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Per i minuti seguenti nessuno dei sei ragazzi osò fiatare, intenti ad osservare la fragile figura di Seokjin muoversi in maniera irregolare, scossa dal suo respiro frammentario e strozzato.

Dopo poco tempo, Yoongi si mosse verso il minore, avvicinandosi lentamente al suo corpo instabile, venendo però ben presto costretto ad arretrare di qualche passo a causa della pistola che venne puntata verso di lui. << Non osare avvicinarti >> sibilò Seokjin, tenendo il braccio destro ben teso verso la sua figura, mentre con la mano sinistra spostò i capelli che erano ricaduti contro il suo viso.

L'aria nella stanza era tesa e nessuno osava fiatare, essendo tutti troppo concentrati su cosa fare e come muoversi: il primo ad agire fu Namjoon, il quale mosse qualche passo verso Seokjin, ignorando volutamente la pistola che il minore aveva indirizzato verso di lui.

<< Namjoon, ho ucciso un'uomo, penso di essere perfettamente in grado di spararti in questo fottuto istante >> sputò frustrato Seokjin, muovendo velocemente il dito contro il grilletto. Il diretto interessato delle sue minacce si lasciò scappare una risata, la quale andò ad irritare maggiormente il minore. << Io ne ho uccisi il quintuplo, Seokjin. E come me anche loro - mosse il braccio ad indicare le cinque figure che li osservavano inermi - Quindi, fai un favore a te stesso e metti via quella pistola. Volevi iniziare l'incontro che avremmo dovuto tenere con Daewon? Bene. Accomodati >> rispose con fermezza, indicando con la coda dell'occhio il tavolo posto al centro della stanza. Lo sguardo di Seokjin però rimase impassibile, così come la sua stretta ferrea attorno al corpo della pistola.

Namjoon, notando l'irremovibilità del ragazzo, alzò gli occhi al cielo e contrasse la propria mascella, << Nessuno alzerà un dito su di te - puntò lo sguardo fermo negli occhi di Seokjin, avendo colto perfettamente il restio del minore - hai la mia parola che se anche solo uno di loro dovesse sfiorarti, verrà severamente punito >> sibilò con serietà, osservando compiaciuto come il moro iniziò ad abbassare lentamente l'arma da fuoco. Si passò una mano tra i capelli e lentamente camminò verso una delle sedie disposte attorno al tavolo, ignorando completamente i versi di dissenso dei suoi complici. Con una mossa veloce afferrò lo schienale della sedia posta davanti a lui e si sedette, attendendo che anche gli altri partecipanti seguissero il suo esempio.

Con i gomiti puntati contro la superficie lignea del tavolo e le mani congiunte davanti al proprio volto, puntò lo sguardo freddo verso la figura di Seokjin, il quale si sedette al capo opposto rispetto a lui. I suoi occhi si mossero lentamente lungo il suo delicato collo, accarezzando con la vista quella morbida pelle, delicata e luminosa, resa oscena e scabrosa dai grandi marchi rossi che ne deturpavano la purezza.

Con il movimento di una mano arrestò il fitto vociare che si era alzato all'interno della stanza e lanciò un'occhiata ad ognuno dei ragazzi seduto al tavolo - inviando un tacito avvertimento a chiunque avesse osato anche solo fiatare - prima di puntare lo sguardo negli occhi languidi di Seokjin.

Questo lo stava guardando con silente attesa, cercando di figurarsi le sue reali intenzioni, diffidente dell'improvvisa magnanimità del ragazzo maggiore.

<< Yoongi, per favore, inizia con le contrattazioni >>. Il ragazzo in questione spalancò gli occhi e mosse un paio di volte lo sguardo tra la figura di Namjoon a quella di Seokjin, completamente destabilizzato dal comportamento che il biondo aveva acquistato, << Namjoon cosa- >> ma non fece in tempo a terminare la frase, che l'occiata tagliente che il minore gli rivolse lo costrinse a serrare le labbra tra di loro.

I loro occhi rimasero incollati per un paio di secondi prima che Yoongi socchiudesse le palpebre ed abbassasse il capo, acconsentendo alla richiesta che Namjoon gli aveva avanzato, << Va bene. Allora- >>

Can't Hold Me Down || BTSxJinWhere stories live. Discover now