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Harry era inizialmente confuso quando si svegliò a mezzogiorno senza Louis spalmato sul suo fianco.

Gli ci volle un minuto intero per rendersi conto che il rumore dal piano di sotto proveniva dal programma preferito di Louis, "Le disavventure di Flapjack".

Con un gemito si tirò su e scese a salutare Lou.

"Come ti senti da diciottenne?", fu la prima cosa che gli chiese. Louis lo guardò con occhi stanchi e un cucchiaio in bocca.

"Harry ci ha messo molto", Louis mise il broncio rimettendo il cucchiaio nei suoi cereali.

"Harry è vecchio ricordi?", scherzò, "Harry ha bisogno di tutto il sonno che può prima di morire".

Louis gli fece la linguaccia prima di balzare in piedi e avvolgere le braccia intorno alla vita di Harry.

Harry mormorò qualcosa, accarezzandogli il braccio prima di iniziare a prepararsi la colazione.

"Voglio ancora sapere cosa mi ha preso Harry".

"Lo scoprirai più tardi alla festa", disse Harry, facendo sorridere Louis.

"Lo zio Lee sarà lì?".

"Sì".

"Che mi dici di zio Ian, e Zaynie, e Allie, e Dante?", Louis rimbalzava in pura gioia.

"Tutti loro vengono, però all'una e mezza, quindi è meglio che ti sbrighi a vestirti".

Louis fece di nuovo il broncio prima di stringere le braccia intorno a Harry, "ma Louis voleva passare del tempo con Harry prima".

"Mi hai tutto per te per i prossimi tre giorni Lou, un giorno non farà male".

"Sì lo farà. Questo giorno è il mio compleanno". Harry sospirò prima di mettere il suo panino in un piatto e mettere un braccio sopra le spalle di Louis.

"Ok, cosa vuoi fare?".

Louis si morse il labbro, "Aprire i regali di Harry e mostrare a Harry i miei regali?".

Harry ridacchiò, "ovviamente, che ne dici di alzarti e prendere il tuo regalo e io mi unirò a te tra pochissimo".

Louis fece un gridolino di gioia prima di alzarsi sulle punte dei piedi, piantando un bacio bagnato sulla guancia di Harry e scappando.

Proprio mentre Harry spense la tv, il suo telefono squillò. "Ehi, Harry", lo salutò Liam.

"Mi sono preso il giorno libero oggi così potrei passarlo con Lou", continuò, "mi chiedevo se preferisci che venga un po' prima".

Louis è legale ora e Harry non ha autocontrollo. La cosa intelligente sarebbe dire di sì, per assicurarsi che avesse un mezzo, in modo che i due avrebbero tenuto le mani a posto. Eppure Harry si ritrovò a dire di no.

"Va tutto bene, non c'è bisogno. Ci vediamo dopo".

spσílt COMPLETA/IN REVISIONE ☆[Italian translation]☆Where stories live. Discover now