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Presente

<< Le armi verranno direttamente portate al molo dove mi aspetto che i suoi uomini far- >> Hyonso non fece in tempo a concludere la frase che la porta del suo studio - entro il quale si stava tenendo un incontro con il principale trafficante d'armi della famiglia Min -, si spalancò di colpo. 

Estremamente irritato da quella brusca interruzione, spostò lo sguardo dal proprio ospite e lo portò verso chiunque avesse osato interrompere la loro chiacchierata, rimanendo però sorpreso quando sulla soglia trovò i propri figli. 

Sospirando riportò le proprie attenzioni al trafficante d'armi - Cheolmin - e si inchinò leggermente prima di proferire in tono di scuse: << Ti prego di scusarmi, ma sembra che un problema abbia bisogno del mio aiuto per essere risolto >>. << Capisco, quando gli affari chiamano è necessario rispondere >> scoppiò a ridere Cheolmin, alzandosi dal divanetto sul quale era seduto ed avvicinandosi a Hyonso. Posò una mano sulla spalla del boss e gli sorrise, << Tornerò domani >> disse, prima di fare un cenno ai sei ragazzi fermi sulla soglia e scomparire oltre lo stipite della porta.

<< Chiudete la porta >> ordinò il signor Min con tono carico di rabbia. I sei ragazzi entrarono nella stanza e Jungkook si occupò di eseguire l'ordine del padre, disponendosi poi accanto ai fratelli lungo i due divanetti presenti nella stanza. 

<< Ora datemi un motivo valido per non punirvi per aver fatto irruzione all'interno del mio studio senza il mio permesso >> sussurrò tra i denti Hyonso, facendo rabbrividire i figli a causa delle occhiate truci che stava loro rivolgendo. 

<< Daewon è morto >> sentenziò senza perdita di tempo Namjoon, l'unico tra i sei fratelli in grado di fronteggiare lo sguardo furente del padre. 

<< Cosa? >> domandò, rimasto destabilizzato dalle parole totalmente inaspettate del secondogenito. Inspirò profondamente e decise di prendere posto presso la pregiata poltrona posizionata dietro la scrivania; una volta seduto, poggiò i gomiti contro la superficie lignea del mobile e congiunse le proprie mani, riportando poi lo sguardo sulla figura del figlio. << Namjoon, per Dio, cosa stai blaterando? >> sospirò, ormai al limite dal richiamare le proprie guardie per far punire a dovere i propri figli.

<< Quello che ho detto. Daewon è morto >> rispose con tono atono Namjoon, mantenendo lo sguardo freddo puntato in quello alterato di Hyonso. << Se Daewon è morto, con chi diavolo avete parlato voi fino ad ora!? >> scattò in piedi il capofamiglia, muovendosi con talmente tanta foga che la sedia in pelle sulla quale era seduto si ribaltò, producendo a contatto col pavimento un fastidioso tonfo che rimbombò all'interno della stanza, unendosi all'eco delle urla di Hyonso. 

<< Con Seokjin >> intervenne il maggiore dei sei fratelli, muovendo lo sguardo impassibile verso la figura sbalordita del padre e strizzando leggemente l'occhio destro a causa dell'improvvisa fitta di dolore che colpí la lunga cicatrice.

L'espressione allibita di Hyonso dopo aver udito quel nome uscire dalle labbra di Yoongi iniziò a dissolversi in pochi minuti, tramutandosi in una smorfia divertita che venne accompagnata da una piena risata.

<< Il nostro Seokjin? Kim Seokjin? >> fu in grado di sussurrare tra gli affannati respiri che fu costretto a prendere a causa dell'incontrollato riso, asciugandosi le lacrime e guardando i propri figli.

<< Sì, padre - rispose Jimin, osservando l'uomo con un malizioso ghigno stampato in volto - ma se fossi in te non riderei così tanto. Ora è lui la punta di cristallo dei Guelimja ed oggi ha annullato gli accordi che vigevano tra i due clan >>, si leccò le labbra, pronto a gustarsi la reazione del padre alle proprie parole.

Can't Hold Me Down || BTSxJinWhere stories live. Discover now