XIV

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Tea. Serviva del tea.

Harry era sempre stato molto rigido, su una concezione del genere: il tea calma le persone, ferma il tempo, fa prendere un respiro profondo a chiunque decida di sedersi, anche se solo per il tempo di una tazza, e parlare. Il caffè, per esempio, puoi consumarlo al volo. Per un tea ti devi accomodare, e devi respirare.

Ma prima, i capelli di Louis: Harry lo fa sedere sul lavandino e prende il phon, accarezzandolo e passando le dita tra i capelli sottili perché, con il freddo che fa fuori, non può permettersi che siano umidi per più tempo di quanto non siano già stati. Una volta fatto questo, allora, si sposta in cucina e prende Fuliggine in braccio nel mentre: ''Mi sei mancato anche tu'', ammette, e il suo ragazzo normalmente riderebbe, per una cosa del genere, solo che adesso sta zitto. Harry lo occhieggia, valuta il suo sguardo, ma poi si volta di nuovo e approccia la cucina con passi attenti. Louis non parla mentre il corpo sottile di Fuliggine viene adagiato sul piano dell'isola della cucina, mentre Harry si muove tra il bollitore e il rubinetto, e quando chiede: ''Hai fatto colazione, piccolo?'' Louis annuisce semplicemente. ''Oh, okay. Ti dispiace se mi faccio qualcosa? Non ho ancora mangiato niente'', e lì, Louis scuote la testa. Mentre l'acqua si riscalda, Harry si prepara un toast con un uovo e lo mangia, guardando il suo ragazzo con attenzione.

''Credi che l'abbia rotto?'', domanda Niall, ma Harry scuote piano la testa, continuando a masticare, poi, si ricorda di poter parlare a bassa voce:

''Lasciagli il suo tempo, Ni'', spiega, e Louis sobbalza solo leggermente. Harry termina la sua colazione e nel mentre il bollitore fischia, cosa per cui lo tira via e riempie le loro tazze. Quel gesto (le mani piene e calde, il liquido ambrato, il goccio di latte con cui lo corregge Harry) sembrano riscuoterlo: ''Andiamo sul divano'', dice, sedendosi lì per primo e aspettando che Harry faccia lo stesso. Si guardano, ed Harry beve un sorso mentre Louis chiede:

''Niall dove... Dov'è?''

''Seduto sul tavolo da caffè alla tua destra'', risponde dopo un'esitazione. Niall si schiarisce la voce, strizza gli occhi e parla ad entrambi, portando quel difetto sonoro alle orecchie di Harry:

''Ehi. Ciao.''

''Ciao'', dice Louis dopo un'esitazione ''Um, scusa per lo shampoo.''

''Figurati.''

''E' che anche da morto sei un coglione.''

''Lo so.''

''Poi, ecco- Parleremo dopo'', conclude Louis, ed Harry capisce, perché, insomma, hanno tanto di cui discutere lontano dalle sue orecchie. Ovviamente. Intanto, Louis passa lo sguardo ad Harry e gioca con la tazza, bevendo un sorso: ''Ma come... Come è iniziata?''

E' prevedibile, che Louis voglia di nuovo sentire tutta la storia senza urlarsi contro. Harry incrocia le gambe come il suo ragazzo, e inizia a parlare: ''Te l'ho detto, più- Più o meno. Credevo fossero amici immaginari, ma loro spostavano cose, facevano disegni, e insomma, influivano sulla mia realtà, no? Quindi per un periodo ho anche pensato fosse gente reale. Poi ho capito che nessuno li vedeva e allora pensavo che fosse così per tutti gli amici immaginari dei miei amici, che mi avevano spiegato cosa fossero. Avevo capito già di non dire niente davanti alla mia famiglia-''

''La tua famiglia non è come te?''

''No. Insomma, i miei genitori e mia sorella sicuramente no. Non hanno questo'' aggiunge, riferendosi alla voglia sull'interno del polso, l'occhio aperto che lo fissa ''E nemmeno i miei nonni, zii o cugini. Sono andato abbastanza indietro e, um, non ci sono foto, ma una mia pro-pro zia è raccontata come una donna... Particolare. Ma forse era pazza, o forse era come me. Non ci sono ritratti o accenni a voglie, però. Forse sono pazzo anche io.''

Little Dead Whispers ||L.S.||जहाँ कहानियाँ रहती हैं। अभी खोजें