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!! Attenzione !!

Questo capitolo contiene scene di sesso e violenza abbastanza disturbanti.

Uomo avvisato, mezzo salvato.

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<< Come mai non ti ho visto in giro oggi? >> domandò l'uomo, chiudendo la porta a chiave e girandosi verso la figura di Seokjin, scrutando con attenzione ogni suo movimento.

Il moro difatti, si era diretto verso il grande letto matrimoniale che occupava una minima parte all'interno dell'immensa stanza, sedendosi sul bordo di esso. Accavallando le gambe e poggiando una mano contro la propria coscia nuda, iniziò a muoverla in maniera lenta, accarezzando con movimenti circolari la morbidezza della sua pelle, << Ho passato tutta la mattina nella mia stanza. Questa notte ho avuto dei problemi ad addormentarmi e per questo sono rimasto nel letto finché non mi hai fatto chiamare >> alzò le spalle, spiegando con sincerità il motivo per il quale non fosse uscito prima dalla sua camera - come invece era solito fare.

Era risaputo ormai da tutti all'interno della grande villa quanto Seokjin detestasse rimanere chiuso all'interno della sua camera più del necessario. Per lui ogni momento era buono per stare lontano da quelle soffocanti quattro mura: che fosse per passare del tempo esplorando l'immensa villa, o per tenere compagnia al suo padrone, era irrilevante; a Seokjin bastava soltanto non rimanere rinchiuso nella sua stanza.

Uno dei suoi amici più stretti - Jaehwan, una delle guardie personali di Seokjin - sospettava che quella bizzarra abitudine non fosse frutto del carattere estroverso dell'amico ma che anzi, fosse nata in seguito a particolari eventi del suo ignoto passato. Ma quelle erano sue supposizioni, perché Seokjin - nonostante l'intimità che legava i due ragazzi - non aveva mai accennato all'amico nulla che fosse correlato alla sua vita prima di giungere alla villa. Non che Jaehwa non avesse mai provato a scoprire qualcosa, ma dopo i primi mesi di tentativi falliti, era giunto alla conclusione che Seokjin non aprezzasse convidire con altri ciò che aveva vissuto gli anni precedenti al suo arrivo.

<< Capisco. Forse avrei dovuto chiamarti ieri sera - si leccò le labbra, passando con lo sguardo le gambe lisce del minore - la stanchezza sarebbe stata in grado di farti addormentare subito >> scoppiò a ridere alle proprie parole, dirigendosi verso il tavolino posto al centro della stanza. Afferrò una bottiglia di pregiato vino francese e poggiò il suo collo contro il bordo di un bicchiere, lasciando che il liquido porpureo si liberasse all'interno del costoso calice di cristallo.

<< Ma ieri sera non mi sentivo bene >> borbottò Seokjin, afferrando con indifferenza il lembo della felpa che, con estrema lentezza, alzò leggermente, rivelando la pelle nivea e tonica del suo addome, << Lo sai che avevo mal di pancia, per questo mi hai fatto rimanere nella mia stanza >>, sporse il labbro inferiore e sbatté le ciglia, guardando con occhi dolci l'uomo di sesant'anni.

<< Seokjin, dimmi, come mai ci hai messo più del solito ad arrivare? >> domandò con tono duro, ignorando completamente il discorso che il minore aveva intavolato. Si voltò verso la figura seminuda di Seokjin e, osservandolo negli occhi, assaporò un sorso di vino.

Il diciannovenne, infastidito dall'improvvisa domanda, ruotò gli occhi al cielo e riportò il tessuto della felpa a coprire il suo stomaco, tirandolo con durezza nel tentativo di coprire qualche centimetro in più delle sue cosce, << Venendo in qua, ho visto che i tuoi uomini sono in fermento ed ho tardato ad arrivare nel tentativo di capire per quale motivo fossero così agitati >> rispose con tono calmo e tranquillo, mentendo sulla reale causa del suo ritardo - non che Seokjin fosse una persona magnanima, semplicemente la curiosità lo aveva spinto a non deviare la conversazione su un'altro tema.

Can't Hold Me Down || BTSxJinWhere stories live. Discover now