Capitolo 11

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                                Victoria

È sabato mattina, la settimana è quasi giunta al termine e la mia unica preoccupazione di oggi è scegliere cosa mettere alla festa di stasera.

Le ragazze verrano qua nel pomeriggio e insieme mi aiuteranno a scegliere qualcosa.

Scendo in cucina dove ci trovo mio zio che beve il suo solito caffè, già vestito di tutto punto per andare al lavoro.

"Buongiorno Victoria, dormito bene?"

Annuisco, sono ancora troppo addormentata per pensare di poter dire anche solo una parola, la mattina sono intrattabile -non che nel resto della giornata non lo sia- ma in particolar modo appena sveglia.

Mi avvicino alla macchinetta del caffè per preparamene uno. Questo per oggi sarà la mia colazione e possibilmente anche il mio pranzo.

Lo so, avevo promesso a Elia che non l'avrei più fatto ma questa settimana ho esagerato e i sensi di colpa si fanno sentire. Prima o poi ce la farò.
Lo prometto.

"Sto andando al lavoro, tornerò nel pomeriggio tardi" mi annuncia mio zio lasciandomi un tenero bacio in testa

Biascico un "ok" perché è l'unica cosa che sono in grado di dire in questo momento, fortunatamente lui non si offende per il modo freddo in cui mi rivolgo, ormai è abituato, sono anni che ci cresce come un padre.

"Buona giornata tesoro" e detto ciò esce di casa.

Prendo il mio caffè dalla macchinetta e mi piazzo sul divano accendendo la tv.
Ultimamente sto guardando una nuova serie, The 100 e ne sono completamente ossessionata.

Uno come Bellamy Blake me lo meritavo.

E invece guarda con chi ti sei ritrovata.

Scaccio via i pensieri imminenti che mi tormentano e mi concentro sulla serie.
Stamattina mi sono svegliata stranamente presto, il che vuol dire che mio fratello ancora dorme e non può rompere le scatole.

Un paio di episodi dopo sono così concentrata a guardare il televisore che non mi accorgo di mio fratello che si incammina verso il divano con la sua colazione, una barretta proteica e un caffè.

Le persone normali di solito fanno colazione in cucina lo so, ma è decisamente più comodo il divano.

"Buongiorno" pronuncia con la voce ancora impastata dal sonno. Anche lui è come me la mattina.

Ricambio il suo buongiorno per poi rimettermi a guardare la Tv.

Dopo un'altra ora passata a vegetare decido che è arrivato il momento di dare un senso alla mia vita, così mi alzo dal divano e recupero le tazze del caffè per poi portarle in cucina.
Mentre le sto lavando mio fratello si avvicina a me.

"Più tardi vengono i ragazzi, ti avviso"

"Vengono anche le ragazze"

Lui annuisce e appena finisco di lavare le stoviglie vado in camera mia.
Dopo una breve sistemata, mi cambio e metto un completino da allenamento nero.
Non ho voglia di andare a correre quindi credo proprio che farò un allenamento da casa.

Riscaldo un po' i muscoli e dopodiché inizio.

Alla fine dell'allenamento sento tutti i muscoli bruciare.
È un buon segno.

Mi faccio una rapida doccia per togliermi tutto il sudore di dosso.
Apro il getto dell'acqua calda e mi ci butto sotto, sul mio corpo passo il mio solito bagnoschiuma alla vaniglia, adoro l'odore che mi lascia addosso.
Passo poi sui capelli lo shampoo e poi una maschera che dovrebbe renderli più morbidi e lisci.

AfraidWhere stories live. Discover now