capitolo ventiquattro.

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Taehyung guardò la neve cadere e sospirò quando scese dal treno. Rimase a guardare la stazione del treno e le persone che si riunivano con i loro cari. Le feste di natale erano ormai sotto l'angolo, perciò Taehyung non era molto sorpreso di vedere così tante persone alla stazione. Prese in mano il suo borsone e siccome non aveva i soldi per un autobus, incominció a camminare a piedi fino a casa sua.

Daegu era una piccola cittadina e non c'era bisogno di usare degli autobus dato che tutti camminavano con auto o a piedi. Quel giorno in particolare tirava un po' di vento ma a Taehyung non dispiacque il freddo. Inoltre Taehyung non era molto entusiasta di ritornare dalla sua famiglia, perciò cominciò a camminare a passo lento.

La strada era isolata e molti negozi stavano iniziando a chiudere, Taehyung aveva lo sguardo fisso sulle sue scarpe e non aveva intenzione di distoglierlo. Con in mano il trasportino di Yeontan, fece un altro sospiro pesante, e solo poco dopo si accorse che aveva già iniziato a piangere. Con il cappotto si asciugò le lacrime e il resto del volto, facendo così arrossire le guance e il naso per colpa del freddo.

Lasciò il borsone e il trasportino per appoggiarsi al muretto che era ovviamente ghiacciato, piano lasciò che le sue grandi mani coprissero i suoi occhi, sfogando così i singhiozzi che si era trattenuto per tutto il
viaggio, codesti furono l'unica cosa che si sentiva nella nevicata. Yeontan lo guardava dall'alto e emise un suono di pianto per distrarlo. «S-Sto bene Yeontan... adesso andiamo a casa.»

Quando si rese conto che non poteva rimanere a piangere nella neve e che anche Yeontan avesse bisogno di riposo, riprese le sue cose e ricominciò a camminare per la collina. Fin quando poi non vide dietro di sé dei fari di un'auto, si spostò per farla passare ma questa si fermò proprio accanto a sé. Prima che Taehyung potesse spaventarsi e chiamare la polizia, il finestrino dell'auto si abbassò e il volto di una persona venne fuori.

«Jungkook?!» Disse sorpreso Taehyung, Jungkook lo stava guardando con uno sguardo misto tra la felicità e il dispiaciuto. «Jungkook che cosa ci fai qui?» disse con un tono un po' sgarbato il minore dei due. Jungkook si schiarì la gola, «Se pensi davvero che ti lascerò andare, hai sbagliato persona. Ti spiegherò dopo... adesso, per favore puoi salire?»

Taehyung lo guardò con uno sguardo incredulo. «Jungkook sei proprio fuori di testa se pensi che io entrerò in macchina con te.» Jungkook sospirò, «Ti prego... fa troppo freddo, potresti prenderti una febbre.», Taehyung scattò, «E a te cosa importa? mh? Non ti è importato niente sin da adesso!» Jungkook ribatté, «Non litigherò con te su una strada sperduta in mezzo al nulla. Adesso sali, altrimenti ti farò salire con la forza. Vuoi rimanere lì a congelare?»

«Sempre meglio di entrare in quella macchina con te!», Jungkook deglutí, «Mi odi così tanto?», Taehyung lo guardò con la coda dell'occhio, «I-Io non ti odio... ma non voglio parlare con te adesso!», Jungkook sospirò, «Beh mi dispiace, adesso parleremo. Entra in auto.»

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