogni, ma Louis non sapeva come dirlo senza che il suo cervello si spegnesse.

Proprio mentre iniziava a imbronciarsi per la situazione, Harry entrò silenziosamente chiudendosi la porta alle spalle. "Ehi, piccolino" tubò istantaneamente mandando la mente di Louis nel paese delle caramelle, "cosa c'è che non va?".

Cosa c'è che non va? Mica Harry aveva confessato il suo amore e aveva fatto finire Louis completamente fuori di testa prima.

"Nulla", Louis disse velocemente e arrossì, un profondo rosso.

Harry sorrise e si fermò nel suo movimento di togliersi i pantaloni, "è così?".

Louis annuì in fretta e afferrò le lenzuola in modo da poter seppellire la faccia, se non altro per nascondersi dallo sguardo di Harry.

"Parole, piccolo" mormorò Harry avvolgendo Louis tra le braccia e posizionandoli entrambi al centro del letto.

"Sto bene".

Harry ridacchiò prima di posare un bacio sulla guancia di Louis, "ancora bene?".

Louis annuì e Harry posò un altro bacio sull'altra guancia, "ancora?".

Louis annuì di nuovo e Harry gli posò un bacio sulla fronte, "che ne dici adesso?".

Un altro cenno del capo anche se Louis stava diventando sempre più agitato. Harry mormorò, posando un altro bacio sulla punta del suo naso, "come sta il mio bimbo adesso?".

Louis piagnucolò e cercò di coprirsi il viso solo facendo sì che Harry gli tenesse i polsi e li mettesse in una mano accanto al suo stomaco.

Dopo un paio di secondi Louis aprì gli occhi per vedere Harry che lo fissava con affetto, senza pensarci troppo si sporse in avanti e unì le loro labbra. Anche durante il bacio Harry non riusciva a smettere di sorridere, così divenne uno scontro di denti e lingua, e quando si ritirarono, Louis rise come un liceale.

"Così carino", sussurrò Harry usando la mano libera per strofinare la guancia di Louis e abbassarsi per un altro, molto più dolce, bacio. Il cambiamento di atmosfera fece il suo lavoro su Louis, e presto si ritrovò sotto Harry a emettere dolce miagolii i quali venivano subito inghiottiti da Harry.

Louis si tirò indietro per liberare un gemito nella clavicola di Harry solo per essere gentilmente zittito da Harry e girato in modo che gli stava a cavalcioni.

"Voglio giocare", sussurrò Louis così vicino alle labbra di Harry, che assaggiò ogni parola.

Harry posò un altro bacio a bocca chiusa sulle labbra di Louis, "non posso".

Louis fece il broncio, "perché no?".

Harry ridacchiò mentre faceva scorrere una mano lungo la schiena di Louis nella speranza di calmarlo, "perché ho un bimbo con me in questo momento, gioco solo con il mio ragazzo grande a cui piacciono i baci e venire chiamato carino e Lou".

Louis arricciò il naso, "non è giusto".

"Loulou non è giusto così".

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora