Capitolo 14

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                                Victoria

"Ragazze sta sera vi porto in un posto" ci dice Roxy durante la pausa pranzo.

Oggi è venerdì, sono passati quattro giorni da quel messaggio e poi fortunatamente non c'è stato più nulla.

Ammetto però che ogni volta che guardo le notifiche sul mio cellulare ho una leggera ansia.

"Che genere di posto?" chiede Veronica
"Emm, come ve lo spiego senza spiegarvelo?"

"Mi mette paura questa frase Rox" dico io con un sorrisetto mentre mangio il mio pranzo.

"Allora, ve lo ricordate quel mio amico che studia alla NYU?" domanda lei riferendosi alle altre.

Loro annuiscono e poi lei riprende a spiegare, si piega sul tavolo verso di noi e abbassa un po' la voce, probabilmente per non farsi sentire da orecchie indiscrete.
Questo cattura completamente la mia attenzione.

"Stasera gareggia"

Le altre iniziano a lamentarsi dopo ciò che dice, ma io non capisco.

"Non se ne parla Roxy, non verrò di certo in quel posto, lo sai che è tutto illegale, se dovesse arrivare la polizia saremmo fottute, tutte quante" esordisce Lilith severa.

"Concordo con lei" Ronny le dà corda e subito Roxy si gira verso di me come per chiedermi sostegno.

"In realtà non ho idea di cosa stiate dicendo, chi è questo tuo amico?"

"È il figlio di amici di famiglia dei miei e fa corse clandestine di auto"

Intrigante.

Faccio un sorriso verso Roxy e le do man forte.

"A me sembra adrenalinico, dovremmo andarci"
"Non so perché ma ero quasi del tutto convinta che saresti stata l'unica ad appoggiare questa idea"

Le altre sono ancora contrariate e non perdono tempo a dimostrarcelo.

"Andiamo Vic sei seria?" si lamenta Lili con me.

"Oh andiamo ragazze, male che vada scappiamo in caso arrivi la polizia" provo a convincerle e credo manchi poco per riuscirci.

"Non sono per niente convinta" dice Veronica
"Nemmeno io, però ammetto che un po' mi interessa" continua Lili.

Io e Roxy ci guardiamo consapevoli di essere riuscite a convincerle.

Continuiamo a parlare per il resto del pranzo, organizzandoci per stasera fino a che non arriva l'ora di rientrare in classe.

Nel mezzo dell'ultima lezione mi arriva un messaggio da parte di mio fratello che mi avvisa che non tornerà a casa nel pomeriggio, mi ha implicitamente detto di arrangiarmi.
Grandioso, dovrei iniziare a venire a scuola con la mia macchina, sicuramente mi eviterei un sacco di sbattimenti.

~~~

Alla fine il ritorno a casa non è stato così traumatico come pensavo, ultimamente sto incominciando a prendere confidenza con i mezzi pubblici di questa città così frenetica.
In realtà sto prendendo confidenza in generale con questa città, mi fa ridere dirlo ma la sua frenesia mi porta tranquillità.
Così tante persone, sempre di corsa, a volte mi piace osservarle e fantasticare sulle loro storie, oggi ad esempio mentre ero sulla metro ho visto una signora anziana, sorrideva, ha sorriso per tutto il tragitto che abbiamo percorso insieme in realtà ed ero così curiosa di sapere a cosa stesse pensando di così allegro e felice che mi è quasi venuta voglia di chiederglielo, alla fine non l'ho fatto ma osservarla mi ha fatto spuntare un sorriso, poi ho girato lo sguardo e ho visto una ragazza, lei invece sembrava così triste, sembrava me, e l'ho osservata talmente tanto che il suo sguardo spento mi è rimasto impresso nella mente.
Le è successo qualcosa oppure ha solo preso un brutto voto a scuola?
La gente vede questo quando mi guarda?

AfraidWhere stories live. Discover now