Can't Hold Me Down || BTSxJin

30.

Si asciugò le lacrime e tese l'orecchio verso la porta, cercando di captare un possibile rumore proveniente da quel piano. Aggrottò le sopracciglia confuso quando l'unica cosa che ricevette in risposta fu un assoluto silenzio, che andò a congiungersi al suono dei suoi respiri ancora affannati.

Si allontanò dal corpo di Hyonso e si grattò il retro della nuca, domandandosi per quale motivo non ci fosse alcun rumore all'interno della villa. Iniziò a ragionare su ciò che fosse potuto accadere, giungendo alla conclusione che Jaewhan dovesse essere riuscito ad uccidere i figli Min mentre lui era impegnato con Hyonso, non riuscendo a trovare nessun'altra spiegazione alla mancanza dell'eco degli spari e delle urla. Pensò persino che potesse essere successo qualcosa a Jaewhan, ma iniziò a scuotere subito la testa, cercando di rassicurarsi che una cosa del genere fosse improbabile. In fin dei conti l'amico era a comando di un attacco a sorpresa, non c'erano possibilità che i Bangtan lo avessero sventato prima del tempo.

Mordicchiandosi l'unghia del pollice destro, rimase in piedi al centro della stanza, domandandosi cosa fare in quel momento. I suoi pensieri vennero però interrotti dallo scatto che produsse la porta nell'aprirsi. Con sorpresa si voltò verso l'entrata della stanza, sobbalzando leggermente dallo spavento.

<< Jaehwan! >> urlò quando vide l'altro sorpassare la soglia a testa china. Sentendosi pervaso dalla felicità nel vederlo, corse verso di lui e cinse il suo collo con le proprie braccia. << Stai bene, vero? Cos'è successo con i Bangtan? Sei riuscito ad ucciderli? Perché la villa è così silenziosa? >> iniziò a riempirlo di domande, sollevato dal fatto che il ragazzo fosse vivo e stesse apparentemente bene, ma al contempo ansioso di sapere se il suo piano fosse stato portato a termine - soprattutto dopo la breve discussione avuta poco prima.

<< Seokjin scappa >> gli rispose Jaewhan, sussurrando quelle parole con debolezza e tenendo il capo abbassato, non riuscendo a guardare l'amico in faccia. Quel comportamento allarmò il minore, che afferrò le sue spalle e sia abbassò leggermente, cercando di guardare Jaehwnan negli occhi, << Cosa stai dicendo? >> domandò confuso.

Il maggiore alzò di scatto la testa e guardò Seokjin con gli occhi spalancati e pieni di lacrime. Afferrò gli avambracci del ragazzo e socchiuse le labbra per urlare ciò che gli aveva appena detto, ma quando le sue orecchie colsero il suono di numerosi passi avvicinarsi alla porta, si zittì. Copiose lacrime iniziarono a scendere lungo le sue guance, iniziando a singhiozzare davanti al volto sconvolto di Seokjin. << Scusami. Mi dispiace così tant- >>, non fu in grado di continuare la frase che un singhiozzo più forte degli altri gli fece mancare il fiato.

Percependo a suo volta il rumore di passi, Seokjin afferrò il viso dell'amico e lo costrinse a guardarlo negli occhi, mentre una brutta sensazione iniziò a crearsi nella bocca del suo stomaco, facendolo sudare freddo. << Perché ti stai scusando? Cos'hai fatto? >> domandò con un tono duro, strattonando il volto del ragazzo quando l'unica che fu in grado di fare fu piangere.

<< Che schifo! >> urlò una terza voce proveniente dall'ingresso. Seokjin spalancò gli occhi e mosse velocemente lo sguardo verso la porta aperta, attraverso la quale stavano entrando i figli di Min Hyonso. << Guarda! Sono saltati via quasi tutti in denti >> ridacchiò Jimin, il quale era piegato sul corpo morto del padre e lo stava studiando con lo sguardo. << Dovevi odiarlo davvero tanto >> constatò con tono divertito il gemello, che alzò lo sguardo dal corpo e lo portò su quello sconvolto di Seokjin.

<< Cosa... Cosa ci fate qui? Perché non siete morti? >> sussurrò, più a sé stesso che ai diretti interessati. Strinse la presa sulle spalle di Jaewhan ed iniziò a scuoterlo, iniziando ad urlare: << Perché non sono morti? Ti avevo detto di ucciderli!>>. Jaewhan non rispose alle sue domande, si limitò semplicemente a tenere la testa china e a ripetere delle flebili e sconnesse scuse.