4 anni - prima volta in piscina

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"Dai Cory, vieni. Ti tengo io" prova Amelia allungando le braccia verso il figlio, ma lui scuote la testa e fa un passo indietro.

Non gli piace la piscina. Tutto è scivoloso, ci sono tante persone e l'acqua gli fa bruciare gli occhi.

No, è un bruttissimo posto e lui vuole tornare a casa.

Poi, però, una risata melodiosa cattura la sua attenzione in quella cacofonia di suoni, portandolo a posare lo sguardo sul suo amico che se ne sta qualche metro più in là, nel bel mezzo della vasca, a muovere le gambe creando un piccolo tnunami mentre Brianna lo trascina per il salvagente.

Ovviamente si sta divertendo. Sam non ha mai paura di niente, benchè anche per lui sia la prima volta che vengono in piscina.

Cory non voleva, ma da quando avevano visto il volantino pubblicitario che sponsorizzava la sua nuova apertura, all'improvviso per Sam ogni altra cosa non era più così interessante: nè le loro corse in cortile, nè i giri in triciclo e nè i pomeriggi passati a disegnare (e Sam ama disegnare!).

Così, quando dopo un'intera settimana di broncio gli aveva detto che l'avrebbe aiutato a convincere sua mamma a portarlo in piscina, Sam gli aveva risposto che non voleva andarci senza di lui e Cory, come sempre, aveva messo da parte i suoi reali pensieri per assecondare quelli del suo amico.

Ed eccoli qui, due settimane dopo: lui sul bordo della vasca che vorrebbe essere da ogni altra parte tranne che qui e Sam che ride come se non si fosse mai divertito così tanto prima d'ora.

Amelia segue la direzione del suo sguardo e ridacchia. "Possiamo farlo anche noi" gli dice. "O vuoi che lo chiami qui?" Ed il bambino le riserva un'occhiata di fuoco.

Sa benissimo che non vuole farsi vedere debole davanti al suo amico ed infatti pochi secondi dopo lo vede allungare le braccia per farsi prendere.

Lei lo fa scendere delicatamente nell'acqua che le arriva ai fianchi e Cory s'irrigidisce quando sente l'impatto con il liquido.

Una volta sistemato nel salvagente a strisce colorate, sua madre prova a mollarlo, ma lui le conficca le unghie nel braccio spaventato.

"Non mi allontano, tesoro. Resto qui" lo rassicura.

Qualcuno accanto a loro però inizia a giocare con l'acqua ed uno spruzzo gli arriva in testa paralizzandolo.

La donna rimprovera bonariamente il gruppo di ragazzi che si sposta dopo delle scuse affrettare e quando riporta lo sguardo sul figlio non si stupisce di trovarlo lucido di lacrime.

"Va tutto bene, tesoro. Non è successo niente" lo abbraccia e Cory si avvinghia al suo costume iniziando a piangere.

"Perchè stai piangendo?" Domanda una voce che conosce bene accanto a lui e sbirciando sotto il braccio della madre indivua l'espressione preoccupata di Sam.

"Si è spaventato" sospira Amelia.

"C'è troppo casino, vero Cory?" Interviene Brianna. "Forse dovremmo spostarci in un angolo più calmo" ma anche lei sa che con la quantità di gente presente sarebbe come cercare un ago in un pagliaio.

"Cory?" Lo chiama Sam e lui si gira nell'abbraccio per guardarlo. "Vuoi entrare nell'acqua con me?".

"Siamo già nell'acqua" gli fa presente asciugandosi le lacrime.

"Lo so. Ma in quest'acqua ci sei entrato da solo".

Cory aggrotta la fronte come tutte le volte in chi l'amico dice qualcosa che non ha senso per tutti tranne che per lui e l'altro sbuffa irritato.

"Mamma, mi porti al bordo per favore?".

"Agli ordini, signore" scherza Brianna spostandosi di qualche metro ed aiutandolo a sedersi sul bordo della piscina, dove si toglie il salvagente.

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