capitolo ventitre.

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Ascoltate con la musica in sottofondo e ignorate gli errori ortografici, buona lettura!

Taehyung stava mettendo apposto le ultime cose nel suo appartamento. L'ultima cosa che rimaneva da prendere era il trasportino di Yeontan; il cucciolo lo guardava dall'altro con quei occhioni grandi e la testa girata di lato. Taehyung ridacchiò e si abbassò per accarezzare il cane.

«Si torna a casa Yeontan, si torna da mamma...» Taehyung aveva già avvisato sua madre ieri che sarebbe ritornato a Daegu per un po' di tempo, e ovviamente sua madre non aveva sprecato quei minuti per fargli una ramanzina.

'te l'ho detto che andare nella grande città non ti avrebbe aiutato', 'sapevo che dovevi studiare di più', 'quando ritornerai facciamo i conti kim taehyung' ecc, ecc... Taehyung sospirò guardando gli scatoloni e le valige.

Lo stava facendo davvero, stava scappando per l'ennesima volta da una delusione d'amore. Era scappato da Daegu per sfuggire da Jeonwoo, e adesso stava scappando da Seoul per sfuggire da Jungkook.

Jeunwoo lo vide sospirare più volte e lasciò l'ultima scatola a terra. «Taehyung sei sicuro di tutto questo?», gli disse, preoccupato. Taehyung si girò verso di lui e sorrise. «Sì, è ciò di cui ho bisogno adesso.» Jeunwoo lo guardò, «Quando avrai bisogno di aiuto, non esitare a chiamare.» Taehyung ridacchiò e vide Jeunwoo aprire le braccia per incoraggiarlo ad abbracciarlo.

Taehyung chiuse le sue braccia attorno alle braccia di Jeunwoo e tirò sù col naso. «Posso farcela.» I due poi sentirono il suono del campanello e Taehyung andò ad aprire la porta di casa. Quando aprí ci trovò Yoongi, Hoseok e il piccolo Yeonbin.

Yeonbin aveva in mano un piccolo regalino e Taehyung sorrise a vedere i tre. «Cosa ci fate qui?», Yoongi sospirò e alzò le spalle. «Non possiamo salutarti?» Il tono di Yoongi era piuttosto amaro e Taehyung e Hoseok lo notarono subito. Quest'ultimo mise il suo braccio sulla spalla di Yoongi per calmarlo.

Yoongi sospirò e guardò il pavimento. Taehyung guardò prima il suo migliore amico e poi anche lui il pavimento. La situazione divenne piuttosto imbarazzante e Hoseok fece un colpo di tosse per poi togliere il braccio da Yoongi. «Vi lasciamo da soli.»

Hoseok prese la piccola mano di Yeonbin e si diresse in cucina da Jeunwoo. Ora Yoongi e Taehyung rimasero da soli e quest'ultimo aveva preso a giocare con le sue dita. «Quindi te ne stai andando? di nuovo?» Taehyung sospirò e con calma trovò il coraggio di incontrare gli occhi dell'altro.

«Yoongi-», «Non posso crederci che te ne stai andando per colpa di un deficente che non ha saputo lasciare il suo fidanzato per stare con te. Non posso crederci che dopo che ti ho seguito qui a Seoul mi stai lasciando qui da solo.» Taehyung rimase sorpreso quando vide delle lacrime da parte di Yoongi. Il maggiore non piangeva spesso davanti a Taehyung, perché sin da quel momento era sempre stato una fortezza per il minore.

Taehyung non l'aveva mai visto così vulnerabile. «Hyung... non sarai solo, adesso c'è Hoseok e Yeonbin e...», «A me non mi interessa chi ci sia o meno, io so che non ci sarai tu! Io non sono venuto qui per inseguire i miei sogni, io sono venuto qui per stare con il mio migliore amico, per stare con te!» Disse senza fiato. «Sei un ragazzino ingrato, non posso credere che solo perché mi sia fidanzato, pensi che io non abbia più bisogno di te.»

Taehyung lo guardò con occhi lucidi prima di scoppiare a piangere. Yoongi tirò sù col naso, stava per continuare ma poi sentì la profonda voce di Taehyung.
«P-Perdonami hyung... non riesco ad essere così forte, vorrei snche io smettere di soffrire per lui, e mi dispiace di aver denigrato il tuo bene nei miei confronti. Ma... I-Io mi sento così solo!» Yoongi non ce la fede più e tirò il più giovane in un abbraccio stretto.

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