prologo

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Giallo.

Ho sempre pensato che questo colore portasse tanta allegria. Si dice che Vincent Van Gogh mangiasse la pittura gialla perché credeva che gli avrebbe portato la felicità.

Nella mia vita gli unici colori presenti sono il nero e il grigio e del giallo non ce n'è nemmeno l'ombra.
Un tempo c'era o almeno credo, i ricordi della mia infanzia sono i più belli che ho, poi tutto si è spento.

Buio, buio pesto.

A volte mi chiedo quando arriverà il mio momento di brillare. Forse mai, eppure mi piacerebbe tanto essere come una di quelle stelle che illuminano il cielo e che guarderesti per ore e ore senza mai stancarti.

Non so se merito di essere il giallo o una stella, probabilmente no, e io mi sto consumando come una sigaretta accesa.

Forse un giorno le cose cambieranno, magari l'universo smetterà di ridermi in faccia e mi donerà un po' di quel giallo che cerco disperatamente, ma per il momento continuerò a tenere le luci spente e le tapparelle abbassate.

Sono aria i sospiri
e vanno via nell'aria.
Sono acqua le lacrime
e se ne vanno al mare.
Ma, ragazza, l'amore
sai dirmi dove va
quando ce ne scordiamo?

AfraidWhere stories live. Discover now