13 Capitolo - Le parole di Elyson

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Elyson si risvegliò tra lenzuola di seta rosa, sembrava quasi che stesse sognando. Aprì gli occhi e si ricordò di essere al castello. Si alzò e dopo essersi vestita scese per fare colazione. Trovò lì seduti al tavolo Mary, suo fratello, Haarles e William. Elyson si sedette vicino a Shyar che gli sorrise.

<< Ehi sorella come va?>>.

<< Tutto a posto grazie>> sorrise lei.

<< Mi fa piacere che tu abbia dormito bene Elyson>> esclamò Mary.

<<Sei molto bella Elyson>> disse William con la sua solita aria da seduttore.

Haarles sorrise pensando che la ragazza sarebbe stata solo l'ennesima storia di poco conto di suo fratello. Shyar guardò storto William che smise di parlare dopo aver visto che suo cognato lo stava guardando in cagnesco.

<< Volevo che facessimo colazione tutti insieme Elyson per conoscerci meglio>> disse Mary.

<< La ringrazio, è stato molto carino da parte sua>> rispose Elyson.

<< Lui è mio figlio William, vi siate già conosciuti abbastanza vedo>> disse guardando i due, si immaginava già del tenero.

<<Che avete fatto ieri sera voi due da soli in biblioteca? Ho sentito le vostre voci provenire da lì>> chiese Haarles guardando suo fratello William.

Shyar guardò sua sorella e nell'orecchio gli chiese cosa era successo ieri sera tra di loro.

<<Niente, non è successo niente Shyar>> disse la ragazza a bassa voce.

William sorrise al fratello e disse: <<L'ho solo aiutata a prendere un libro che era nello scaffale in alto, poi niente le ho chiesto se volevamo diventare amici tutto qui>>.

<<Quindi non hai messo le mani su mia sorella? Mi sembra molto strano tutto ciò>> disse Shyar con un sorriso falso.

<< Non lo farei mai, io non sono come mio fratello>> disse guardando Haarles che era seccato da quella risposta, infondo lui aveva preso solo ciò che era suo di diritto.

<<Perché mi metti in mezzo ora? Io ho fatto solo ciò che mi era di diritto>> rispose il re seccato.

<<Che hai detto?! Io non sono di proprietà di nessuno, sei un ...! Non voglio essere volgare perché ci sono delle ragazze a tavola, mi tratterrò per stavolta>> urlò Shyar.

<<Anche se ti rifiuti di pensarla così, io ho pagato per averti. Pensa che ora mi stai ripagando con quel bambino che hai nel tuo ventre>> gli rispose guardando la sua pancia.

Shyar non replicò, purtroppo era vero, suo padre l'aveva venduto al re per una manciata di soldi. Si vedeva solo come un oggetto, venduto al primo offerente, un oggetto che non serviva più, buttato, regalato. Mai avrebbe perdonato suo padre per il male che gli aveva fatto, ma non era un male fisico il suo era un male interno, fin dentro la sua anima.

<< Dai su non litigate come al vostro solito, siete sposati. Dovreste cercare di andare d'accordo>> disse Mary cercando di calmare gli animi.

<< Allora Elyson, so che hai 18 anni. Hai qualche sogno che ti piacerebbe realizzare?>> continuò a parlare Mary.

<< In realtà no, ho appena finito la scuola e non so cosa fare della mia vita>> rispose lei.

<< Dimmi dei tuoi hobby, cosa ti piace fare?>>.

<<Mi piace leggere, cucinare e mi piacciono molto i gatti>> disse la ragazza sorridendo.

Shyar, l'omega ribelle (yaoi story)Where stories live. Discover now