34.

192 17 16
                                    

La porta si spalancò violentemente, producendo un assordante frastuono quando andò a sbattere contro il muro. La figura di Hoseok comparve oltre la soglia e la sua espressione irata non sfuggì dalla vista di Seokjin. << Che cazzo hai da urlare!? >> gridò, camminando velocemente verso il letto, arrestandosi però quando la vista del sangue presente sulle lenzuola colpì i suoi occhi.

<< Cos'è successo!? >> urlò ancora più forte di prima, avvicinandosi fino a raggiungere il letto, strattonando Seokjin per un braccio. << Che cazzo hai fatto!? >> lo percosse violentemente, continuando ad urlargli in faccia. Afferrò con forza la sua mascella e voltò bruscamente il suo viso, osservando con orrore i lunghi tagli presenti sul retro delle sue orecchie. << Jimin! >> urlò il nome del fratello, richiamandolo verso la stanza.

Seokjin contrasse il viso in un'espressione infastidita ed iniziò a muovere con vivacità la propria testa, cercando di liberarsi dalla stretta di Hoseok, ricevendo però il risultato opposto quando le dita del maggiore si conficcarono ulteriormente all'interno della propria carne.

<< Dimmi >> esordì Jimin entrando in stanza. Era accorso all'interno della camera dopo l'urlo del fratello, preoccupato dall'urgenza nascosta nel suo tono. Si avvicinò anche lui al letto e spalancò gli occhi quando notò il sangue secco colato dalla testa di Seokjin, lungo il suo collo e raggruppato all'interno della stoffa della sua maglietta. << Cosa gli è successo? >> domandò, toccando con delicatezza le orecchie del minore e ripiegando su sé stessa la cartilagine, osservando con attenzione le ferite. << Non lo so >> rispose con tono duro Hoseok, guardando con serietà gli occhi distolti di Seokjin. << Sono entrato in stanza e come te ho notato il sangue >>.

<< Vai ad avvertire gli altri. Io intanto gli pulisco le ferite e quando ho finito lo porto giù con me >> disse con risolutezza Jimin, dando un colpetto alla mano di Hoseok stretta attorno al volto di Seokjin. Il maggiore annuì impercettibilmente e liberò con un brusco movimento il suo viso, allontanandosi ed uscendo dalla stanza.

<< Su, alzati >> istruì Jimin, afferrando il minore per il braccio e trascinandolo fuori dal letto, ignorando i gemiti di dolori che liberò a causa dalle fitte provenienti dalla sua schiena. Lo strattonò fuori dalla stanza e raggiunsero il bagno lì vicino, incontrando per la strada Taehyung, il quale notando Seokjin nuovamente sporco di sangue alzò gli occhi al cielo, non curandosi però delle sue ferite e continuando a camminare per la sua strada.

Jimin lo fece entrare nel bagno e lo spinse bruscamente contro il lavandino, facendogli sbattere con non indifferente forza il fianco. Seokjin strinse i denti e soppresse il gemito che gli era risalito lungo la gola, aggrappandosi alla bianca ceramica in cerca di un sostegno. Nel mentre Jimin tirò fuori da un mobiletto una bottiglia di disinfettante e numerosi batuffoli di cotone, che bagnò con la soluzione alcolica. Con un'espressione atona si avvicinò nuovamente a lui e senza traccia della delicatezza con la quale lo aveva toccato prima, gli afferrò l'orecchio e lo strattonò, passando il cotone imbevuto sui tagli presenti dietro di esso. Seokjin strinse gli occhi a causa del dolore ma non fiatò, inghiottendo nuovamente i gemiti di dolore.

<< Perché lo hai fatto? >> domandò, ora spostandosi a pulire le ferite dell'orecchio destro. Il minore rimase in silenzio, rifiutandosi di giustificare la violenza che aveva involontariamente riservato al suo corpo; da un lato perché contrario ad aprire un'inutile discussione con Jimin, dall'altro perché lui stesso non capiva per quale motivo si fosse ferito. Immaginava che fosse avvenuto durante uno dei numerosi momenti di isteria che nelle ultime ore lo avevano colpito, ma se ci pensava lucidamente, cercando di ricordare l'esatta sequenza degli avvenimenti, la sua mente vedeva solo delle sfocate immagini vorticare davanti a sé.

Can't Hold Me Down || BTSxJinWhere stories live. Discover now