IX

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Louis ed Harry, Un Intermezzo

Harry ha accesso a delle cose per cui deve essere forte, adesso.

Come gli ha detto Louis, vive per la maggior parte del tempo giorni in cui sta bene. E' grazie all'analista, i farmaci, un po', ma soprattutto il suo carattere, perché dopo due anni lo sta superando ed è rilassato e felice e sa che cosa sta facendo, sa che cosa gli è successo e sa, solo lui, come andare avanti, con Harry, se quest'ultimo è così fortunato. Lo vede che ancora esita su tutta una serie di comportamenti e modi di fare, ma pian piano ce la sta facendo, e non potrebbe essere più orgoglioso di lui, per questo. Vuole uscire e andare a fare lunghe passeggiate e adesso dice ad Harry tutti i posti in cui non è più andato dopo quello che successo, e che gli mancano, e che vuole vedere con lui. Ed Harry, ovviamente, lo accompagna sempre, a piedi o in macchina, e Louis sembra sempre più tranquillo di giorno in giorno, e solo nei posti più affollati si preme a lui, stringe la sua mano e il suo braccio, parlando alla sua spalla. Vanno al cinema e a mangiare fuori e Louis sembra respirare di nuovo le persone, farsele scivolare nel sangue mentre camminano nelle sue vene, ha la carnagione più rosea e le labbra sorridono più spesso e fanno piccoli ma significativi passi avanti, uno dopo l'altro, insieme.

In una di queste numerose giornate, Harry conosce Ed ed Oli, i migliori amici di Louis (dopo Niall, ci tiene a sottolineare lui per tutto il tempo. Harry ha capito, grazie mille). Louis ci aveva girato un po' intorno, nominandoli un po' più spesso e mordendosi il labbro subito dopo, cambiando argomento mentre parlava con Harry, che delicatamente lo lasciava fare. Stavano molto più tempo insieme perché Harry dormiva da lui, adesso, almeno un paio di sere a settimana, ma sempre sul divano: Louis non diceva niente ed Harry non avrebbe mai detto una singola parola sul condividere il letto, quindi rimanevano in quei parametri, con una coperta e dei cuscini comodi e, ogni tanto, Fuliggine sul suo ginocchio, anche se in tutte le volte che era stato lì era stato solo un episodio o due, dato che per la maggior parte delle volte stava con Louis, ed Harry lo preferiva. Di mattina, Louis si sedeva sempre al suo fianco, lo svegliava e rimanevano qualche minuto lì, tra le coperte che aveva riscaldato durante la notte, in silenzio. ''Mi dispiace vederti sempre su questo divano'' aveva detto Louis con voce debole ''E' scomodo, e- Stai dormendo male? Ti fa male la schiena, ti riposi o-''

''Piccolo. Prima di tutto, smettila di insultare il mio divano'' aveva interrotto, alzando un dito ''E poi, io sto benissimo qui. A meno che tu non mi voglia.''

Louis aveva fatto una pausa, a quello, poi aveva scosso la testa: ''Mi piace sapere che sei qui. Mi sento al sicuro.''

Al sicuro. Il cuore di Harry era quasi scoppiato, a quella parola.

Un'altra notte, Harry stava dormendo con la coperta fino a metà del busto, quando aveva sentito dei passi leggeri e qualcuno che si sedeva  a terra per poggiare la testa contro le sue ginocchia piegate. Si era svegliato e si era mosso, ma Louis, voce tranquilla, aveva detto: ''Non riesco a dormire, ma tu fallo. Non preoccuparti.''

(Harry aveva comunque mosso la mano a tentoni per accarezzarlo e, dopo dieci minuti o persino di più, la voce decisamente più tranquilla di Louis aveva detto: ''Buonanotte'', e, dolcemente, si era chinato a dargli un bacio a fior di labbra, prima di tornare a letto.)

Quindi, stava lì la maggior parte delle notti, tranne quando doveva portarsi avanti con delle cartelle cliniche e si addormentava a casa. Si portava qualcosa dietro o, ancora meglio, Louis gli dava una delle sue magliette, che poi Harry teneva tutto il giorno sotto il maglione. Una volta, Louis l'aveva tirato per il bordo di una di queste e aveva detto a bassa voce: ''Posso... Potrei avere la tua felpa che hai lasciato sul divano?''

Little Dead Whispers ||L.S.||Where stories live. Discover now