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Jungkook si stava preparando per la nuova giornata di lavoro in vista. La sua routine era sempre la solita, si svegliava alle sei in punto, andava a correre per almeno venti minuti, ritornava a casa e preparava la colazione. Era sempre stato un uomo che rispettava molto la linea, soprattutto quella salutare.
Jungkook detestava stare male e avere dolori di qualsiasi tipo, rispettava molto l'ambiente e faceva sempre attenzione all'igiene personale.
Dopo la corsetta tornò in casa e si tolse le scarpe, lasciandole nella scarpiera. Prese un asciugamano nel cassetto in corridoio e si asciugò il sudore al viso e al petto.
«Quanti gradi ci sono oggi?» disse un'altra voce e Jungkook sorrise. «Dieci.», disse e si diresse in cucina per lavarsi le mani con il disinfettante.
Si diresse al piano di sopra e andò nel secondo bagno della sua dimora, fece una veloce ceretta alle ascelle e si spogliò dei propri vestiti.
In un minuto l'acqua cadde sul pavimento e Jungkook alzò gli occhi al cielo con un sorriso. Uscì dalla doccia e pulì il disastro a terra e si asciugò poi i capelli con l'asciugamano. Si guardò allo specchio e si lavò i denti, mettendo altrettanto il profumo.
Jungkook detestava le persone che non usavano il profumo. O quelle in generale che non prendevano in considerazione il proprio igiene personale.
Probabilmente anche le persone disordinate, essendo una persona molto puntigliosa, prestava particolare attenzione a questo tipo di cose.
Si vestì e rimise la sua colonia sulla divisa da Chef. Andò di nuovo al piano di sotto e si diresse in cucina. Aprì il frigorifero e prese delle uova con dell'erba cipollina, prese del kimchi che sua madre gli aveva fatto per lui e cominciò a cucinare mettendo l'olio in una padella.
Quando le uova furono pronte prese delle fette di sandwich e le ripose sull'olio ancora caldo. Prese poi della salsa di soia e del sesamo e decorò l'uovo.
«Mi dispiace ma sto facendo tardi a lavoro.»
Jungkook si girò e guardò l'altro. «...ma avevi promesso che avremmo fatto colazione insieme?», disse e l'altro sospirò. «Ci impieghi troppo tempo per farti una doccia!»
