capitolo quindici

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📌 Attenzione! il capitolo contiene dialoghi forti come violenza domestica

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📌 Attenzione! il capitolo contiene dialoghi forti come violenza domestica. Prendetevi cura della vostra salute mentale.
Buona lettura!

Per chi usa android consiglio la scrittura source sans pro.
Per chi ha iphone, consiglio la scrittura: Hoefler Text.

•••

Taehyung si svegliò in una dimora a lui sconosciuta. Quando si svegliò, aprì gli occhi per mettere a fuoco il posto circostante e vedere meglio.
«Dove sono…»

Si presentò davanti a sé un ragazzo poco più grande della sua età e Taehyung non ci mise molto a realizzare chi fosse una volta sentito il suo profumo.

«Jeunwoo…» borbottò e sentì le lacrime ai bordi degli occhi. Girò la testa dall’altra parte, non volendo nemmeno guardarlo negli occhi. Il ragazzo davanti a sé sospirò.

«Cosa ci faccio qui?» Jeunwoo per la prima volta parlò. «Mi dispiace di averti spaventato. Ma se non avessi fatto così, non avresti mai accettato di parlarmi.» disse e la sua voce roca e virile faceva ancora tremare lo stomaco di Taehyung. Lo odiava. Odiava sè stesso, odiava Jeunwoo, odiava tutto questo.

Taehyung strinse le coperte del letto, e sbottò innervosito: «Non c'è niente di cui parlare! hai già fatto abbastanza!»

«E cosa ti fa credere che sapere che mi hai rapito per portarmi a casa tua mi faccia accettare di parlare con te! Tu sei la mia rovina e mi hai usato!» Jeunwoo sbuffò innervosito, «Smettila di frignare come un bambino!»

Taehyung scosse la testa in negazione stringendo le coperte più forte se possibile. «Mai! Non è più un mio problema se il mio carattere non ti piace!»

Jeunwoo si mise una mano in faccia respirando. «Non ti ho chiamato qui per—»
«Jeunwoo…» appena sentì la voce piccola di Taehyung richiamare il suo nome stette zitto.
«Cosa vuoi…? perché… perché vuoi parlare con me? non eri tu quello che… quello che ha detto che io non ero altro che una troia? mi hai accusato di cose che io non ho mai commesso, mi hai fatto del male per delle cose che non ho mai fatto.»

«Ho capito che mi manchi e non posso stare senza di te.» Taehyung scosse la testa. «No, tu non puoi stare senza il mio corpo. Tutti questi anni… Non potrò mai dimenticare il dolore che mi hai causato.»

Taehyung stava per scendere dal letto e andarsene, e per un attimo ebbe il timore anche solo di passargli vicino. La paura di essere trascinato per terra una seconda volta per aver avuto il coraggio di andare via, la paura di essere lanciato sul letto ed essere violentato da Jeunwoo lì e ora. Risentire le mani venose di Jeunwoo colpirlo come se Taehyung fosse un cuscino da boxe.

Jeunwoo adesso voleva di nuovo maltrattarlo… gli mancava solo il farlo soffrire, non gli mancava veramente niente di tutto quello che Taehyung aveva fatto per lui. Quando Taehyung riuscì a passare sentì solo la mano di Jeunwoo prenderlo per il braccio, ed è lì che il cuore di Taehyung si incastrò nella sua gola.

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