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!! Attenzione !! 

Questo capitolo sono presenti scene di violenza esplicite.

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<< Pensavo di aver detto di non voler essere disturbato >> udì una volta messo piede all'interno della stanza. Facendo il minimo rumore possibile chiuse la porta, muovendola con le mani tenute dietro alla schiena, non volendo dare le spalle all'uomo. 

La figura di Hyonso era seduta alla grande scrivania presente all'interno della stanza, chino sulla superficie lignea e concentrato a leggere dei documenti che teneva stretti tra le mani. Aveva un paio di occhiali dalla montatura in metallo poggiati sulla punta del naso, che afferrò e mosse leggermente, alzandoli di qualche centimetro e riportandoli sul ponte del suo piccolo naso. Quando non ricevette risposta, alzò la testa dai documenti e spalancò gli occhi notando la figura di Seokjin ferma davanti alla porta, sbattendo leggermente le palpebre a causa della sorpresa.

Il minore non esitò un istante e con un movimento veloce estrasse la pistola dalla cintura, tenendola saldamente stretta tra le mani. La alzò e con un'espressione dura e concentrata, la puntò contro l'uomo. << Che piacere rivederti, papino >> lo schernì, pronunciando quelle parole con tono carico di veleno.

L'uomo, preso alla sprovvista, alzò le mani con lentezza, tenendo gli occhi allarmati fissi in quelli duri di Seokjin. Nonostante volesse rispondere a tono al ragazzo di fronte a lui, non osò aprire bocca, trovandosi in una situazione di netto svantaggio.

Seokjin camminò lentamente verso la grande scrivania in legno, tenendo il braccio teso e le orecchie vigili, non intenzionato a sottovalutare l'uomo. Con passi leggeri e ponderati, arrivò di fronte al tavolo e lì si arrestò, osservando il volto di Hyonso dall'alto.

<< Perché sei qui? >> domandò ugualmente l'uomo, iniziando a spazientirsi a causa delle lente azioni di Seokjin, mentre un pensiero di derisione attraversò la sua mente, che lo spronò a stirare le proprie labbra in un ghigno divertito ed a guardare il minore con superiorità.

Quel veloce cambio di espressione fece aggrottare le sopracciglia al ragazzo, genuinamente confuso dal comportamento dell'uomo. Senza pensarci si ritrovò a rilassare le spalle, leggermente scoraggiato dalla poco credibilità che pareva avere agli occhi di Hyonso.

Cogliendo quel piccolo particolare, l'uomo abbassò le mani e si rilassò contro lo schienale della sedia, non sentendosi più minacciato dalla pistola che l'altro gli stava puntando addosso. << Ripeto la domanda, Seokjin. Perché sei qui? >> disse con scherno, ridacchiando nel notare gli occhi del minore strabuzzarsi leggermente a causa del suo comportamento.

<< Sono qui per ucciderti >> rispose, cercando di riacquistare un minimo di credibilità, raddrizzando le spalle ed aggiustando la presa sulla pistola. La risata di Hyonso riempì inavvertitamente la stanza, disperdendosi con forza all'interno di quelle quattro mura ed irritando le orecchie di Seokjin, il quale digrignò i denti ed urlò : << Cosa cazzo hai da ridere? >>.

<< Scusami, è che eri così serio mentre lo dicevi che non sono riuscito a trattenermi >>, continuò a ridere, reggendosi lo stomaco con le mani, mentre delle piccole lacrime si raggrupparono ai lati dei suoi occhi.

<< Non sto scherzando, Hyonso. Sono davvero venuto qui per ucciderti >> ripeté, questa volta con tono grave e minaccioso, già stanco del trattamento che stava ricevendo.

Dopo un attimo di silenzio, nel mentre del quale l'uomo riprese fiato e si asciugò le lacrime, si alzò dalla sedia ed iniziò ad aggirare la scrivania. Seokjin, non intimorito dal suo comportamento, tenne gli occhi e la pistola saldamente puntati su di lui.

Can't Hold Me Down || BTSxJinWo Geschichten leben. Entdecke jetzt