15 anni - primo crossdressing

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Cory ringrazia ogni Dio di ogni pantheon esistente che il festival scolastico c'è una volta sola all'anno, perchè l'idea di trascorrere tre giorni in quella bolgia gli provoca già abbastanza nausea per pensare di doverlo sopportare una seconda.

Non solo non ci sono lezioni e quindi gli studenti sono ovunque in ogni momento, ma l'evento è aperto a chiunque sia riuscito ad accaparrarsi un biglietto e questo vuole dire famigliari, amici e ragazzi di altre scuole venuti a curiosare che affollano aule e corridoi fino a tardo pomeriggio.

Casino. Confusione. Ressa.
Sono queste le cose che sconquassano maggiormente il suo equilibrio mentale.

Sua madre dice che eventi di questo tipo fomentano l'unione tra compagni di classe e creano ricordi indelebili a cui da grande ripenserai con affetto, ma dopo interi pomeriggi trascorsi a dibattere su cosa fare, come vestirsi e che ruoli interptretare a Cory era parso chiaro che già arrivare alla fine della prima giornata senza un incendo o un omcidio sarebbe stato un miracolo.

"Cory, puoi aiutarmi ad appendere l'insegna fuori dalla porta?" Gli chiede una sua compagna di classe dopo che ha finito di sistemare gli ultimi tavoli.

"Posso farlo da solo, tu vai a prepararti".

"Oh grazie mille".

Recupera una sedia e si sposta in corridoio, ma prima che possa salire qualcuno gli ruba il posto e l'insegna.

"Dammi qua, faccio io" esclama Sam facendosi passare un pezzo di biadesivo.

"Perchè sei qua?" Gli chiede "Non dovresti essere all'ingresso a distribuire volantini?".

"Ho fatto scambio con Paul, così posso lavorare qui con te" gli fa l'occhiolino mentre scende e sposta la sedia dall'altra parte.

"Non ti voglio vicino ai fornelli" dichiara Cory.

"Aww hai paura che possa farmi male?".

"No, ho paura che tu possa avvelenare i nostri clienti".

Sam esala drammatico portandosi una mano al petto. "Le tue parole mi feriscono".

"Non quanto la tua cucina ferisce l'apparato digerente degli altri".

L'altro scoppia a ridere tornando con i piedi sul pavimento. "Il mio palato è troppo sopraffine per i comuni mortali".

"Mortali come i tuoi piatti" e schiva il pugno che gli stava per colpire il braccio.

"Un giorno, quando sarai malato e costretto a letto ed io sarò l'unica persona che ti è accanto, mi pregherai di cucinarti qualcosa perchè sarai troppo debole per farlo da solo".

"Se mai arrivasse quel giorno sparami, per favore".

"Ferito! Sempre più ferito!"

"Ehi, voi due!" Li riprende Diego "al posto di perdere tempo, date una mano a chi ne ha bisogno".

"Sissignore" fa il saluto militare Sam trascinando poi Cory dentro la classe.

"Tu!" Lo blocca subito la loro coordinatrice, "perchè non sei in divisa?".

"Un cambio dell'ultimo minuto" sorride, "non ho un ruolo specifico qui dentro".

La coordinatrice si scambia uno sguardo con Cory. "Non in cucina" proclama.

"E cameriere sia. Vai da Anita dietro quella tenda che ti darà la tua divisa e tu Cory sbrigati ad andare ai fornelli i primi clienti stanno già ordinando e ci sono dei pancakes da sfornare".

"Buona fortuna!" Gli dà una pacca sulla spalla Sam e si dividono.

Il corvino raggiunge Anita che quando lo vede spostare la tenda lo squadra da capo a piedi. "Che ti serve?" Chiede inquisitoria.

30 prime volte con teOpowieści tętniące życiem. Odkryj je teraz