6 anni - prima volta senza rotelle

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Essere al parco significa che Cory deve convidivere le attenzioni di Sam con altri bambini e nonostante sia una cosa che sta imparando a fare visto che hanno iniziato la scuola e sono in due classi diverse, aveva sperato che almeno nel weekend il corvino sarebbe stato tutto per lui.

Brianna, invece, aveva suggerito di uscire data la bella giornata e Sam, che ha da poco ricevuto una bicicletta rossa come regalo di compleanno, ne ha approfittato per suggerire un giro nel parco in modo da mostrare a Cory quant'è migliorato.

Il fatto che Sam ci tenga sempre a coinvolgerlo in ogni cosa che fa lo rende contento, soprattutto ora che si sta facendo altri amici, vista la sua innata capacità di attirare le persone a sè ed infatti nè lui nè Brianna si stupiscono quando vengono circondati da un capannello di bambini, attirati dalla bici e dal sorriso del suo proprietario.

"Wooah, la tua bici è tutta rossa!" Esclama uno.

"È il mio colore preferito" esclama Sam, battendo una mano sul caschetto per far notare l'abbinamento.

"Posso provarla?" Chiede un altro.

"Certo! Non rovinarla, però".

Subito gli altri bambini si mettono in fila aspettando il proprio turno e mentre Sam li osserva orgoglioso, al suo fianco Cory nasconde una smorfia.

Ovviamente anche lui l'ha già provata, ma il pensiero che degli estranei condividano qualcosa che appartiene a Sam non gli piace.

"Perchè quella faccia?" Gli domanda il corvino.

"Quale faccia?".

"Quella che stai facendo."

"Non sto facendo nessuna faccia" si difende.

"Sì invece! Ti sei fatto venire le grinze alla fronte come tutte le volte che non ti piace qualcosa".

"Non è vero" sbuffa voltandosi dall'altra parte. Sente su di sè lo sguardo del più piccolo ma non cede.

"Ok" esclama Sam d'un tratto battendo le mani. "Tenpo di ridarmi la mia bici".

Un coro di lamenti lo fa ridere, ma il proprietario si ricongiunge con il suo mezzo senza intoppi.

"Perchè non giochiamo a guardie e ladri?" Proprone un bambino. "Sam fa la guardia che ci rincorre sulla macchina della polizia e noi dobbiamo scappare".

Gli altri concordano eccitati.

"Bella idea! Ci stiamo!" Esulta Sam sedendosi sul sellino. "Vieni Cory!".

"Cosa?".

"Noi siamo le guardie".

"No, tu sei la guardia. Sei tu che hai la bici" rettifica.

"Ma io voglio farlo con te".

"Non possiamo" dice Cory triste, ma avrebbe dovuto saperlo che nemmeno quelle due parole possono fermare il suo migliore amico.

Sam infatti scende dalla bici e si mette ad ispezionarla picchiettandosi un dito sul mento. Le gira attorno un paio di volte e quando il suo sguardo si illumina Cory capisce che gli è venuta un'idea.

"Vieni qui" dice infatti ed il moro si avvicina titubante.

Lui si toglie il caschetto e glielo fa indossare, premurandosi di allacciarglielo sotto il mento. "Serve più a te che a me" sorride.

"Perchè?".

"Perchè tu sarai le mie mani!".

Torna a sedersi e si volta verso di lui.
"Salta su dietro di me" lo istruisce. "Metti i piedi sui pezzi che attaccano le rotelle alla bici ed aggrappati alle mie spalle".

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